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Il 51% dei lombardi insoddisfatto del servizio Trenord, dato più negativo a Lecco

I dati di Youtrend rivelano un forte disappunto verso Trenord, con i cittadini che chiedono riforme urgenti per migliorare il sistema dei trasporti lombardi

Il 51% dei lombardi insoddisfatto del servizio Trenord, dato più negativo a Lecco
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Il 51% dei lombardi dà un giudizio negativo sul trasporto ferroviario regionale di Trenord e solo il 31% ha invece un’opinione positiva. Lo dicono i dati di un sondaggio commissionato dal gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale e realizzato da Youtrend a inizio marzo.

Il 51% dei lombardi insoddisfatto del servizio Trenord, dato più negativo a Lecco

In generale i lombardi apprezzano il sistema dei trasporti della propria regione: le persone soddisfatte sono nel complesso il 44%, contro un 42% di insoddisfatti, ma quando si entra nel dettaglio si rilevano alcune differenze importanti. La prima, appunto, è che a incidere negativamente è soprattutto il giudizio sul servizio ferroviario regionale e sulla società che lo gestisce, Trenord, in particolare chi vive nelle province montane del Nord Ovest (Como, Lecco, Sondrio e Varese) e della bassa (Pavia, Cremona, Lodi e Mantova). Sono gli abitanti dei comuni fino a 20mila abitanti ad esprimersi in modo più critico – in questi territori solo il 39% degli intervistati promuove il sistema dei trasporti – mentre nel comune di Milano più della metà, il 54%, lo apprezza.

La critica maggiore sui trasporti riguarda la scarsa puntualità, segnalata dal 34% degli intervistati, e poi la frequenza insufficiente (27%), l’affollamento eccessivo (26%), il costo elevato di biglietti e abbonamenti (25%). Per i lombardi esiste una responsabilità chiara per questi problemi, ed è della Regione. Per ognuno dei problemi testati, oltre la metà dei cittadini dà la colpa alla Regione, in particolar modo per l’eccessivo affollamento (64%), la mancanza di alternative sostenibili (62%), la frequenza insufficiente e per la condizione scadente dei mezzi pubblici (61%). Molto più contenuto il numero di persone che incolpano principalmente il governo e i comuni.

“I lombardi bocciano il servizio ferroviario regionale e puntano il dito contro Regione Lombardia. E non è una critica generale al servizio di trasporto pubblico, o al sistema dei trasporti in generale, ma proprio al servizio gestito da Trenord.- dichiara Gian Mario Fragomeli, componente  del Pd in Commissione trasporti- Una bocciatura  evidente quella di Trenord, che pure dalla Giunta Fontana ha ottenuto in questi anni un aumento del 20% del contributo annuo, un affidamento diretto per dieci anni del servizio e una serie di altri regali come la cancellazione, arbitraria, del bonus dovuto agli abbonati delle linee che, di mese in mese, erano sotto gli standard di puntualità e affidabilità. Da ultimo, anche il calcolo sbagliato delle linee per le quali scatta l’indennizzo, l’unico strumento rimasto di indennizzo degli abbonati, molto meno generoso del bonus, che ha di fatto promosso linee che non lo meritavano. Per non parlare dei treni nuovi che sono in servizio. Con queste condizioni Trenord dovrebbe andare benissimo, ma non è così, e i cittadini non apprezzano.”

“Ora – conclude Fragomeli - è urgente riformare il sistema della mobilità lombarda perché, al di là della distribuzione delle risorse, dimostra di non funzionare e di non avere a cuore il trasporto pubblico locale e l'intermodalità. È in corso in Regione la modifica della legge quadro sui trasporti e quella sarebbe la sede per fare una vera riforma, ma da quanto stiamo sentendo temiamo che la montagna partorirà il topolino”.

Commenti
Giuliano Modenese

Sono gli stessi discorsi che si facevano negli anni 70. Il sovraffollamento è dovuto che tutti partono e tornano alla stessa ora, tutte le altre corse vanno a vuoto. Poi trenord gestisce le corse anche con nuovi treni, ma le linee sono gestite da RFI, che sono ancora quelle del 1890. Credo che il Sig. Fragomeli debba spiegare queste cose, ma credo che se ne guardi bene per questioni elettorali.

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