Lecco

Convenzione Scuole Paritarie approvata all'unanimità dal Consiglio

I chiarimenti del sindaco Mauro Gattinoni hanno convinto le opposizioni a mettere una "pietra tombale" su una querelle durata mesi.

Convenzione Scuole Paritarie approvata all'unanimità dal Consiglio
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Convenzione Scuole Paritarie: il Consiglio comunale di Lecco ha infine approvato questa sera, martedì 26 luglio 2022, il rinnovato accordo a disciplina del rapporto tra il Comune e l'Associazione che rappresenta e coordina i quindici asili della città. Un voto unanime a sostegno del sistema che garantisce il servizio educativo  attualmente  fruito dal 70% dei bambini lecchesi dai 3 ai 6 anni.

Convenzione Scuole Paritarie: nove mesi per chiudere la partita

Per arrivare al risultato entro la scadenza della convenzione vigente (31 agosto 2022)  sono occorsi nove mesi di estenuante trattativa, gli ultimi infuocati da una escalation "bellicosa" dentro un dibattito che ha coinvolto, diviso e spesso lasciata interdetta l'opinione pubblica. La contrapposizione è andata in scena anche stasera,  minoranza versus maggioranza, stemperandosi - dopo una  sospensione di cinque minuti - in una serie di dichiarazioni soddisfatte, concilianti e collaborative per il futuro. Risolutivi i chiarimenti arrivati dal sindaco Mauro Gattinoni, sollecitati dall'associazione Scuole Paritarie  dopo la newsletter che sembrava aver compromesso il punto di equilibrio raggiunto e comunicato nella conferenza stampa congiunta dello scorso 15 luglio.

Convenzione: le novità dell'accordo

La convenzione è stata ricapitolata dall'assessore Emanuele Torri, sottolineando gli elementi di novità rispetto a quella in scadenza, ma anche lo spirito di continuità rispetto agli accordi passati. Premessa fondamentale: "Questa Amministrazione riconosce la significativa presenza e l'importante ruolo che le scuole dell'infanzia paritarie rivestono nella nostra città".  Piena condivisione del diritto delle famiglie alla libertà di scelta educativa per i propri figli e riconoscimento dell'Associazione quale interlocutore e del "sistema Lecco" per la definizione delle rette a carico delle famiglie.

L'assessore all'Educazione Emanuele Torri

Convenzione scuole paritarie:  durerà cinque anni

Prima novità la durata della convenzione: non più tre ma cinque anni. "Un elemento su cui molto si è discusso, ma che ha poi trovato tutti concordi. Avere un orizzonte più ampio in cui affrontare le sfide dei prossimi anni è risultato a tutti più utile" ha detto Torri. Nuovo il criterio delle "sezioni nominali" con il quale l'Amministrazione comunale finanzierà le scuole attraverso la loro associazione allo scopo "di contenere le rette":  31 quelle calcolate per il prossimo anno scolastico tenendo conto unicamente dei bambini residenti a Lecco (20 alunni a sezione), per ciascuna delle quali saranno erogati 32.258 euro ogni anno. La cifra  risulta molto semplicemente dalla divisione per 31 del milione di euro di contributo totale. Quest'ultimo viene indicizzato  al tasso di inflazione per cui è probabilmente destinato a sostanziosi incrementi.  Il primo scatto è previsto dall'anno scolastico 2023/24, ma per far fronte  alle difficoltà immediate la convenzione prevede un una tantum. L'entità del quale resta da stabilire.

Altra importante novità riguarda il contributo annuo a sostegno dei bambini con disabilità: "Si parte da 400mila euro di base, cifra corrisposta negli ultimi  ultimi anni - ha premesso Torri -
L' elemento spesso emerso spesso nel confronto con le scuole è il continuo aumento dei bambini con bisogni educativi speciali, perché le certificazioni rilasciate dagli enti competenti sono sempre più numerose. La cifra risulta spesso non sufficiente per coprire la spesa effettive. Di qui il riconoscimento di eventuali spese aggiuntive certificate fino a 450mila euro.

