Forti di Colico e Corenno da record
Edizione speciale della Fiera di Monaco del Tempo Libero, quella alla quale ha partecipato il Museo della Guerra bianca.
Edizione speciale della Fiera di Monaco del Tempo Libero, quella alla quale ha partecipato il Museo della Guerra bianca. Nei cinque giorni 900 operatori professionali da 50 paesi differenti, tra i quali anche i nostri rappresentanti, si sono dati appuntamento nella capitale bavarese e sono stati accolti da ben 160mila visitatori. Record assoluto per questa che è la più grande fiera bavarese, ma anche tra le maggiori di Germania, relativamente ai viaggi e al turismo. Il record ha permesso anche ai Forti di Colico, Montecchio Nord e Fuentes, alla Torre di Fontanedo e a Corenno Plinio, borgo dai mille gradini di Dervio, di conoscere un nuovo pubblico tramite colloqui diretti con i maggiori tour operator bavaresi e la distribuzione di quasi mille volantini, brochure e altro materiale informativo che era stato approntato dal Comune di Colico che, in collaborazione anche con il Comune di Dervio, ha messo a disposizione dei responsabili del Museo della Guerra Bianca parte del materiale distribuito in Fiera.
Forti di Colico e Corenno da record
Naturalmente a farla da padrone sono state le info sul forte della Prima Guerra Mondiale meglio conservato in Europa, forte Montecchio Nord, e sul secentesco forte di Fuentes. Molta curiosità ha però destato anche la Torre di Fontanedo e non sono mancate le domande sul borgo dai mille gradini, Corenno Plinio.
I rappresentanti del Museo della Guerra Bianca, erano peraltro gli unici rappresentanti del Lago di Como presenti alla Fiera di Monaco e hanno così fatto, involontariamente, da collettore per le domande su tutte le altre bellezze del Lago di Como, brand turistico molto conosciuto dal pubblico tedesco. Così tutti i comuni della riviera orientale sono stati oggetto di domande, e relative risposte, da parte dei “besucher” i visitatori tedeschi. In attesa che questa fiera, il prossimo anno, sia magari riconsiderata anche da Regione Lombardia e da Enit che, per una volta, hanno lasciato all’iniziativa privata l’organizzazione di questa fiera.