Disagi Trenord, le testimonianze dei pendolari
I militanti guidati dalla giovane di Imbersago Eleonora Lavelli continuano la loro battaglia al fianco dei viaggiatori lecchesi, meratesi e bergamaschi
"Trenord non ti scusiamo per il ritardo". Uno slogan, quello che dà il nome al progetto di Azione, che dice tutto e che suona decisamente familiare ai pendolari del Meratese e bergamaschi che oggi, lunedì, hanno vissuto l'ennesima giornata nera, alle prese con cancellazioni e ritardi.
Il partito, che in provincia di Lecco è guidato dalla giovane di Imbersago Eleonora Lavelli, è in primissima linea per dare voce a chi vive quotidianamente i problemi nelle stazioni e sui treni.
Nei giorni scorsi proprio Lavelli, insieme agli altri attivisti lecchesi del partito (Alessandro Ratti, responsabile Valle San Martino, Mattia Muzio, responsabile trasporti Azione Lecco e Giuseppe Acquati, referente di Robbiate) ha incontrato i pendolari nelle stazioni di Calolziocorte e Paderno d'Adda per distribuire i volantini dell'iniziativa promossa dal consigliere regionale Massimo Vizzardi e per raccogliere le testimonianze dei pendolari.
Disagi Trenord, le parole raccolte da Azione Lecco
Queste sono alcune testimonianze raccolte dai militanti di Azione durante i loro incontri nelle stazioni del territorio e anche nella giornata di oggi, falcidiata sin dall'alba da cancellazioni e ritardi sulle tratte maggiormente frequentate dai pendolari lecchesi, meratesi e bergamaschi.
Marta, 25 anni, Imbersago
Il 25 marzo hanno cancellato il treno che passa alle 8.01 da Cernusco con conseguente creazione di carro bestiame per il treno delle 8.31. Io per fortuna ho trovato posto in piedi tra i sedili e ho la mascherina, ma siamo tutti stipati nelle carrozze e non si passa né respira.
Carlo, 31 anni, Olgiate
Dopo 2 giorni di scioperi trovare il treno delle 7,03 per Lecco cancellato è davvero sconfortante. Chi come me raggiunge Lecco in tremo per lavoro so trova di fronte ad una situazione sconcertante: scioperi, treni che accumulano fino a 30’ di ritardo (e quindi vengono accorpati), treni delle fasce garantite durante gli scioperi che non vengono effettuati, treni che non partono da Milano per motivazioni disparate, tragitti bloccati a Calolzio per passaggio a livello difettoso. Non si può continuare così. Addirittura una sera il treno partito da Lecco si è fermato a Calolzio per guasto senza bus sostitutivi né treni successivi…
Samuele, 25 anni, Imbersago
Venerdì scorso ho impiegato ben 3 ore e mezza a tornare a casa, tra sciopero della metro e cancellazione dei treni per Lecco, via Carnate. Dopo aver atteso mezz'ora l'arrivo del treno ed dopo 15 minuti a bordo di un treno fermo, ci hanno fatto scendere e prendere un altro treno, anch'esso in ritardo. Lavorare a Milano e vivere in Brianza è diventata un'impresa.
Maurizio, 67 anni, Calco
Da quando prendevo il treno io per andare a Milano al lavoro, anni 80/90, non è cambiato nulla anzi il sistema è peggiorato. L'importante per chi governa è avere l'alta velocità, mentre non ci si preoccupa di chi va a lavorare, producendo reddito e pagando lo stipendio ai vari politici nazionali e regionali.
Michele, 22 anni, Calolziocorte
Da quando sono iniziati i lavori a ponte san Pietro impiego il doppio del tempo a raggiungere l'università di Bergamo. È un disagio importante a cui il Comune di Calolziocorte e Trenord non hanno ancora fatto fronte, con l'inserimento di bus sostitutivi.
Concetta, 50 anni, Paderno D'Adda
I miei figli studiano a Bergamo e ogni mattina mi auguro riescano a raggiungere la città, tra ritardi dei treni, dei bus (strapieni) e disservizi. Sto in pensiero quotidianamente.
Istanze già portate in Regione
Testimonianze che si assomigliano e che assomigliano molto a quanto riferito dalla segretaria lecchese di Azione Eleonora Lavelli il 19 marzo, nella conferenza stampa del consigliere regionale Vizzardi, insieme a tutti segretari provinciali del territorio lombardo presenti. "La Lombardia merita un servizio ferroviario ben più efficiente dell’attuale e Azione non cesserà di fare un’opposizione costruttiva sul tema" aveva affermato Lavelli in quella sede.