Infine la Commissione paritetica, costituita oltre che dalla presidente dell'Associazione scuole Paritarie Angela Fortino, tra tre membri individuati dalla stessa Associazione e da tre consiglieri comunali, di cui uno in rappresentanza delle minoranze. "Si vuole riconoscere un ruolo più significativo alla Commissione"  ha detto Torri.  Comunicare e discutere le parole del nuovo ordine: I temi non mancano: dalla consistenza del numero delle sezioni reali, al servizio di assistenza educativa agli alunni Bes, alla definizione delle rette e degli eventuali servizi aggiuntivi quali il Centro estivo realizzato in estate dalle scuole paritarie.

La questione dell'una tantum e del contenimento delle rette

A fonte della convenzione illustrata dall'assessore Torri, due le questioni ritenute "in sospeso" dall'Associazione scuole dell'infanzia paritarie di Lecco, con una richiesti di chiarimenti ufficialmente ribadita al sindaco in una lettera che è stata recapitata anche a tutti i consiglieri poco prima del consesso di questa sera. In primis la mancata quantificazione, nero su bianco, nella bozza di accordo in approvazione, dell'una tantum. L'avere certezza di questo introito extra è stato posto dall'Associazione come condizione "sine qua non" per la firma dell'accordo bilaterale che dovrà seguire all'approvazione del Consiglio comunale.  L'altro chiarimento riguardava l'informazione trasmessa dalla newsletter del sindaco, secondo l'Associazione equivoca e scorretta nella misura in cui lasciava intendere che l'effetto della nuova convenzione, in virtù delle maggiori risorse erogate dal Comune, fosse quello di abbassare le rette dal prossimo anno scolastico, mentre al massimo ne impedirà l'aumento.

I chiarimenti e le rassicurazioni di Gattinoni

Il sindaco Mauro Gattinoni

Dal sindaco Mauro Gattinoni  è arrivata una puntuale rassicurazione, non scevra di puntini sulle i. "La convezione e lì e dentro ci sono tutte le risposte - ha premesso il primo cittadino - Il suo scopo è il sostegno al sistema educativo. Le rette sono decise dall'Associazione, il contributo comunale ha scopo di contenerne l'importo a beneficio delle famiglie lecchesi. La newsletter intendeva dire  questo, con però una sintesi eccessiva per cui sembrava quasi che le rette si riducessero a zero. In realtà in esse è già scontato il contributo del Comune, e con ogni risorsa che le scuole riescono a intercettare si migliora la qualità del servizio o si cerca di abbassare le rette". Per quanto riguarda l'una tantum: "Non è oggetto di una trattativa fuori sacco, ma trova specchiata dichiarazione nella clausola prevista nero su bianco. L'Associazione ha facoltà di richiederlo per il primo anno, entro e non oltre il 30 giugno 2023, motivando e argomentandone ragioni e obiettivi. L'Amministrazione comunale si impegna a tenere conto di questa eventuale richiesta entro i limiti di sostenibilità delle condizioni finanziarie dell'ente. Nella convenzione non poteva essere scritta una cifra, perché  in questo caso avremmo dovuto fissarla come impegno di spesa nel bilancio".

Non solo la convenzione con le Paritarie a sostegno della Comunità educante

Gattinoni ha voluto aggiungere un'ultima considerazione: "L'attenzione di questa Amministrazione al sistema educativo della città non si esaurisce con questa convenzione. Ad essa si deve aggiungere la convenzione gemella per gli asili nido, che prevede  100mila euro all'anno, i 300mila euro erogato per pullman gratis, il post scuola per 80mila euro anno, il finanziamento alle associazioni sportive durante Covid,  lo sportello di assistenza psicologica per gli adolescenti. Tutti impegni a sostegno della "comunità educante" che stiamo costruendo".

