Grandi carnivori, Zamperini: "Basta allarmismi e tabù"
"L’eccessiva concentrazione dei lupi rappresenta un potenziale pericolo per l’uomo e le sue attività"
Giornata di lavoro oggi, giovedì 21 novembre 2024, sui Centri Grandi Carnivori a Palazzo Pirelli. Un Workshop che si inserisce all' interno dei Task del progetto LIFE SNAP NATCONNECT2030, un progetto LIFE Strategico per la Natura il cui obiettivo principale è preservare la biodiversità. Tra gli intervenuti, il Presidente della Commissione Montagna di Regione Lombardia, Giacomo Zamperini di Lecco.
Grandi carnivori, Zamperini: "Basta allarmismi e tabù"
“Convegni come questo - commenta il Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia - sono fondamentali per confrontarci sulle possibili soluzioni di controllo e di gestione, partendo dall’ascolto dei territori e di chi subisce l’eccessiva concentrazione dei lupi. Delle presenze che i dati del monitoraggio effettuato da Regione Lombardia danno in forte aumento, alimentando le giuste preoccupazioni di chi, come allevatori e agricoltori, vive e lavora quotidianamente nelle zone rurali. Per questo ringrazio gli organizzatori, in particolare il Presidente di Ersaf, Fabio Losio, e il Direttore Mauro Fasano.”
“Basta tabù: l’eccessiva concentrazione dei lupi rappresenta un potenziale pericolo per l’uomo e le sue attività – continua il Consigliere -, dobbiamo poterlo dire chiaramente e senza creare allarmismo ma con assoluta consapevolezza. Anche le istituzioni europee hanno dato un preciso segnale approvando il declassamento dello status di protezione del lupo, basato su dati i quali certificano che la specie non è in pericolo d’estinzione e, dunque, non deve più essere particolarmente protetta. Questo cambiamento deve aprire necessariamente a nuove misure per bilanciare la salvaguardia della biodiversità con le esigenze di sicurezza e sostenibilità economica. Il cambio di paradigma si rende improrogabile: non sono i lupi a dover essere salvaguardati nelle zone antropizzate, ma le attività e la presenza dell’uomo, specialmente nelle zone rurali e di montagna, che devono essere tutelate e protette.”
"Serve far capire a tutti che l’attenzione di Regione Lombardia sul tema è alta: siamo sul pezzo! – afferma Giacomo Zamperini -. Serve però imparare a prendere spunto anche dalle altre regioni che mettono in campo misure efficienti, ad esempio, la previsione di una task force facilmente reperibile che intervenga prontamente quando necessario o nuove tecnologie e strategie di prevenzione. Abbiamo tanto da lavorare anche sugli indennizzi”.
“Infine - conclude Zamperini - è fondamentale avvalersi del contributo del mondo rurale e dell’esperienza degli allevatori, figure che rappresentano le vere sentinelle della biodiversità e che possono essere affiancate allo straordinario lavoro che svolge chi attua le misure decise, come i Carabinieri Forestali e la Polizia Provinciale.”