Celebrato l'anniversario della Battaglia di Nikolajewka con il pensiero alla Palestina
Anche la sezione Lario Orientale dell'Anpi ha partecipato alle celebrazioni in vicinanza alle donne ed agli uomini dell’Associazione Nazionale Alpini per ricordare il tragico epilogo della guerra d’invasione della Russia condotta dai nazifascisti
"Non una battaglia per la vittoria, ma una battaglia per la vita". E' stato celebrato nella mattinata di oggi, domenica 4 febbraio 2024, l'81esimo anniversario della battaglia di Nikolajewka on una celebrazione in memoria dei Caduti della Seconda guerra mondiale.
Celebrato l'anniversario della Battaglia di Nikolajewka con il pensiero alla Palestina
La Battaglia di Nikolaevka è stata combattuta il 26 gennaio 1943. Fu un feroce scontro tra le forze italo-tedesche dell'e le truppe sovietiche. Ci fu da parte dei sovietici un attacco molto consistente che portò ad un caotico ripiegamento nella parte meridionale del fronte orientale e costituì la fase cruciale e risolutiva della ritirata, determinando l'annientamento delle truppe italiane, decimate da morti, feriti e prigionieri, con una minima parte in grado di uscire dalla sacca.
Le cerimonie sono iniziate alle 9.30 con l’ammassamento in piazza Roma e l’alzabandiera in piazza 5° Alpini. Wuindi alle 10.30 la Messa in suffragio ai Caduti celebrata dal cardinale mons. Francesco Coccopalmerio, presidente emerito del Pontificio consiglio per i testi legislativi. La messa è stata e accompagnata dal coro “Musica Viva”. Al termine della funzione si è svolta la tradizionale sfilata in città culminata con la deposizione delle corone al monumento ai Caduti e gli interventi delle autorità.
Anche la sezione Lario Orientale dell'Anpi ha partecipato alle celebrazioni in vicinanza alle donne ed agli uomini dell’Associazione Nazionale Alpini per ricordare il tragico epilogo della guerra d’invasione della Russia condotta dai nazifascisti "e pagata a caro prezzo anche dai nostri alpini, mandati allo sbaraglio da una delirante pretesa di imperialismo e che con quella battaglia “tornarono a baita”, come ricordato dall’amico Foschini, Presidente della sezione Ana Alto Lario" sottolinea il presidente Roberto Citterio. "Ma moltissimi alpini, ritornati a casa ad esito della sanguinosa battaglia di Nikolajewka, hanno dato vita alle prime formazioni partigiane. Nei nostri territori, si è trattato soprattutto di alpini, con personaggi di primo piano quali Umberto Osio e Giovanni Battista Todeschini, Piero Magni, Mario Cerati, Galdino Pini, Alberto Varusio, Leopoldo Scalcini ‘Mina’ e altri alpini presenti nelle formazioni partigiane lecchesi.
Come ricordato dagli oratori, questo 81° cade mentre in quelle terre, come i Palestina ed in altre centinaia di stati, è in atto una terza guerra mondiale a pezzi. " Nel ribadire il diritto di tutti i popoli alla difesa anche in armi della propria sovranità, come Anpi ribadiamo che la pace è la condizione essenziale perché tutti i viventi, umani e non umani, possano vivere e, ancor più, perché esistano democrazia, giustizia ambientale e sociale, diritti umani e civili - aggiunge citterio - La guerra per sua natura nega queste condizioni. E, necessariamente, se vogliamo la pace, dobbiamo voler dialogare con i nostri nemici e, come ricordato dal rappresentante nazionale Ana, gli alpini vogliono la pace, come scritto in una specifica lettera di alcuni premi Nobel per la pace. Grazie alle persone che hanno parlato a questa manifestazione, ricordando, con diversi accenti, questi concetti. Grazie a chi lotta ogni giorno per la pace!"
Colico ricorda questo anivrsraio anche dal punto di vista iconografico. Fino a questa sera infatti è aperta al pubblico la mostra “La Campagna di Russia – Il Valore Della Memoria” allestita l’Auditorium M. Ghisla, in via Alle Torri a Colico.