Le conclusioni dell'opposizione

Come detto la seduta di Consiglio, dopo un ampio dibattito in cui non sono mancati reciproci  strali  tra maggioranza  e minoranza, è stata sospesa per circa cinque minuti su richiesta di Filippo Boscagli (Lecco Ideale). Rientrati in aula, i consiglieri dell'opposizione si sono detti uno dopo l'altro favorevoli all'approvazione della convenzione.  

A partire da Boscagli: "Ho sempre ritenuto e detto che questa convenzione è un bene per la nostra città e uno strumento necessario.  Per quanto mi riguarda stasera ho avuto le garanzie che mancavano e voterò a favore. Auspico che i prossimi cinque anni non trascorrano senza che vi sia una lavoro serio e ricco di contenuti nelle competenti commissioni, mirato alla valorizzazione delle opere educative, in un dialogo continuo per arrivare alle soluzioni migliori".

"Mettiamo una pietra tombale su questa discussione" ha esordito Corrado Valsecchi di Appello. "Ristabiliamo rapporti corretti con l'Associazione e i presidenti delle scuole paritarie, con una società educante che non arriva da questa Amministrazione, ma da decenni di esperienza e non ha bisogno di insegnamenti, ma di essere assecondata,  favorita e promossa nella sua attività.  Chiarito l'equivoco della newsletter.  Mandi questa lettera che va  a chiarire bene la questione dell'una tantum e a definire in via orientativa quello che può essere l'importo".

Per Giacomo Zamperini  (Fratelli d'Italia) "rimangono perplessità, quanto meno sul metodo con cui si è arrivati a questa convenzione".  "Ma chi sono io per trovare motivi ostativi? - ha aggiunto -  Mi sentirei in imbarazzo se l'Associazione è convinta". Associazione che ora, stante l'approvazione da parte del Consiglio comunale e i chiarimenti avuti dal sindaco, dovrebbe procedere alla firma bilaterale della convenzione. "Mi permetto di aggiungere che se ciò non avvenisse, a settembre venga convocato un Consiglio in extremis per trovare una soluzione" ha chiosato Zamperini.

Stefano Parolari (Lega) non ha rinunciato aa una frecciatina sparata alla sinistra, definendo la nuova convenzione  "la caporetto anghileriana". "Questo sistema educativo è stato creato dalla nostra città.  C'è una riflessione da fare, a fonte delle proiezioni statistiche sul futuro  e del dato ineluttabile della denatalità. Ci sono  scelte che dobbiamo impegnarci a fare, decidere se in futuro parametrare in contributo sugli alunni o sulle sezioni".

Emilio Minuzzo (Lecco Merita di più), al netto di interpretazioni errate e chiarimenti avuti, ha espresso la propria contrarietà al concetto di  "Comunità educante":  "Dà un'idea oppressiva". "Ma guardiamo alla sostanza: questa convenzione è migliorativa, anche in termini della semplificazione che introduce".

Anghileri: "Tra cinque anni non avremo più venti scuole dell'infanzia"

Matteo Ripamonti (Fattore Lecco), Nicolò Paindellì  (Pd) si sono limitati a ribadire un giudizio positivo  rispetto al grande lavoro compiuto per arrivare alla convenzione. Paolo Galli (Ambientalmente) si è detto "fiducioso che da oggi si parta con tutte le commissioni competenti a monitorare l'andamento della situazione, con la volontà di andare avanti". "Il lavoro inizia oggi, non dimentichiamolo. Dobbiamo lavorare in sinergia per fa sì che si migliori servizio e si risolvano problemi che ci saranno n futuro".

Dulcis in fundo Alberto Anghileri (Sinistra), contento "che alla fine anche da parte delle opposizioni  si riconosca il frutto positivo del lavoro svolto". E tuttavia resta una realtà, minata dal dato incontrovertibile della denatalità, con cui fare i conti: "Tra cinque anni non avremo più venti scuole dell'infanzia, i numeri sono chiarissimi.  Bisogna decidere la geografia futura. Chi sarà  al nostro posto allora dovrà decidere". 

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