Dibattito

"Vogliono la Comunità Educante, ma trattano le Scuole Paritarie come uno zerbino"

Polemico intervento del consigliere Corrado Valsecchi di Appello per Lecco.

"Vogliono la Comunità Educante, ma trattano le Scuole Paritarie come uno zerbino"
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"Vogliono la Comunità Educante, ma trattano le Scuole Paritarie alla stregua di uno zerbino". Il rinnovo della convenzione tra Comune di Lecco e i quindici asili paritari della città si conferma   tema caldo. E pomo della discordia nel prossimo dibattito consigliare.  Dopo il centrodestra consigliare,  e il comunicato diramato dalla maggioranza di Centrosinistra, anche il rappresentante  della civica Appello per Lecco, Corrado Valsecchi, interviene duramente contro la Giunta Gattinoni.

Valsecchi: "Ma quale Comunità educante?

"Un comunicato imbarazzante a firma della maggioranza che regge le sorti di Lecco e alla quale sarebbe bene staccare la spina prima che combini disastri. Vogliono la Comunità Educante ma trattano le Scuole Paritarie alla stregua di uno zerbino".  L'esordio tutt'altro che conciliante dell'ex assessore (nella giunta di Virginio Brivio). "'Vi diamo i soldi ma dovete essere coerenti con le nostre linee di mandato!' Cosa vuole dire? 'Vi diamo un contributo ma dovete allinearvi'. Alla faccia dell'autonomia e del diritto didattico sul quale le scuole paritarie vengono talvolta premiate rispetto alle statali" attacca Valsecchi.

La "marchetta" dei diari scolastici

"Le scuole paritarie fanno risparmiare 5 miliardi di euro allo Stato, se domani fallissero, i contribuenti anziché poco più di 1.000 euro, ad alunno avrebbero un esborso di oltre 7.000 euro. Molte Scuole Paritarie stanno pensando di chiudere, alcune in Italia lo hanno già fatto, caricando il sistema pubblico di oneri imprevisti. Vogliamo questo?" prosegue Valsecchi. Puntando il dito contro un'iniziativa lanciate nei giorni scorsi dalla Giunta Gattinoni: "La maggioranza è impegnata nel perseguimento marchettaro di distribuire i diari scolastici gratis agli alunni (non c'è nulla di più personale e personalizzato di un diario scolastico e vogliono togliere agli alunni anche questa occasione di scelta). Tra le 'marchette' che potevano scegliere hanno scelto la peggiore".

"La maggioranza segue un ordine di scuderia"

"Nel frattempo non ritengono di dover negoziare nulla con delle scuole paritarie che rappresentano il 70% dell'intera offerta formativa: nemmeno un euro! A fronte si di una diminuzione degli alunni, ma di un aumento sostanziale delle spese generali e con molte famiglie che non riescono a pagare la retta. Nella maggioranza ci sono consiglieri che hanno fatto i Presidenti di scuole paritarie e oggi rinnegano se stessi, consiglieri che lavorano nelle scuole paritarie che fanno finta di nulla pur di salvare una Giunta e una maggioranza lacerata al proprio interno, ma con un ordine di scuderia che francamente non so fino a quando potrà reggere".

"Cambio di passo c'è stato ma è menzognero!"

"Si scrive Maggioranza si legge Giunta! Oggi tutti allineati con i loro 'mal di pancia', contro molte famiglie che li hanno votati sperando in un cambio di passo che giorno, dopo giorno, sembra essere quello del gambero. Portano avanti potenziali investimenti da 40 milioni per un Comune che non era nel loro programma e abiurano a quanto garantito davanti ad una platea di rappresentanti delle Scuole Paritarie durante la campagna elettorale. Il cambio di passo c'è stato ma è menzognero! Mi auguro solo che nessuna scuola paritaria debba chiudere i battenti o mortificare la sua offerta formativa per le velleità di questa Giunta e che tanto la scuola statale quanto le scuole paritarie (che non sono quelle Private come pensa qualcuno) possano a Lecco continuare ad essere libere ed autonome di programmare, gestire e pianificare l'educazione e la didattica come hanno sempre fatto senza imposizioni bolsceviche di seguire le priorità delle linee di mandato di una amministrazione che evidentemente non riconosce nemmeno l'autorità del Provveditorato agli Studi!". Firmato Corrado Valsecchi capogruppo consiliare di appello per Lecco.

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