salvaguardia del territorio

Giornata internazionale della montagna. Circolo Ilaria Alpi: "Chi cura le ferite delle cave?"

Fumagalli: "Le istituzioni non hanno saputo (o, meglio, voluto) pretendere un vero ripristino ambientale delle ex cave e miniere"

Giornata internazionale della montagna. Circolo Ilaria Alpi: "Chi cura le ferite delle cave?"
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Oggi, lunedì 11 dicembre 2023, è la Giornata internazionale della montagna e il circolo ambientale Ilaria Alpi si domanda chi pensa a rimarginare le ferite che le cave hanno inferto alle nostre montagne.

Giornata internazionale della montagna. Circolo Ilaria Alpi: "Chi cura le ferite delle cave?"

Il circolo Ilaria Alpi, nella giornata di oggi, guarda alla condizione del nostro territorio, domandandosi chi si assumerà il compito di rimarginare le ferite causate dalle cave. Il circolo si riferisce ad esempio al monte Cornizzolo, dove continuano a pesare - e peseranno per un lungo periodo di tempo - le ferite delle ex cave di Pusiano e di Cesana Brianza, tutto questo a fronte di un'attività di escavazione che è durata poco più di 50 anni.

"Le istituzioni la celebreranno in pompa magna, come negli anni scorsi, con abbondante retorica? - si domanda il presidente del circolo Ilaria Alpi, Roberto Fumagalli - Le istituzioni non hanno saputo (o, meglio, voluto) pretendere un vero ripristino ambientale delle ex cave e miniere, sia dal punto di vista paesaggistico (cosa che, ad esempio, rischia di condizionare anche la possibilità di sviluppo turistico nella zona), sia dal punto di vista idrogeologico. Infatti i fronti cava (anche una volta chiuse), col passare degli anni, continuano a costituire un elemento di rischio per il distacco di eventuali frane, come verificatosi negli anni scorsi a Cesana Brianza, per fortuna senza conseguenze per la popolazione. Bisognava imporre alla cementeria di Merone (oggi Holcim) il completo ripristino ambientale e paesaggistico delle cave e miniere, questo da parte delle istituzioni competenti, ovvero rispettivamente Regione e Ministero e, per quanto riguarda le convenzioni, gli stessi Comuni. Le montagne vanno tutelate nella loro naturalità, lo si faccia anzitutto ripristinando le ferite del passato o, allargandoci ad esempio al monte Magnodeno a Lecco, evitando nuove concessioni di escavazione! Altrimenti, nel celebrare la Giornata internazionale della montagna, ci riempiamo solo la bocca di ipocrisie e di parole inutili".

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