18 marzo 2020-18 marzo 2022

Giornata nazionale per le vittime del Covid, toccante evento in casa di riposo

Pace e ricordo i fili conduttori della cerimonia che ha intrecciato l'estrema attualità del conflitto ucraino a quella "guerra" contro il virus che abbiamo combattuto negli ultimi due anni.

Giornata nazionale per le vittime del Covid, toccante evento in casa di riposo
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Si celebra oggi, venerdì 18 marzo 2022, in tutto il Paese la seconda giornata nazionale per le vittime del Covid. Una data non casuale quella scelta per la commemorazione: il 18 marzo di due anni fa verrà ricordato per sempre come il  tragico giorno che ha cambiato la percezione dell’emergenza di molti cittadini rispetto alla pandemia. Quel giorno, infatti, si registrò il maggior numero di decessi su scala nazionale. Ma soprattutto, la notte del 18 marzo 2020 gli occhi di tutta Italia erano rivolti a Bergamo,  al corteo dei mezzi militari che scortavano verso i forni crematori di altre città le salme che ancora erano in attesa di essere cremateUn dolore lacerante, che non può e non deve essere dimenticato. Proprio per questo oggi, nella casa di riposo di Olgiate Molgora, è stato organizzato un momento di omaggio, di ricordo e di riflessione.

(Nel video i canti delle operatrici che hanno intonato "Ovunque sarai" di Irama  e "Rinascerò, rinascerai di Roby Facchinetti)

Giornata nazionale per le vittime del Covid, toccante evento in casa di riposo

Presenti nel salone della Rsa insieme agli ospiti e agli operatori  il sindaco Giovanni Battista Bernocco, l'assessore ai servizi sociali Maurizio Maggioni e il parroco don Emanuele Colombo. "In questi momenti difficili ci affidiamo al Signore per un segnale di pace, per pregare insieme per chi non c'è più e per la pace" ha sottolineato il sacerdote benedicendo la camelia che verrà a breve piantumata in giardino in memoria dei morti e ricordando che questo triste anniversario viene celebrato in un momento storico di grande dolore causato dalla guerra in Ucraina.

Pandemia e conflitto in Ucraina: due "guerre" inimmaginabili

"Non possiamo dimenticare ciò che è avvenuto, che ci ha insegnato a non abbassare la guardia di fronte a nulla - gli ha fatto eco il primo cittadino -  Non avremmo  mai potuto immaginare di essere investiti da  una pandemia, così come non avremmo mai immaginato la guerra.  Non possiamo fare altro cercare di andare  avanti e affrontare tutto con coraggio".

Pace oggi e ricordo per le vittime del Covid

Pace e ricordo i fili conduttori di un evento che ha intrecciato quindi l'estrema attualità del conflitto ucraino a quella "guerra" contro il virus che abbiamo combattuto negli ultimi due anni.

E proprio pace e ricordo sono stati al centro dell'intervento di una delle operatrici della casa di riposo che è proprio originaria dell'Ucraina. "Da quando sono iniziati i bombardamenti mi sembra un incubo. Pensavo che il popolo russo fosse un popolo amico. Ringrazio tutti coloro che stanno aiutando gli ucraini con donazioni e accoglienza, siamo qui oggi insieme anche per dire no alla guerra".

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