Ci sono persone il cui impegno silenzioso illumina la vita degli altri, costruendo ponti di speranza dove spesso regnano difficoltà e disperazione. Tra queste, spicca Padre Angelo Cupini, religioso claretiano e fondatore della Casa sul Pozzo di Lecco, la cui dedizione quotidiana ha trasformato il sostegno e l’accoglienza in vera fraternità. Sabato 8 novembre, alle ore 21, al Teatro Pime di Milano (via Mosè Bianchi 94), la sua testimonianza e quella di altri uomini e donne straordinari saranno celebrate durante la cerimonia del premio “Fuoco dentro – Donne e uomini che cambiano il mondo”, promosso dall’Arcidiocesi di Milano e da Elikya, associazione impegnata nella valorizzazione del dialogo tra culture e fedi diverse.
Fuoco Dentro 2025: padre Angelo Cupini premiato per il suo impegno sociale
Il premio, giunto alla sua quarta edizione, trae ispirazione da un’omelia dell’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, trasformata poi in un brano musicale e in uno spettacolo drammatizzato da Elikya. L’iniziativa vuole valorizzare chi, con il proprio impegno e la propria testimonianza, accende speranza e costruisce legami di fraternità nelle comunità in cui opera.
Anche quest’anno i vincitori sono stati selezionati da una commissione composta da giornalisti, scrittori, docenti universitari e rappresentanti del mondo culturale e religioso. Il riconoscimento, realizzato da un artigiano di Gerusalemme, riproduce il logo del premio e simboleggia l’unione e la solidarietà tra culture diverse.
Durante la serata saranno premiati, oltre a Padre Angelo Cupini, Neve Shalom Wahat al-Salam, un villaggio cooperativo situato tra Gerusalemme e Tel Aviv, dove da oltre cinquant’anni vivono insieme ebrei e palestinesi, con la partecipazione dei referenti dell’associazione italiana Amici di Neve Shalom Wahat al-Salam; New Humanity International, associazione fondata dal PIME e attiva in Cambogia, India, Myanmar e Tunisia a sostegno dei più fragili, il cui premio sarà ritirato dal direttore, fratel Massimo Cattaneo; e Casa Zoe, comunità gestita da Caritas Ambrosiana e Farsi Prossimo coop, che accoglie donne vittime di tratta e maltrattamento, con il premio ritirato da Diego e Daniela, residenti a Casa Zoe dal 2018 con i loro quattro figli.
La serata, a ingresso libero, sarà animata dal Coro Elikya, composto da 50 coristi di 16 nazionalità diverse e guidati dal direttore Raymond Bahati, che proporranno un intreccio di forme artistiche capaci di raccontare, in musica e movimento, la bellezza della diversità e della fratellanza.