Dal Comune un Piano casa per le persone in difficoltà
Abitazioni per 70enni con disabilità ma anche per chi non puà sostenere il costo sempre più elevato degli affitti.
Un Piano casa non solo per chi è indigente, ma anche per coloro che si trovano in una "gray zone" ovvero che hanno uno stipendio ma non si possono permettere di sostenere i costi, sempre più esorbitanti degli affitti. E’ quanto ha presentato oggi, giovedì 14 marzo 2024, in sala consigliare dall’assessore al Welfare Emanuele Manzoni. Al suo fianco il sindaco Mauro Gattinoni e il neoeletto presidente Aler Corrado Zambelli.
La crisi abitativa
"Ci siamo resi conto che in città c’è una crisi abitativa - ha spiegato il primo cittadino e il rialzo dei prezzi crea tensione. Oggi un posto letto per uno studente costa 700 euro, un quadrilocale non meno di 1000/1200 euro al mese, cifre che spesso le famiglie, non sono in grado di sostenere. Per quanto positivo sia il turismo dall’altra parte la forte pressione che ne consegue sta creando un innalzamento dei prezzi. Ecco allora che abbiamo ritenuto necessario pensare ad una politica dell’abitare con un Piano casa che guarda il tema dal punto di vista delle famiglie e delle persone fragili per dare delle risposte ad un fabbisogno sempre più pressante".
300 alloggi Aler sfitti
"In città ci sono 800 alloggi Aler ai quali se ne aggiungono altri 1220 in provincia (più quelli comunali che complessivamente sono 950) - ha aggiunto Zambelli - Fra Lecco, Bergamo e Sondrio abbiamo circa un migliaio di appartamenti sfitti perché inadeguati e bisognosi di un restyling. In provincia sono circa 300, in città un centinaio. L’obiettivo sarebbe quello di affittarli tutti nel giro di pochi anni, ma naturalmente questo è impossibile. L’ideale sarebbe assegnarne almeno 800". E ancora. "Dobbiamo far accelerare l’housing sociale che non può essere accessibile solo per persone che hanno in Isee fino a 3mila euro l’anno. A Bergamo è già stato fatto un bando per chi ha un indicatore fra i 10mila e il 16mila euro ma l’obiettivo è rendere le case accessibili anche a chi ha un Isee fra i 16mila e i 40mila euro in modo che anche quella fascia grigia composta da sanitari, docenti e persone delle Forze dell’ordine possa accedervi. Questo andrebbe anche a creare dei condomini con soggetti eterogenei evitando la ghettizzazione".
Il Piano casa
Ecco allora che l’Amministrazione comunale di Lecco, ha deciso di mettere in campo una serie di iniziative per dare una mano a chi è in difficoltà. "La situazione è sotto gli occhi di tutti - ha spiegato il titolare dell’assessorato al Welfare - I fronti su cui ci siamo mossi sono diversi: in primo luogo vogliamo dare una mano a chi fa fatica a pagare gli affitti. Poi dobbiamo efficientare e aumentare la disponibilità del patrimonio immobiliare pubblico. Infatti il Comune ha a disposizione diverse case ammalorate che vanno ristrutturate per poi essere assegnate. Infine l’intento del nostro Piano casa è quello di consentire alle persone di abitare la comunità. Non basta un tetto, ma bisogna garantire l’accesso ai servizi".
Il sostegno affitti
Per quanto riguarda il sostegno agli affitti l’Amministrazione Gattinoni ha stanziato 120mila euro di fondi propri, destinati agli anziani over 70 con un indice di invalidità superiore al 66%. "In prima battuta ci siano dedicati agli anziani in particolari situazioni di vulnerabilità e alle famiglie monoreddito - ha aggiunto Manzoni - a queste abbiamo destinato 500 euro per ogni nucleo che corrispondono circa ad una mensilità o comunque al pagamento delle spese condominiali che, la cui somma nel caso in cui non vengono pagate, viene ripartita fra gli altri condomini creando non poche tensioni". Il secondo punto del Piano casa riguarda il bando "Verso casa" della Fondazione Cariplo, al quale il Comune ha preso parte ottenendo un finanziamento di 350mila euro. "Questi fondi sono destinati alla sistemazione di quattro appartamenti nel rione di Bonacina. In questo caso gli alloggi sono destinati a nuclei monogenitoriali e donne sole".
Case vecchie e da ristrutturare
Il problema delle case in edilizia pubblica è che molto spesso sono così vecchie e malconce da non poter essere affittate. Per esempio il Il Comune ha 343 appartamenti, 75 dei quali sono sfitti perché bisognosi di restyling. "A partire da quel patrimonio che non è assegnabile ci siamo posti come Amministrazione l’impegno di andare a ridurre il numero di case sfitte per rispondere alle esigenze di quella “fascia grigia” di popolazione cioè chi non ha le caratteristiche per avere accesso all’edilizia residenziale pubblica, perché non indigente, ma non ha mezzi per “resistere” sul mercato privato. Con questo progetto prendiamo un primo gruppo di 13 appartamenti, non inseriti nello stesso contesto, ma sparsi in diversi rioni della città di Lecco, centro, santo Stefano, Germanedo, Bonacina e così via e li inseriamo in un bando al quale potranno intervenire soggetti del terzo settore che li vorranno ristrutturare. La manutenzione stimata è di circa 20mila euro ad appartamento, complessivamente si tratta di 270mila euro. Speriamo possa funzionare per poi introdurlo via via ed andare a recuperare tutte le case comunali".
Interventi per persone fragili
Infine il quarto provvedimento. «Si tratta degli interventi del Pnrr per la grande marginalità. A questo proposito sarà effettuata la riconversione della Casa del custode della scuola primaria di Santo Stefano che ospiterà una decina di persone con disabilità. Inoltre ci sarà il restyling della ex casa “L’orizzonte” in via Legnano dove potranno essere ricavati due di appartamenti destinati sempre a uso sociale. I lavori per l’uno e l’altro intervento dovrebbero essere effettuati nel 2025".