Calolzio

Giovani (ma non solo) scavalcano ed entrano nell'Oratorio chiuso... appello per tenerlo aperto

Cambia: "Per garantire l’apertura dell’Oratorio si potrebbero coinvolgere i percettori del reddito di cittadinanza che sono tenuti a prestare ore lavorative per interventi utili alla comunità"

Giovani  (ma non solo) scavalcano ed entrano nell'Oratorio chiuso... appello per tenerlo aperto
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“Aiutateci a tenere aperto l’oratorio per i nostri ragazzi”. Dopo l’appello lanciato nelle scorse settimane contro l’abbandono dei rifiuti sul sagrato della chiesa, la Parrocchia di San Martino Vescovo del Centro di Calolziocorte,  torna al centro dell'attenzione per alcune criticità  legate per lo più al mondo degli adolescenti. E come in passato tutto si esplicita a suon di ... cartelli!

Giovani (ma non solo) scavalcano ed entrano nell'Oratorio chiuso.

A sollevare il problema, nel tentativo di provare a trovare anche una possibile soluzione, è stato direttamente il responsabile della Parrocchia e dell’Oratorio del centro città, l’arciprete don Giancarlo Scarpellini che ha affidato a poche righe sul foglio informativo settimanale la sua richiesta di aiuto.

Secondo quanto raccontato dal sacerdote, negli ultimi tempi, sarebbero stati diversi gli episodi di “maleducazione” attraverso i quali alcune persone (perlopiù ragazzi ma anche adulti) trovando i cancelli di accesso all’Oratorio Parrocchiale chiusi, anziché rispettare la chiusura hanno preferito optare per scavalcare la recinzione e accedere senza autorizzazione agli spazi esterni, compreso il campo da calcio. Ecco quindi spiegato il motivo del cartello affisso sul cancello della struttura che spiega quanto segue: “L’accesso all’oratorio è consentito solo quando i cancelli sono aperti, anche per il campo sportivo”.

Don Giancarlo Scarpellini
Don Giancarlo Scarpellini

Se una volta terminato l’anno scolastico, per i bambini e i ragazzi si spalancano le porte dei CRE (Centri Ricreativi Estivi) con l’arrivo del mese di agosto tutte queste possibilità vengono meno, e i più giovani si trovano spesso costretti a cercare delle alternative per trascorrere le proprie giornate.
“Durante l’estate, - ha spiegato don Giancarlo - con le scuole chiuse i ragazzi si ritrovano ad essere liberi da impegni e dallo studio. Sarebbe opportuno, poter garantire e tenere aperto per loro l’oratorio”.
Dall’altra parte però, e qui sorge la seconda problematica, vi è il sacrosanto diritto di godersi qualche tempo di vacanza da parte delle  persone che, durante l’anno gestiscono il bar e i servizi che la struttura ricreativa offre, tenendola quindi aperta per chi volesse accedervi. Circostanza che, soprattutto in questo periodo costringe la Parrocchia ad abbassare le serrande dell’Oratorio.

Appello per tenerlo aperto:  si cercano volontari

Secondo don Giancarlo, però, una soluzione ci sarebbe: dal sacerdote è infatti arrivato un appello affinchè chi fosse disponibile, tra gli adulti e gli adolescenti più grandi, si offra per garantire o meglio, per permettere, l’apertura dell’oratorio in alcune fasce orarie durante la giornata.
“La soluzione migliore - spiega - sarebbe quella di avere persone, disponibili a coprire uno o due turni la settimana in tre fasce orarie durante la giornata: dalle 9 alle 12 la mattina, dalle 14 alle 19 il pomeriggio e dalle 20.30 alle 23 la sera”.
Una ipotesi difficile, ma non impossibile: “Sono convinto possiamo farcela. - afferma l’Arciprete - Diversamente, dobbiamo tornare indietro. Chi è con noi?”. Lanciata la proposta, ora, non resta che aspettare il buon cuore e la buona volontà di chi possa offrire un po’ del suo tempo ai ragazzi.

Cambia Calolzio chiede l'intervento dell'Amministrazione

Sull’argomento, è intervenuto anche il gruppo di minoranza comunale Cambia Calolzio che, appresa la notizia, ha inviato al sindaco Marco Ghezzi una lettera in merito alle difficoltà degli oratori di rimanere aperti nel periodo estivo.

“Non c’è alcun bisogno di sottolineare l’importante e prezioso ruolo di socializzazione dell’Oratorio specialmente in un territorio come il nostro, - scrive il portavoce Diego Colosimo - in totale carenza di opportunità e politiche giovanili che offrano ai ragazzi luoghi fisici per il tempo libero e socializzazione lontani dagli smartphone e dagli altri dispositivi digitali”.

Secondo Cambia Calolzio, considerato l’appello lanciato da don Giancarlo Scarpellini, sarebbe utile che il Sindaco e l’Amministrazione comunale prendessero contatto nel più breve tempo possibile, con il sacerdote per cercare tutte le strade utili atte a rimuovere l’ostacolo denunciato.

"Utilizzare i i percettori del reddito di cittadinanza"

“A tal riguardo - continua Colosimo - ci permettiamo di segnalare, così come già avevamo fatto per il servizio di piedibus, di scandagliare la possibilità di impiegare, in conformità alle disposizioni di legge, per garantire l’apertura dell’Oratorio, i percettori del reddito di cittadinanza che sono tenuti a prestare ore lavorative per interventi utili alla comunità. Nell’ambito poi dei bisogni adolescenziali e giovanili e della formulazione delle idee e progetti di intervento da mettere in campo per offerte di opportunità di aggregazione soprattutto nel tempo libero, ci permettiamo di proporre di attivare e avviare una discussione aperta e a tutto campo con la Parrocchia, gli insegnanti, le associazioni e gruppi attivi sul nostro territorio”.

Luca de Cani

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