Giovani protagonisti di ieri e di oggi testimonials in una mostra che realizza i talenti degli studenti
Il 15 marzo, l’inaugurazione e la prima tappa del progetto promosso da Fondazione Sinderesi
«I giovani sono portatori della loro originalità, della loro libertà. Sono diversi da chi li ha preceduti. E chiedono che il testimone non venga negato alle loro mani». Nelle parole di un «vecchio saggio», il presidente Sergio Mattarella, il viatico di un progetto realizzato dai giovani «per giocare, fino in fondo, i propri talenti». La sede lecchese del Politecnico di Milano ospita dal 15 al 30 marzo la prima tappa di una mostra itinerante risultato della collaborazione tra Fondazione Sinderesi, un team di docenti e alcune realtà culturali, sociali e economiche del territorio, ma anzitutto frutto di un’alleanza educativa tra insegnanti e studenti che ha coinvolto dodici tra scuole superiori e istituti di formazione professionale lecchesi. «Giovani protagonisti. Il coraggio di affrontare le sfide del nostro tempo», articolata in venti pannelli con 33 biografie e citazioni celebri, dà un volto e una storia a temi di civica attualità: legalità, solidarietà, giustizia sociale, economia civile, salvaguardia dell’ambiente acquistano concretezza nell’esempio dato da giovani vite (il premio nobel Malala, il giudice Giovanni Livatino, l’ambasciatore Luca Attanasio, Bebe Vio...) «che hanno provato e stanno provando a lasciare il pianeta migliore di come lo hanno trovato».
Giovani protagonisti di ieri e di oggi testimonials in una mostra che realizza i talenti degli studenti
«L’iniziativa è partita un anno fa, durante la pandemia» racconta Gerolamo Fazzini, giornalista e docente lecchese, ideatore e curatore della mostra con Saulo e Stefano Sangalli, membri del Cda di Fondazione Sinderesi che da anni organizza nelle scuole interventi educativi su tematiche di attualità. «Come uscire da un’esperienza che permane con un senso diffuso di smarrimento e passività, talvolta di rassegnazione, vittime tanti adolescenti e giovani?» si sono chiesti. «Facciamo in modo che i ragazzi, anziché ricevere passivamente contenuti, li producano da sé, mettendo in gioco le loro competenze» la proposta. Le scuole hanno subito risposto positivamente, in primis perché i temi della mostra si inseriscono perfettamente nei percorsi annuali di educazione civica, in seconda battuta perché l’esperienza di progettare, scrivere i testi, realizzare grafiche e illustrazioni per i pannelli e le brochure destinate ai visitatori si è rivelata un’ottima occasione di Ptco, ovvero di alternanza scuola lavoro. C’è chi ha disegnato i ritratti (Liceo artistico Medardo Rosso), chi prodotto le grafiche (Istituto Fiocchi), chi curato contenuti verbali e comunicazione (Licei Manzoni, Grassi, Leopardi, Ima, Collegio Volta, Bertacchi, Badoni, Parini), chi costruito i telai in legno di pannelli (Cfpa Aldo Moro) e chi (corso di pasticceria dell’Enaip) preparerà il catering per l’inaugurazione al Poli di martedì 15 (nel quale due studenti avranno anche il compito di fare da bravi presentatori). Tutti si sono dovuti confrontare con le istanze professionali di una committenza reale, oltre l’esercitazione scolastica.
«La mostra è il pregevole risultato degli sforzi e della creatività che i ragazzi e le ragazze sono riusciti a esprimere ed è la conferma che, se si sentono, sfidati, responsabilizzati e stimati, ci sorprendono sempre» chiosa Gerolamo Fazzini. Un risultato nel solco e a conferma di un altro modello tutto lecchese che proprio sabato scorso ha concluso la sua terza edizione: «Un capolavoro per Lecco», la mostra a Palazzo delle Paure promossa dall’Associazione culturale Madonna del Rosario, vede infatti protagonisti trecento studenti delle scuole superiori lecchesi nelle vesti di «ciceroni». Trecento ragazzi che, come si è sottolineato da più parti, sono il vero «capolavoro» dell’iniziativa.
Tornando al progetto di Fondazione Sinderesi (sostenuto anche da Fondazione comunitaria del Lecchese, Anteas Lecco, Linee Lecco, Politecnico, nonché da alcune importanti realtà dell’imprenditorialità lecchese), dopo l’esordio al Poli di via Previati, il 14 aprile la mostra si sposterà al Bertacchi (via XI Febbraio), quindi, dal 26 aprile al 6 maggio, al Collegio Arcivescovile Alessandro Volta (via Fratelli Cairoli); il 15 maggio sarà al Liceo Leopardi di Rancio (via Padre Domenico Mazzucconi 71); dal 16 al 22 maggio, all’Istituto Maria Ausiliatrice di Olate (via Caldone 18); dal 23 al 29 maggio al Fiocchi di Belledo (via Belfiore 4); dal 30 maggio all’8 giugno al Parini di via Badoni 2; infine, dal 18 giugno al 3 luglio, a Palazzo Bovara, sede del Comune, in piazza Diaz 1.