Convegno con un team multidisciplinare per la chirurgia bariatrica mini-invasiva
In occasione del World Obesity Day, celebrato in tutto il monto il 4 marzo, l’ASST di Lecco ha organizzato questa mattina un convegno rivolto a Medici di Medicina Generale, medici specialisti e infermieri e aperto anche alla cittadinanza.
In occasione del World Obesity Day, celebrato in tutto il monto il 4 marzo, l’ASST di Lecco ha organizzato questa mattina il convegno “Un team multidisciplinare per la chirurgia bariatrica mini-invasiva” rivolto a Medici di Medicina Generale, medici specialisti e infermieri e aperto anche alla cittadinanza. L'incontro si è tenuto nell'auditorium Giusy Spezzaferri nel Municipio di Merate.
Chirurgia bariatrica mini-invasiva
La chirurgia della grande obesità è ormai divenuta di alta professionalità ed è eseguita con tecniche mininvasive ed è praticata esclusivamente in centri altamente specializzati con una presa in carico del paziente a livello multidisciplinare. Esistono in Lombardia alcuni centri con questi requisiti, la cui attività è controllata e monitorata costantemente dalla Società Italiana di Chirurgia Bariatrica (S.I.C.O.B.) che conferisce ai centri stessi l’accreditamento in base all’attività svolta. Proprio nel corso della pandemia da Covid-19, l’Ospedale “San Leopoldo Mandic” di Merate è stato accreditato come unico centro operante nella provincia di Lecco.
"Nel nostro Paese le persone affette da obesità patologica sono circa 6.000.000, il dieci per cento della popolazione e nella nostra Regione la percentuale è sovrapponibile. Per questo motivo Regione Lombardia ha approvato la mozione 499 del 2/3/2021 concernente “il ruolo della chirurgia bariatrica nel modello Lombardia per la lotta ai disturbi alimentari”. Sono molto lieto che la divisione di Chirurgia di Merate, diretta da Andrea Costanzi, sia stata accreditata come unico centro di riferimento per questa patologia nella provincia di Lecco” ha commentato il Dg Paolo Favini.
"Nel caso di obesità grave, quando è necessario un calo ponderale superiore ai 40 chilogrammi, la dieta, l’esercizio fisico, la psicoterapia e i farmaci non bastano: l’unica soluzione efficace, secondo numerosi lavori scientifici internazionali, è la chirurgia bariatrica, che si occupa di interventi che permettono una riduzione efficace del grave eccesso di peso e che la mantengono costante nel tempo. In Italia c’è ancora scarsa consapevolezza di come il bisturi possa rappresentare, in caso di obesità grave, l’unica arma in grado di allungare la vita, ridurre le comorbilità associate e assicurare una cura definitiva nel 60-80 per cento dei casi. Va ricordato, inoltre, il gravissimo danno economico che la grande obesità determina sia in costi diretti che indiretti; basti pensare al costo dei farmaci per la cura del diabete mellito di tipo II e dei disturbi cardiocircolatori che un paziente obeso utilizza nel corso della propria vita” ha aggiunto Andrea Costanzi, Direttore Chirurgia Generale Ospedale “San Leopoldo Mandic” Merate.
All'incontro erano presenti numerosi specialisti provenienti da Merate, Lecco ( Mandello), Milano e Trento.