Il Cardinale Scola protagonista al Meeting di Rimini presenta la sua autobiografia

Lecco nel libro di monsignor Scola. "Non posso dimenticare le ascese giovanili in Grigna passando dalla cresta Segantini… Credo che la via della Chiesa di oggi sia una via stretta: la chiamerei la via del crinale."

Il Cardinale Scola protagonista al Meeting di Rimini presenta la sua autobiografia
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Tra i tanti lecchesi presenti in questi giorni al Meeting di Rimini, il tradizionale appuntamento promosso da Comunione e Liberazione, mercoledì ci sarà anche il Cardinale Scola. L'arcivescovo emerito di Milano infatti lascerà la sua residenza a Imberido di Oggiono per "trasferirsi" in Riviera dove presenterà al sia autobiografia. L'appuntamento è per  Salone Intesa Sanpaolo A3

Lecco nel libro del Cardinale Scola presentato al Meeting di Rimini

"Ho scommesso sulla libertà". E' questo il titolo dell'opera che monsignor Angelo Scola, nativo di Malgrate, ha raalizzato "a due mani" con lo storico giornalista di Avvenire Luigi Geninazzi (che sarà a Rimini a presentare il libro con Scola e Alberto Savorana, portavoce di Comunione e Liberazione). Una autobiografia in cui Lecco è presente, non solo sullo sfondo. Il Cardinale infatti racconta la sua vita a partire proprio dagli anni della formazione nel lecchese all’incontro con Don Giussani, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione. "Non posso dimenticare le ascese giovanili in Grigna passando dalla cresta Segantini… Credo che la via della Chiesa di oggi sia una via stretta: la chiamerei la via del crinale."

Sguardo lucido sul passato, sul presente e sul futuro

"È lucido e consapevole, ma pieno di speranza, lo sguardo con cui il cardinale Angelo Scola racconta la sua vita, la Chiesa e l’Italia, nella profonda e sorprendente conversazione con Luigi Geninazzi: dalla riscoperta della scelta cristiana nell’adolescenza alla militanza in Comunione e Liberazione in fecondo dialogo con il «genio educativo» di don Giussani, e dalle incomprensioni con qualche autorità ecclesiastica milanese all’amicizia con Giovanni Paolo II che lo nomina vescovo a soli quarantanove anni" si legge nella presentazione del libro" .

A  che punto è la Chiesa di oggi?

E ancora "Non mancano ricordi personali e collettivi, dal travaglio della lunga malattia e dall’esperienza della psicoanalisi al passaggio tra il papato di Ratzinger, a cui fin dall’avventura di «Communio» lo lega una intensa amicizia intellettuale, e quello di Bergoglio, definito «un salutare colpo allo stomaco per le Chiese d’Europa». Al centro di questo ricco affresco di aneddoti e riflessioni si staglia una domanda cruciale: a che punto è la Chiesa di oggi? Tra chi riduce il cristianesimo a semplice religione civile e chi propone un puro ritorno al Vangelo, il cardinale indica una «terza via» che è quella delle implicazioni dei misteri della fede. E dell’impegno fattivo dei credenti per contribuire, ripartendo dalla fede, alla «nascita di una nuova Europa, inevitabilmente meticcia ma non per questo senza più identità»".

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