inaugurazione

Clinica San Martino, eccellenza accessibile

Il gruppo, nato nel 2013 e presente in due province con quattro sedi, ha inaugurato i nuovi spazi della sede centrale dedicati al paziente

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"Per il nostro gruppo questa serata è un momento importante e molto speciale che segna la fine di un percorso e l’inizio di un nuovo e ambizioso capitolo volto agli sviluppi futuri. Oggi inauguriamo l’ultimo lotto della struttura e i dieci anni dall’inizio dell’attività di questo progetto, che si basa su una caratteristica particolare, quella di avere fin dagli inizi una mission e una vision molto chiare sul cosa voler essere e cosa voler diventare" Il dottor Alberto Pedretti, direttore generale di Clinica San Martino, ha aperto con queste parole la cerimonia di inaugurazione dei nuovi spazi dedicati al paziente, nella serata di giovedì 23 novembre.

Il video della serata d'inaugurazione

Clinica San Martino: la storia

"Mi sembra giusto dedicare due cenni alla storia del progetto che forse è una parte non nota a tutti ma che merita di essere raccontata - ha aggiunto - Oggi si conclude l’ultima fase di un progetto che parte da molto più lontano, dalla fine degli Anni Novanta e dall’idea di un medico, cioè mio padre, il dottor Giorgio Pedretti. A inizio Duemila qui esisteva Cascina Paradiso, un edificio diroccato e abbandonato da tempo. Nel lontano 1999 decide di acquistare il terreno e dopo un lungo iter, nel 2013, apre la sua attività odontoiatrica e maxillofacciale. Dopo un paio di anni di attività monospecialistica, subentra la necessità di avviare una progettualità più importante in una struttura così ampia e nel 2016 decido di farmi carico della direzione generale. Da quel momento, abbiamo cercato di dare una visione e una missione molto più ampia a questo progetto ed è nata l’organizzazione che conoscete oggi".

Il dottor Giorgio Pedretti con la moglie Simonetta Schiappadini e, al centro, il figlio Alberto Pedretti, direttore generale di CSM

Gli obiettivi di Clinica San Martino

Si basano su una ricetta semplice: essere un’eccellenza accessibile a tutti focalizzandosi sul paziente e il coinvolgimento dei professionisti che li curano, personale sanitario e amministrativo compreso.

"Il paziente per un’azienda che fa sanità, che si occupa di salute nel suo insieme, rappresenta la massima espressione del suo operato - ha spiegato - E siccome da anni si parla di aziende sanitarie allora dobbiamo anche parlare del valore che generano che è esclusivamente la produzione di salute. Tutelare il paziente vuole dire garantirgli accesso alle cure, non farlo aspettare, assicurare la qualità delle prestazioni e preoccuparsi sempre che venga assistito prima come persona in un momento difficile oltre che come paziente nel vero senso della malattia più o meno grave. Non può esistere azienda sanitaria che non abbia al centro del suo operato la salute e la soddisfazione dei propri pazienti e su questo punto abbiamo cercato di sviluppare ogni nostro servizio. Come tutte le società, ma a maggior ragione nelle aziende sanitarie, le strutture devono sicuramente essere belle, accoglienti, tecnologicamente avanzate, ma queste strutture senza le persone non rappresentano alcun valore... La qualità erogata ai nostri assistiti dipende quasi esclusivamente dalle persone che li curano, per questo sono importanti, fondamentali. Ed è importante che la vorino bene e si sentano parte di una squadra per poter sempre esprimere il massimo nei confronti del paziente. Da lì ci siamo imposti il dovere di scegliere solo medici di grande valore non solo professionale ma soprattutto umano. Credo fermamente che mantenendo saldi questi due principi si possa garantire la tutela della salute nella sua massima espressione, che nella nostra realtà sta dando già oggi grossi risultati e continuerà in futuro a garantire tutte le risposte di assistenza sanitaria richieste dal territorio".

L'importanza della famiglia

Pedretti ha concluso con un sentito ringraziamento a due persone per lui molto speciali:

"Sono i miei genitori che mi hanno lasciato carta bianca a 24 anni, non si sa ancora se in un momento di lucidità o totale follia, ma per il momento siamo ancora qui"

E i risultati danno ragione ha questa scelta tanto coraggiosa quanto lucida.

All’evento inaugurale sono intervenute quasi 200 persone tra dipendenti, collaboratori, istituzioni, imprenditori e pazienti. Tra loro anche il sindaco di Malgrate, Flavio Polano, il vice presidente della Provincia, Mattia Micheli, il sottosegretario all’Autonomia di Regione Lombardia, Mauro Piazza, e il prevosto di Lecco, monsignor Davide Milani, che ha benedetto al struttura.

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