Festa liturgica di San Girolamo Emiliani a Somasca: "La sua figura ci insegna a non ignorare chi è in difficoltà"
La solenne concelebrazione è stata presieduta da Monsignor Marco Brunetti, vescovo di Alba, insieme ai sacerdoti delle parrocchie della Valle San Martino

Nonostante il freddo e la pioggia battente, oggi, sabato 8 febbraio 2025, si è celebrata nella Basilica di Somasca la festa liturgica di San Girolamo Emiliani. Alla cerimonia hanno preso parte numerose autorità civili e militari, tra cui il prefetto di Lecco, Sergio Pomponio, il questore Stefania Marrazzo, il sindaco di Vercurago, Roberto Maggi, il vicesindaco di Calolziocorte, Aldo Valsecchi, il sindaco di Erve, Gian Carlo Valsecchi, il sindaco di Monte Marenzo, Paola Colombo, e l’assessore Patrizia Malagistri del Comune di Carenno.
Festa liturgica di San Girolamo Emiliani a Vercurago
La solenne concelebrazione è stata presieduta da Monsignor Marco Brunetti, vescovo di Alba, insieme ai sacerdoti delle parrocchie della Valle San Martino. L'animazione liturgica è stata curata dalla corale "Miani" della Basilica di Somasca, diretta dal maestro Cesare Benaglia, con l'accompagnamento all'organo del maestro Massimo Borassi.

Nella sua omelia, Monsignor Brunetti ha ripercorso la vita di San Girolamo Emiliani, nato nel 1486 a Venezia, in un periodo di profonde trasformazioni sociali e religiose. Egli è annoverato tra i Santi Riformatori che, già prima della diffusione del Protestantesimo, si adoperavano per rinnovare la vita religiosa.





"La sua figura ci insegna a non ignorare chi è in difficoltà"
"Siamo nell'anno giubilare della Speranza e al quarto anno del Sinodo", ha ricordato il vescovo. "I protagonisti di questo cammino sono i battezzati, voce viva del popolo di Dio". Ha poi sottolineato come la conversione di San Girolamo sia avvenuta a seguito di un'esperienza traumatica: la cattura da parte dei soldati e la successiva liberazione, un evento che lo portò a riflettere profondamente sulla propria vita e missione.
"La sua esistenza ci insegna l'importanza della carità e del servizio verso gli altri. Il suo impegno per i poveri e gli orfani è un richiamo forte per tutti noi, soprattutto in un'epoca segnata da crescenti disuguaglianze sociali e ingiustizie", ha proseguito Monsignor Brunetti. "San Girolamo ci invita a non voltare le spalle a chi è in difficoltà, ma a essere testimoni dell'amore compassionevole del Padre".







"Educare significa formare il cuore, non solo la mente"
Un altro aspetto fondamentale della sua opera fu l'approccio educativo, ancora oggi un modello da seguire. "Non si limitò a trasmettere conoscenze, ma si dedicò alla formazione integrale dell'individuo, un compito che resta attuale: educare significa formare il cuore e la coscienza, non solo la mente", ha affermato il vescovo.
Infine, Monsignor Brunetti ha ricordato come la vita di San Girolamo sia un monito a riconoscere il valore di ogni persona, specialmente dei più deboli.
"Ogni bambino, ogni persona in difficoltà merita attenzione e cura. La sua figura ci sprona a guardare con occhi nuovi il mondo che ci circonda e a riconoscere il volto di Cristo in ogni incontro".
La celebrazione si è conclusa con una preghiera per la Chiesa e per tutti i fedeli, affinché siano guidati sulla via della conversione e della salvezza.
Nel pomeriggio la Messa celebrata dal prevosto di Lecco
La Solennità di San Girolamo Emiliani è poi proseguita con la Messa presieduta da monsignor Bortolo Uberti. Una "prima volta" per il prevosto di Lecco che è stata accompagnata dalla presenza di moltissimi fedeli e con la basilica di Somasca che, nonostante il maltempo, era gremita di persone.
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Mario Stojanovic