Festa della Repubblica a Lecco nel nome di unità, coesione e pace
Consegnate le Onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana

Unità, coesione e pace: queste le parole chiave della Festa della Repubblica celebrata oggi, lunedì 2 giugno 2025, a Lecco con una cerimonia solenne organizzata dalla Prefettura. Un momento importante di riflessione civile, che ha coinvolto istituzioni e cittadini in una giornata ricca di significato.
Festa della Repubblica a Lecco nel nome di unità, coesione e pace
Le celebrazioni per il 79º anniversario della Fondazione della Repubblica Italiana, con la partecipazione della Fanfara dei Bersaglieri "Guglielmo Colombo", sono iniziate con la cerimonia dell'Alzabandiera sul Lungo Lario Isonzo. Numerosi i sindaci del territorio presenti, così come i rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell'ordine e delle autorità civili e militari.
Successivamente, piazza Garibaldi ha ospitato la cerimonia istituzionale, durante la quale è stato letto il messaggio del Presidente della Repubblica, a testimonianza del valore e dell'unità della Nazione.
Sul palco è salita la vicesindaco di Lecco Simona Piazza: «Celebrare oggi la nascita della Repubblica non è solo un gesto di memoria, ma un esercizio di responsabilità collettiva. Ricordiamo il 2 giugno 1946 non solo come il giorno in cui l’Italia scelse tra Monarchia e Repubblica, ma come il momento fondativo di un nuovo patto civile, sociale e
democratico. Un patto che vive per la prima volta le donne protagoniste del processo democratico. Un patto che, oggi ci impegna, ogni giorno, a costruire un Paese più giusto, più libero, più coeso. Oggi più che mai, mentre intorno a noi il mondo è attraversato da incertezze, guerre e tensioni, voglio consegnarci con forza alcune parole chiave: Partecipazione, Responsabilità, Costituzione. Partecipazione, innanzitutto, perché il valore della democrazia si misura nella sua vitalità. Tra pochi giorni, l’8 e il 9 giugno, saremo chiamati alle urne per esprimere la nostra volontà su alcuni quesiti referendari. È un’occasione importante, che interpella ciascuno di noi. Votare non è un atto
meccanico, ma un gesto di cittadinanza. È la maniera più diretta e concreta per dire “io ci sono, e mi prendo cura della cosa pubblica”: quale messaggio diamo ai nostri ragazzi invitando al non voto? La seconda parola è Responsabilità. Viviamo, infatti, in un’epoca complessa: la guerra in Ucraina è ancora in corso, il Medio Oriente è scosso da nuove violenze, tensioni si affacciano tra India e Pakistan e nel cuore dell’Europa risuonano parole di divisione e di odio verso l’altro, risorgono nazionalismi e paure del diverso, s’insinua perfino il desiderio di abbattere quelle Istituzioni che ci hanno consegnato oltre 70 anni di armonia. In questo scenario, il nostro compito è chiaro: dobbiamo essere sentinelle della pace e della democrazia. Infine, la terza parola: Costituzione. È alla nostra Carta fondamentale che dobbiamo tornare ogni volta che ci chiediamo che Paese vogliamo essere. La Costituzione non è un documento immobile, ma un testo vivo, capace di parlare all’oggi. In essa troviamo l’idea di una Repubblica fondata sul lavoro, sull’uguaglianza, sulla giustizia sociale. In essa troviamo l’idea di una democrazia partecipata, non delegata, di un popolo che esercita la sovranità con consapevolezza. Per questo, anche quest’anno, come Comune di Lecco abbiamo donato una copia della Costituzione ai neo-diciottenni, un invito a camminare da protagonisti dentro la storia con gli occhi aperti e il cuore sveglio».
«Il 2 giugno di quest’anno ci invita a riflettere profondamente sul valore dell’unità e della coesione, in un periodo segnato da incertezze e nuove sfide, sia a livello nazionale che internazionale. I principi fondanti della nostra Costituzione restano una guida chiara e solida. I valori repubblicani – libertà, uguaglianza, giustizia e solidarietà – ci chiamano a essere cittadini consapevoli: custodi di un passato ricco di sacrifici e conquiste, pronti a guardare con coraggio e fiducia al futuro», ha dichiarato il vicepresidente della Provincia, Mattia Micheli.
