La tragedia del crollo della Torre dei Conti a Roma ricorda, ancora una volta, che dietro ogni numero ci sono vite e famiglie. Un monito doloroso arrivato proprio dopo l’entrata in vigore del DL n. 159, che introduce strumenti fondamentali per la sicurezza nei cantieri, come il badge digitale, la patente a crediti e nuove assunzioni di ispettori. Misure importanti che, secondo la Feneal‑UIL, devono ora essere tradotte in pratica: “La sicurezza non si delega ai decreti ma si costruisce con cultura, ispezioni e investimenti”, sottolinea il sindacato.
“Ogni volta che un lavoratore muore – dichiara Riccardo Cutaia, segretario generale della Feneal‑UIL Lombardia – si spezza una parte del futuro del Paese. In Lombardia, come nel resto d’Italia, il prezzo del lavoro continua a essere troppo alto. La sicurezza non può essere considerata un costo, ma un investimento morale e civile.”
Edilizia a Lecco: qualità del lavoro e sicurezza nei cantieri come leva per la crescita”
Secondo i dati della Cassa Edile di Como e Lecco, ad agosto 2025 la provincia di Como conta 1.106 imprese con 5.156 lavoratori iscritti, che hanno totalizzato 311.790 ore lavorate (-13% rispetto al 2024) e retribuzioni denunciate per 4,16 milioni di euro (-2,7%). A soffrire è soprattutto il comparto artigiano, che perde quasi un quinto delle ore lavorate.
A Lecco, invece, le 641 imprese attive impiegano 3.244 lavoratori, con 230.117 ore lavorate (+1,4%) e retribuzioni in crescita dell’8%, trainate dal settore industriale (+14%). “Como paga la fine del ciclo dei bonus edilizi e un mercato privato che si è fermato – spiega Cutaia –. Lecco resiste grazie ai cantieri infrastrutturali e a imprese più strutturate e qualificate. È la dimostrazione che la qualità del lavoro fa la differenza.”
La filiera delle costruzioni lombarda tra sfide e opportunità
“L’edilizia lombarda – continua Cutaia – resta una delle colonne portanti dell’economia regionale. Dopo la ripresa legata al Superbonus e al PNRR, il settore sta attraversando una fase di assestamento. I dati del Sistema delle Casse Edili Lombarde mostrano nel 2024 un incremento del 3,5% delle ore denunciate e del 5,8% dei lavoratori iscritti, ma un calo degli investimenti del 5%, con una previsione negativa anche per il 2025 (-6,4%).
Mentre le grandi opere pubbliche tengono, l’edilizia privata rallenta: i cantieri residenziali registrano una diminuzione di commesse e un aumento del ricorso alla Cassa Integrazione, cresciuta del 22,6% nell’ultimo anno. “Il settore tiene ma si sta indebolendo – evidenzia Cutaia. Dopo il boom dei bonus, serve una visione industriale che coniughi transizione ecologica, rigenerazione urbana e lavoro di qualità.”
La Feneal propone un piano regionale straordinario per la sicurezza, con controlli mirati e formazione obbligatoria, vincolando il sistema di qualificazione delle imprese all’applicazione del CCNL edilizia. Parallelamente, il sindacato suggerisce incentivi fiscali per chi investe in sicurezza e stabilità occupazionale, piani di rigenerazione urbana e housing sociale legati alla qualità del lavoro, e un rafforzamento della bilateralità come motore di prevenzione e welfare.
“L’edilizia lombarda può diventare un modello per l’Italia – conclude Cutaia – se la politica avrà il coraggio di scegliere la qualità contro la quantità.”