I libri per i ragazzi? Ora li scrive Myriam Sylla
Una nuova esperienza per la campionessa di pallavolo che è profondamente legata e Valgreghentino e Olginate
Una nuova esperienza, nella letteratura per ragazzi, arricchisce la già straordinaria carriera della pallavolista Myriam Sylla, giocatrice della nazionale italiana di Volley femminile e ancora legata da un feeling particolare, con Valgreghentino, il paese dove ha abitato, Olginate, dove invece ha mosso i primi passi in campo con la squadra locale di volley.
I libri per i ragazzi? Ora li scrive Sylla
Sono infatti usciti da poco due libri dedicati ai ragazzi, inseriti nella collana «Dream Volley», edita da Il Castoro. Libri che si intitolano «Forza, vola... vai!!» e «Una squadra da salvare» scritti dalla nostra pallavolista a quattro mani con la Annalisa Strada.
«Non è la prima volta che mi dedico alla scrittura - racconta Myriam - Già alcuni anni fa scrissi, in collaborazione con Maurizio Colantoni, “Tutta la forza che ho”. Un libro nel quale avevo ripercorso le prime fasi della mia vita nella pallavolo: dagli esordi alle prime esperienze nelle squadre giovanili della Nazionale, sempre sostenuta dalla mia prima squadra: la famiglia».
Una passione, quella per la scrittura, che non si è esaurita
«L'estate scorsa mi è stato chiesto, di scrivere qualcosa per i ragazzi - prosegue - Subito mi è sembrata una bella idea quella di poter scrivere per i giovani e magari, fra le mie parole far trovare loro risposte ai problemi della loro vita sia da adolescenti che poi da adulti. Di questi due libri sono coautrice e in una di queste storie racconto di tre ragazzine che sognano di giocare a pallavolo. Inoltre si parla di amicizia, amore per la famiglia e del coltivare i sogni senza lasciarsi condizionare. Infine, al termine di ogni libro mi permetto ,di dare alcuni consigli».
Sylla conclude: «La pallavolo è come una danza con la palla: la lanci, la sfiori, la fai volare, la schiacci e la vedi rimbalzare come la scintilla di un fuoco d’artificio. Ma è anche una palestra di vita».
Mario Stojanovic