«In questo sguardo rivolto al domani, celebriamo con orgoglio anche il trentesimo anniversario dell’istituzione della Provincia di Lecco: un traguardo importante, che rappresenta un patrimonio culturale e identitario da preservare. È l’occasione per riflettere su come la nostra storia locale abbia contribuito a costruire un forte senso di appartenenza e comunità, e per rinnovare il nostro impegno come istituzioni al servizio dei cittadini, con spirito di collaborazione e responsabilità. Essere una comunità più forte e solidale significa costruire insieme, giorno dopo giorno, un senso di appartenenza che affonda le radici nella nostra storia e si apre al mondo».
Micheli ha aggiunto che la Festa della Repubblica non è solo una ricorrenza, ma un’occasione per riflettere sul significato delle istituzioni e sull’importanza della partecipazione. È la celebrazione della nostra identità nazionale, della libertà conquistata, dei diritti garantiti e dei doveri che ci uniscono come cittadini.
«La forza dell’Italia risiede nelle donne e negli uomini che, ogni giorno, grazie alla Repubblica, hanno la libertà di pensare, agire, comunicare, credere, interrogarsi e sognare – ha concluso –. È questo spirito, fatto di speranza e di sogni, che dobbiamo continuare a coltivare e difendere. Perché è proprio nella fiducia nel domani che si trova la forza per costruire un futuro migliore».
Nel suo intervento istituzionale, il Prefetto di Lecco Sergio Pomponio ha voluto rinnovare i sentimenti di stima verso la comunità locale e i suoi rappresentanti: «Rinnovo innanzitutto i sentimenti di stima e di gratitudine verso l'intera comunità lecchese e i suoi rappresentanti elettivi».
Un ringraziamento particolare è andato a chi opera quotidianamente per il bene comune, dalle forze dell’ordine ai volontari, passando per il mondo della scuola, della cultura e dell’economia: «Si prodigano per comprendere, affrontare e contribuire a risolvere le necessità dei fragili e bisognosi, degli emarginati, dei reietti, delle persone confinate nell'anonimato e nel buio della solitudine».
Pomponio ha poi richiamato con forza l’urgenza del tema della pace nel contesto internazionale attuale, denunciando la disumanizzazione crescente: «Siamo purtroppo costretti ad evidenziare come rimanga centrale, nel dibattito istituzionale e nelle più vive preoccupazioni della gente, il tema della pace». Con riferimento alla riflessione etico-filosofica, ha citato Dostoevskij, mettendo in discussione l’abusata frase “la bellezza salverà il mondo”: «La bellezza è il nome che Dostoevskij dà all'inequivocabile manifestarsi del bene, con i tratti della irremovibilità con cui la bontà costruisce la propria perseverante giustizia».
Il discorso si è chiuso con un richiamo forte ai principi della Costituzione italiana, come fondamento della convivenza civile e strumento di progresso: «Libertà, giustizia, pace. Per salvare la libertà bisogna salvare la pace, ma il regime di libertà non si attua e non si salva se non si attua la giustizia sociale».
La cerimonia è proseguita con la consegna delle Onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana a cinque cittadini del territorio che si sono distinti per impegno e meriti.
Sul palco Augusto Giuseppe Amanti di Barzio, volontario e appassionato ricercatore della storia degli internati del nostro territorio.
Premiato anche Fabio Dadati di Lecco, imprenditore e membro della Giunta della Camera di Commercio di Lecco.
Grande applauso per Matteo Selva, capo squadra volontario del Distaccamento di Valmadrera del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Riconoscimento a Silvano Stefanoni, già sindaco di Lierna e presidente della sezione provinciale della Federazione delle Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità.
A ritirare il riconoscimento per conto di Mario Nasatti di Valmadrera, presidente della sezione lecchese del Nastro Azzurro, insignito del titolo di Cavaliere Ufficiale, sono stati i figli.
Infine sono stati inoltre donati la miniatura dello stemma e il gonfalone al Comune di La Valletta Brianza rappresentato dal sindaco Marco Panzeri.
Il programma della Festa della Repubblica si concluderà questa sera, alle 21:00, sempre in Piazza Garibaldi, con il Concerto della Repubblica, offerto da Lecco Turismo Manifestazioni: un’occasione per celebrare i valori repubblicani attraverso la musica, in un’atmosfera conviviale e aperta a tutta la cittadinanza.
In caso di maltempo, la cerimonia istituzionale e il concerto si svolgeranno presso l’Auditorium della Casa dell’Economia, in via Tonale 28/30, sempre a Lecco.















Mario Stojanovic