Lecco

Hub dei bus in via Balicco: il Tar respinge il ricorso del Condominio Legnone

Il Comune: "Con questa sentenza, il TAR Lombardia conferma la correttezza della procedura promossa. Nel merito del progetto, continueremo ad approfondire ogni soluzione tecnica possibile nell'esclusivo interesse della cittadinanza"

Hub dei bus in via Balicco: il Tar respinge il ricorso del Condominio Legnone
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La giustizia amministrativa si "schiera" coin il Comune di Lecco in merito al progetto dell'Hub dei bus in via Balicco e dice no al ricorso presentato nel luglio scorso dai residenti.

Hub dei bus in via Balicco: il Tar respinge il ricorso del Condominio Legnone

Ieri infatti , mercoledì 20 marzo 2024,   il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per la Lombardia ha dichiarato inammissibile il ricorso promosso dal Condominio Legnone contro  la delibera di Giunta di approvazione in linea tecnica del progetto "preliminare" e di indirizzo agli uffici per l'avvio del procedimento di esproprio. Lo ha reso noto oggi palazzo Bovara con una nota ufficiale.

Oggetto del contenzioso  la nuova area di interscambio del trasporto pubblico locale che il Comune vorrebbe realizzare nell'area verde nei pressi rotonda di via Balicco in un’ottica di intermodalità e scambio con la vicina stazione e che prevede una procedura di esproprio.

Un progetto che ha fatto storcere il naso non solo ai condomini difesi dagli avvocati Mauro Renna, Nicola Sabbini, Daniela Amati) preoccupati in particolare per il possibile e aumento di flussi di traffico in una zona già interessata dallo svincolo della Statale 36, ma anche a diversi consiglieri comunali.

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Le motivazioni del Tar

"Secondo il consolidato orientamento della giurisprudenza, condiviso dal Collegio, nella procedura espropriativa solo l’approvazione del progetto definitivo di un’opera pubblica imprime al bene privato quella particolare qualità che lo rende assoggettabile alla procedura espropriativa ed equivale ex lege a dichiarazione di pubblica utilità; invece, l’approvazione del progetto preliminare non assume autonoma lesività, trattandosi di atto di carattere endoprocedimentale - si legge nella sentenza del Tar  - Con la deliberazione n. 128 del 25 maggio 2023, la Giunta comunale ha deliberato di “prendere atto in linea tecnica” del progetto di fattibilità tecnico economica e di dare indirizzo al dirigente competente e agli uffici per procedere alla discussione in Consiglio Comunale e “alla messa a disposizione della soluzione progettuale qui allegata nell’ambito dell’avvio del procedimento volto all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio di pubblica utilità”. La deliberazione non ha carattere immediatamente lesivo avendo ad oggetto un progetto preliminare (ora progetto di fattibilità tecnica ed economica) e limitandosi a rivolgere un indirizzo agli uffici interni dell’amministrazione: ad oggi, risulta avere unicamente portato all’avvio al procedimento di approvazione del progetto per la dislocazione del terminal bus e di apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità, in applicazione di quanto previsto all’art. 11, d.P.R. n. 327/2001 (con avviso del 29.5.2023, doc. 3 dei ricorrenti), tant’è che, nel corso dell’incontro tenutosi in data 19.9.2023 presso la Regione Lombardia, sono valutate ipotesi alternative di localizzazione".

In altre parole, al momento, secondo il Tar, almeno in questa fase il progetto non può considerarsi lesivo per i cittadini e in oltre sul tavolo ci sono altre vie che possono essere percorse

"Con questa sentenza, il TAR Lombardia conferma la correttezza della procedura promossa. Nel merito del progetto, continueremo ad approfondire ogni soluzione tecnica possibile nell'esclusivo interesse della cittadinanza", è il commento dell'Amministrazione comunale.

 

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