«Per un corridoio di 25 metri, oggi Lecco rischia di lasciare sul tavolo 14 milioni di euro». Con queste parole, nette e amare, il sindaco Mauro Gattinoni ha aperto la seduta consiliare di lunedì 1 dicembre 2025, entrando subito nel tema più delicato: la revoca del finanziamento regionale per l’hub intermodale di via Balicco.
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Durante le comunicazioni iniziali, il primo cittadino ha ricostruito l’intera vicenda. La Pec arrivata dalla Regione venerdì pomeriggio, ha spiegato, ha formalizzato la decisione dopo le difficoltà emerse sull’area privata di via Castagnera. «Si tratta di un corsello di circa 25 metri – ha chiarito – che i proprietari avevano garantito al Comune nel novembre 2024. Il 29 settembre, però, sono state avanzate nuove condizioni di cessione, non più compatibili con i tempi del bando. La trattativa è andata oltre i limiti fissati e questo ha fatto venir meno i presupposti procedurali».
Il Comune, ha aggiunto Gattinoni, aveva già segnalato la criticità e proposto alternative, impegnandosi a fornire una soluzione entro questa settimana. «Nonostante Regione fosse informata passo passo – ha sottolineato – venerdì è arrivata la revoca. Sulle altre due aree coinvolte, l’area verde di via Balicco e il terreno di Rfi, non sono stati invece sollevati rilievi. È paradossale che per un tratto di 25 metri la città venga penalizzata in questo modo».
Quanto alle prossime mosse, il sindaco ha preferito non anticipare scenari: «È una vicenda troppo fresca per discuterne qui in dettaglio. Ma siamo determinati ad andare avanti e a difendere un’opera dichiarata di pubblico interesse non da noi, ma da Regione, Provincia e Rfi, solo pochi giorni fa durante il tavolo sulle infrastrutture territoriali».
Il caso ha inevitabilmente acceso il dibattito nella parte del consiglio dedicata alle domande di attualità. A prendere la parola per primo è stato Filippo Boscagli (Fratelli d’Italia): «Apprezziamo le precisazioni, ma resta un dato: l’hub rappresenta l’ennesimo finanziamento perso da questa amministrazione. Bisogna ammettere che il progetto è sbagliato, chiuderlo e ripartire da zero».
Decisamente più polemico l’intervento di Corrado Valsecchi (Appello per Lecco): «Vi avevo avvertito dei vizi documentali, ma non avete voluto ascoltare. Come su altre questioni, un bagno di umiltà non guasterebbe».
Da parte sua, la consigliera della Lega, Cinzia Bettega, ha chiesto chiarezza sull’intero iter: «Per mesi abbiamo discusso dell’area verde di via Balicco, mentre su via Castagnera non è mai stato detto nulla. Ora servono commissioni puntuali che ricostruiscano l’esatto stato di avanzamento. È grave vedere il Comune inciampare proprio sui passaggi amministrativi più delicati».
Gattinoni ha confermato che oggi l’iter è «di fatto congelato» dopo la revoca dei fondi. Sul piano giuridico, invece, resta aperto il ricorso al Consiglio di Stato, presentato dopo la sentenza del Tar in seguito alle contestazioni dei residenti di via Balicco rispetto all’ubicazione dell’hub. «Se non emergeranno vizi procedurali, il ricorso decade – ha spiegato – altrimenti entreremo nel merito nella nuova udienza fissata per febbraio 2026».
Il primo passaggio formale arriverà già giovedì 4 dicembre, quando il Consiglio di Stato valuterà l’eventuale presenza di irregolarità. Solo dopo quel confronto si capirà se l’intervento potrà rimettersi in moto oppure se si aprirà un percorso giudiziario destinato a prolungarsi. Oggi, l’unica certezza è lo stop imposto dalla Regione: una frenata che rimette tutto in discussione e tiene sospesa un’opera definita strategica da più enti, ma che si ritrova ora imbrigliata tra vincoli, scadenze saltate e una città in attesa di risposte.
Andrea Gianviti