Fuggì col figlio per unirsi all'Isis, sarebbe morta in un attacco

Il rientro del piccolo Alvin Berisha a Barzago potrebbe ora essere possibile.

Fuggì col figlio per unirsi all'Isis, sarebbe morta in un attacco
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Valbona Berisha, la mamma di origini albanesi residente a Barzago che nel dicembre 2014 era fuggita in Siria per unirsi all'Isis insieme al figlioletto, potrebbe essere morta. A rivelarlo - l'ipotesi è ovviamente da verificare - è il quotidiano britannico The Independent, che in un articolo dedicato al kovosaro Bedi Elezi, impegnato proprio nei luoghi controllati dagli jihadisti a riportare a casa i bambini rapiti, ha fatto cenno proprio al caso che cinque anni fa aveva sconvolto la comunità di Barzago.

La fuga nel 2014

Era il 17 dicembre del 2014 quando Valbona Berisha lasciò la sua casa di via Milano a Barzago, dove abitava con il marito Afrim e i suoi tre figli per seguire la strada dello Stato Islamico. Una fuga improvvisa, meditata probabilmente da mesi durante i quali la donna si era avvicinata alla posizioni più radicali dell'islam. Senza dire nulla al marito e alle figlie prese con sé il figlioletto Alvin e fece perdere le sue tracce. Inutilmente il marito Afrim ha cercato nel corso degli anni di avere tracce di moglie e figlio: della vicenda si occuparono anche Le Iene che con l'inviato Luigi Pelazza raggiunse i territori turchi al confine con quelli controllati dall'Isis cercando informazioni utili per aiutare Afrim a riabbracciare se non altro il figlioletto.

Il servizio del Giornale di Merate sulla fuga di Valbona Berisha avvenuta nel 2014

Uccisa dall'Isis?

Stando ora all'inchiesta del quotidiano britannico The Independent, Valbona Berisha sarebbe morta sotto un attacco aereo occidentale. Con lei avrebbe perso la vita il figlio avuto nel frattempo da uno jihadista, anch'egli originario dell'Albania. Sarebbe illeso e vivrebbe in un campo profughi di Al-Hol, nel nord della Siria, il figlio Alvin del quale in molti si ricordano ancora a Barzago, dove aveva frequentato le scuole elementari del paese. Di lui, che oggi ha 11 anni, si starebbe occupando proprio Bedi Elezi, ex combattente kosovaro che sta ora dedicando la sua vita al salvataggio e rimpatrio dei bambini strappati alle loro famiglie dai terroristi dello Stato Islamico. Il suo rientro in Italia, dove riabbraccerebbe il padre e le sue due sorelle, potrebbe essere insomma possibile.

 

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