Il 17 e il 19 marzo

Guerra in Ucraina: Lecco riflette anche al cinema

Per capire la guerra in Ucraina. Per reagire, per non cedere alla logica della violenza.

Guerra in Ucraina: Lecco riflette anche al cinema
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Per capire la guerra in Ucraina. Per reagire, per non cedere alla logica della violenza. Giovedì 17 marzo alle 21, sabato 19 marzo alle 21 al  cinema teatro Nuovo Aquilone di lecco Lecco è in programma la proiezione film Reflection. La brutalità in Ucraina ha radici lontane. Era iniziata nel 2014 in Crimea, per poi spostarsi in Donbass. Il conflitto a cui stiamo assistendo oggi è figlio di quegli scontri. Dopo il bellissimo Antlantis, che nel 2019 aveva vinto la sezione Orizzonti alla Mostra di Venezia, il regista ucraino Valentyn Vasjanovyč torna a interrogarsi sulla guerra con Reflection. È una condanna contro ogni tipo di violenza, un film che costringe a tenere gli occhi aperti, a non voltarsi, e a invocare a gran voce la pace.

Guerra in Ucraina: Lecco riflette anche al cinema

C’è un controllo totale dell’immagine nel nuovo film di Valentyn Vasyanovych, promosso in Concorso a Venezia dopo la rivelazione del suo Atlantis nella sezione Orizzonti del 2019. Anche perché di questo plumbeo e respingente Reflection l’autore ucraino è regista, sceneggiatore, montatore e direttore della fotografia. Ma, a volte, un controllo completo può diventare un problema.    Composto da una decina di inquadrature, Reflection entra nelle viscere della guerra che infuria nell’Ucraina orientale. Le coordinate spazio-temporali ci aiutano a comprendere la crudeltà del conflitto e l’impossibilità del dialogo, esplorando la discrepanza tra lo straniante quotidiano urbano fatto di incontri e uscite e un’aridità naturale che si accorda al deserto emotivo in cui il protagonista cerca disperatamente di orientarsi.    Con un titolo esplicitamente allusivo e una struttura in due parti speculari, Reflection gioca sulle corrispondenze, sulle premonizioni e sulle parafrasi. L’incipit è già il riflesso di ciò che sarà: il protagonista è il chirurgo, catturato e imprigionato dalle forze militari russe, che nella prigionia assiste a spaventose scene di umiliazione e violenza, ma l’attenzione è soprattutto sulla figlia, con la quale deve recuperare un rapporto una volta tornato a casa.

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