I genitori non hanno ancora pagato? Niente mensa per i bimbi a settembre
Cittadini Uniti: "Non si può mettere sullo stesso piano chi si trova in una situazione di indigenza e chi, quel servizio può e lo deve pagare"

Fa discutere (e non poco) l’appello diramato dal primo cittadino calolziese Marco Ghezzi solo pochi giorni fa affinchè i cittadini scelgano di destinare il proprio 5 per mille nella dichiarazione dei redditi a sostegno delle attività sociali svolte dal Comune. Nei piani del Comune, i fondi che dovessero entrare nelle casse comunali attraverso questo canale, verranno utilizzati per l’esenzione dal pagamento del servizio di refezione scolastica per tutte le famiglie appartenenti alle fasce più deboli.
"Si tratta di un gesto che al cittadino non costa nulla - ha ricordato Ghezzi - ma che può essere di grande aiuto al Comune per garantire anche a quei bambini le cui famiglie non riescono a permettersi la spesa per la mensa un pasto. Aiutateci a dargli una mano”. Un problema, quello dei mancati pagamenti che, dopo le ripetute sollecitazioni da parte sia della società appaltatrice (la Ladisa di Bari) che da parte del Comune, ha dato timidi segni positivi con molte famiglie che hanno provveduto a sanare il debito.
Purtroppo però, ci sono ancora diversi utenti che non hanno provveduto al pagamento degli arretrati e, per queste persone, è ancora in corso una valutazione tra società e comune per capire come intervenire al riguardo. Quel che è certo però è che ad oggi, come annunciato dal Sindaco, “Chi non paga non potrà iscriversi al servizio mensa il prossimo anno”.
I genitori non hanno ancora pagato? Niente mensa per i bimbi a settembre
Completamente in disaccordo con la scelta dell’Amministrazione comunale, il gruppo di minoranza “Cittadini Uniti” che ha affidato ad un comunicato stampa il proprio dissenso: “Siamo ancora alle solite, il Sindaco se la prende con le famiglie e i più deboli, minacciando di non concedere l’iscrizione alla mensa a chi non è in regola con il pagamento delle rette”.
Il gruppo Cittadini Uniti per Calolziocorte, rappresentato dai consiglieri Cesare Valsecchi, Sonia Mazzoleni e Paolo Cola, ha poi ribadito e sollecitato l’invito all’Amministrazione comunale a chiarire, attraverso una commissione ad hoc, la situazione spiacevole dei mancati pagamenti della refezione scolastica.
“Fino ad oggi, il nulla. - spiegano dalla minoranza - Solo accuse generiche e gratuite nei confronti dei genitori e famiglie di Calolziocorte che, a suo dire, sono dei cattivi pagatori e pertanto meritano di essere “puniti” con l’esclusione dei loro bambini dal servizio mensa per il prossimo anno. La realtà è che la situazione potrebbe essere diversa, viste le numerose segnalazioni dei genitori che affermano di non aver ricevuto le richieste di pagamento o peggio, di aver ricevuto solleciti per conti già pagati”.
Segnalate problematiche
Sarebbero infatti diverse le segnalazioni da parte delle famiglie, di disguidi avvenuti da parte della ditta appaltatrice. Disguidi che, secondo Cittadini Uniti, dovrebbero spingere l’Amministrazione ad attivare gli uffici comunali affinché si inizi a fare un lavoro di reale accertamento, separando le eventuali situazioni di morosità che non dipendono affatto dalla situazione socio-economica familiare, da quelle di vera difficoltà che dovrebbero essere già conosciute dai Servizi Sociali.
"Si faccia una volta per tutte luce su questa incresciosa vicenda"
“Lei, Sig. Sindaco forse non sa, perché vive altrove, che le famiglie di Calolziocorte nella loro totalità, non hanno nessun motivo di non pagare le rette della mensa, dovere al quale non si sono mai sottratte negli anni passati. - - continuano dalla minoranza - Si faccia una volta per tutte luce su questa incresciosa vicenda che la nostra città non si merita, chiarendo con trasparenza dove sono le mancanze, le morosità, senza prendersela, come suo solito, con i più deboli”.
Infine, da Cittadini Uniti è giunto un appello affinchè l’Amministrazione comunale ritorni sui propri passi, rivedendo la propria posizione e consentendo a tutte le famiglie che ne faranno richiesta, l’iscrizione al servizio mensa, analizzando in dettaglio le eventuali ragioni di chi ha avuto delle difficoltà.
“Con il suo proclama del tutto inutile “fuori dal servizio mensa chi non paga la retta” - concludono - mette sullo stesso piano chi si trova in una situazione di indigenza e chi, quel servizio può e lo deve pagare”
Luca de Cani