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Giorno della Memoria 2025: posate le tre pietre d'inciampo in ricordo di Franco Minonzio, Luigi Frigerio e Antonio Colombo

Questa mattina, sabato 25 gennaio 2025, si è svolta la cerimonia di posa delle pietre d'inciampo, dopo l'incontro di ieri a Palazzo delle Paure in ricordo della strage di Fossoli

Giorno della Memoria 2025: posate le tre pietre d'inciampo in ricordo di Franco Minonzio, Luigi Frigerio e Antonio Colombo
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Ieri, venerdì 24 gennaio 2025, l'incontro per ricordare la strage di Fossoli. Oggi, sabato 25 gennaio 2025, la posa delle pietre d'inciampo in memoria di tre martiri lecchesi.

Giorno della Memoria 2025: posate le tre pietre d'inciampo in ricordo di Franco Minonzio, Luigi Frigerio e Antonio Colombo

Secondo appuntamento nell'agenda comunale in occasione del Giorno della Memoria. Oggi, sabato 25 gennaio 2025, nel corso della mattinata, sono state posate tre pietre d'inciampo in onore di tre martiri lecchesi nella strage di Fossoli. Ieri, invece, è andato in scena a Palazzo delle Paure l'incontro con la cittadinanza per approfondire quel triste capitolo della storia d'Italia anche ricordato come "Eccidio di Cibeno".

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La cerimonia è iniziata alle 10 nel chiostro di via Monsignor Moneta/via fratelli Bandiera. Le tre pietre, dedicate a Franco Minonzio, Luigi Frigerio e Antonio Colombo, sono state posate rispettivamente in via Monsignor Moneta 12, in corso San Michele del Carso 2 e in via Digione 14. Queste pietre si aggiungono a quelle già posate nel 2019 in ricordo di Lino e Pietro Ciceri in via Resegone ad Acquate e quella in ricordo di Emma Casati in via Gramsci 17 a San Giovanni.

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L'evento ha visto la partecipazione degli studenti della scuola secondaria "G. Ticozzi" e dei tre storici componenti della band "Il Biglietto per l'Inferno": Pilli Cossa, Carlo Redi e Ranieri Fumagalli, che hanno coinvolto il pubblico eseguendo canti partigiani.

Nel rione di Castello, il sindaco Mauro Gattinoni ha pronunciato il discorso commemorativo alla presenza delle autorità civili e militari, tra cui il consigliere regionale Gian Mario Fragomeli e il vice prefetto Paola Cavalcanti, che nel suo intervento ha affermato:

"Non dobbiamo ricordare solo emotivamente questi nostri martiri, dobbiamo diventare tutti sentinelle della democrazia, mettendo al primo posto la nostra umanità e non l'intelligenza artificiale."

Anche il presidente dell'ANPI, oggi presente, ha ricordato la vicenda umana di Franco Minonzio, fino al suo martirio.

La posa della Pietra d'Inciampo è un'occasione che assume diversi significati per noi. Innanzitutto, ci permette di riscoprire di appartenere a generazioni privilegiate, poiché siamo nati in un tempo e in uno stato libero e democratico, grazie a uomini che si sono sacrificati lottando per ciò in cui credevano, fino all'ultimo respiro. Uomini come Luigi Frigerio, Franco Minonzio e Antonio Colombo, ma anche come tanti altri nostri concittadini che sono stati sottratti alla vita quotidiana e agli affetti più cari, e non sono più tornati.

Questa è l'occasione per ricordarci che ricordare non basta, se non traduciamo il loro insegnamento in modo concreto. È e sarà nostra responsabilità valorizzare i preziosi benefici del volgere lo sguardo verso l'altro. Dovremmo reimparare a non voltarci più dall'altra parte, insegnando questa lezione anche ai nostri figli.

Oggi è l'occasione per ricordare che rispondere al male con il male genera solo altro male, mentre uomini come quelli che stiamo commemorando ci insegnano che, anche nella disperazione più profonda, l'arma vincente è il bene. Non serve essere perfetti per scegliere di fare il bene.

Mario Stojanovic

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