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Giornata Mondiale contro l’AIDS: aumentano le infezioni a Lecco

“Per quando riguarda l’ASST di Lecco nel 2024, non ancora concluso, abbiamo avuto diciassette nuove infezioni rispetto alle cinque del 2023. Inoltre, dal 2015 è in continuo aumento la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV"

Giornata Mondiale contro l’AIDS: aumentano le infezioni a Lecco
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In occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS, ASST di Lecco con la Struttura Complessa Malattie Infettive, i Consultori familiari, il Punto Salute, il SerD, l’associazione Il Gabbiano in collaborazione con l'Ambito di Lecco e la casa alloggio Don Isidoro Meschi della cooperativa sociale l’Arcobaleno, organizza un’occasione di informazione per la lotta contro l’AIDS e la prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse.

Giornata Mondiale contro l’AIDS: aumentano le infezioni a Lecco

L’appuntamento è per domenica 1° dicembre 2024 dalle 9 alle 14 in piazza XX Settembre a Lecco. Durante la giornata gli operatori forniranno informazioni relativamente alle IST (Infezioni Sessualmente Trasmissibili) e all’HIV in particolare. Temi nodali saranno l’educazione agli adolescenti e ai giovani rispetto alla prevenzione e agli screening e ai servizi di diagnosi e cura.

 

“Per quando riguarda l’ASST di Lecco nel 2024, non ancora concluso, abbiamo avuto diciassette nuove infezioni rispetto alle cinque del 2023. Inoltre, dal 2015 è in continuo aumento la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV (con bassi CD4 o in AIDS). Nel 2023, due terzi degli eterosessuali, sia maschi sia femmine, e più della metà degli MSM sono stati diagnosticati con CD4<350 cell/ml - sottolinea Stefania Piconi, Direttore della Struttura Complessa di Malattie Infettive dell'ASST Lecco -
Tutto ciò rende ragione dell’importanza di giornate di sensibilizzazione come quella del 1° dicembre che ha lo scopo sia di sensibilizzare la popolazione sia di promuovere lo screening per facilitare diagnosi precoci più facilmente curabili. Inoltre, è bene ricordare che i soggetti che vivono con HIV che assumono con regolarità la terapia antiretrovirale e azzerano la quantità di virus circolante nel sangue, raggiungono quella condizione clinica che rende pressoché nullo il rischio di trasmissione dell’infezione al proprio partner sessuale sieronegativo o al proprio figlio nel caso di donne in gravidanza. Questa conquista nella cura di HIV rafforza ancora di più il ruolo della prevenzione e dello screening poiché è chiaro che conoscere lo stato di positività per HIV, accedere alle cure e avere una eccellente aderenza alla terapia, rappresentano condizioni necessarie ed efficaci per interrompere la diffusione e trasmissione di questa patologia infettiva”.

 

 

“L’uso di alcol e sostanze psicoattive rappresenta un fattore predisponente a contrarre l’HIV poco attenzionato se non relativamente alla condivisione di strumenti per le pratiche iniettive per l’assunzione di droghe, attualmente meno diffuse che in passato - aggiunge Costanza Agostoni, Responsabile FFSC Dipendenze dell’ASST Lecco - Di fatto, lo stato di alterazione, che riguarda in particolare i loro effetti stimolanti ed euforizzanti, può determinare modificazioni del pensiero e dei comportamenti, anche sessuali: tendenza ad approcciarsi con gli altri in maniera più disinibita, e diminuita percezione del rischio. Ciò vale in generale per tutti, ma la popolazione giovanile risulta in tal senso più vulnerabile: gli effetti di alcol e sostanze, particolarmente nei contesti aggregativi e di festa, sono appositamente ricercati per sensazioni di forte benessere, di sintonia con gli altri e con il mondo, di facilitazione delle relazioni, fino al cosiddetto sballo, in cui capacità critica e consapevolezza dei rischi sono estremamente ridotte”.

 

Carmen Baldi, Responsabile S.S. Coordinamento Attività Consultoriale dell’ASST Lecco illistra le attività a Lecco:  “Il Consultorio si occupa, nell’ambito sia della prevenzione sia della consulenza ed erogazione di prestazioni, di tutta l’area dell’affettività e della sessualità ed il Consultorio Giovani in particolare, offre ai ragazzi in libero accesso o attraverso il raccordo con le scuole, un counselling sulla sessualità e per le ragazze l’accompagnamento alla prima visita ginecologica e alla contraccezione. Sappiamo che ad oggi l’informazione sessuale è acquisita dai preadolescenti prevalentemente attraverso la rete e questo può comportare molti rischi rispetto alle idee che maturano sulla base di queste informazioni e ai comportamenti che ne possono conseguire. E’ pertanto necessario trovare strade per implementare l’educazione in questo campo, un concetto completamente diverso da quello di semplice “informazione” e l’OMS dice chiaramente che fare un certo tipo di educazione all’affettività e alla sessualità ha ricadute importanti, nelle evidenze scientifiche, sulla diminuzione dei comportamenti che espongono a rischi infettivi”.

 

Dati relativi all’HIV in Italia:

 

Nel 2023 l’incidenza di nuovi casi di HIV in Italia secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità è del 4,0 per 100.000 residenti. Rispetto all’andamento osservato fino al 2020, nell’ultimo triennio si è assistito ad un progressivo aumento, passando dal 2.5 nel 2020 al 4.0 per 100.000 abitanti nel 2023. Il confronto con i Paesi dell’Europa Occidentale, pone l’Italia al di sotto della media (6,2 nuovi casi per 100.000 residenti). L’aumento più significativo dopo il 2020 è stato rilevato nella fascia di età 40-49 anni e nella trasmissione eterosessuale. Il numero più elevato di diagnosi è da vari anni attribuibile alla trasmissione sessuale nell'ordine, a maschi che fanno sesso con maschi (MSM) (38,6%), maschi eterosessuali (26,6%) e femmine eterosessuali (21,1%).

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