Una serata per celebrare gli studenti meritevoli, i talenti sportivi e i cittadini che sono anche anime portanti del volontariato: si è svolta in Auditorium Golfari a Galbiate martedì 9 dicembre 2025 alle 21 la consegna di attestati di merito ai cittadini galbiatesi che si sono distinti all’interno della comunità, a cura dell’Amministrazione comunale.

Celebrata la serata del volontariato e dello sport: attestati ai cittadini più meritevoli
Alle 18 il sindaco Piergiovanni Montanelli e gli assessori hanno accolto gli studenti che nello scorso anno scolastico si sono diplomati alle medie e alle superiori con le migliori votazioni. Poi, ci si è ritrovati alle 21 sempre in auditorium per la consegna degli altri attestati. I cittadini ritenuti meritevoli per il loro impegno nel volontariato sono stati lo storico ex presidente della Croce Rossa di Galbiate, nonché componente della Banda per oltre 60 anni, Giuseppe Spreafico, che tuttora continua a dare una mano al sodalizio organizzando i turni dei volontari; poi è stata la volta di Giuseppina Sacchi, per tutti “Pinuccia”, che non fa mai mancare il suo apporto in cucina in occasione di tutte le feste delle associazioni galbiatesi; e infine sono stati chiamati anche i volontari del Circolo Arci Libertà di Galbiate che nel corso dell’anno ha compiuto gli 80 anni di fondazione. Infine, in base a un regolamento approvato di recente dal Comune, l’assessore Esmeralda Geraci ha spiegato che alcuni cittadini, nonché associazioni, o gruppi di amici, possono proporre al Comune dei piccoli progetti, lavori di manutenzione o simili per dare una mano alla propria comunità e al contempo celebrare qualche particolare ricorrenza: questo è l’esempio della Leva del 1965 che ha deciso di restaurare la scritta “Bartesate” sulla parete all’inizio della frazione; e del gruppo di amici di “Mao”, Maurizio Spreafico, capitanati da Alberto Negri, che hanno deciso di realizzare un murale in suo ricordo sul serbatoio d’acqua il località Fornace contribuendo così a riportare decoro sulla struttura.
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Giuseppe Spreafico
Giuseppina Sacchi "Pinuccia"
Alcuni componenti della classe 1965
Alberto Tentori
I riconoscimenti per i meriti sportivi
Nel momento clou della serata, l’assessore allo Sport Mario Di Giugno ha aggiornato i presenti su alcune novità importanti che hanno caratterizzato il 2025 in tema di sport: la fusione delle società calcistiche ASD Galbiate 1974 e GS Sala al Barro per formare una nuova società, la Asd Sala Galbiate 1974; il primo Trofeo Sala Galbiate di pattinaggio che a settembre ha richiamato oltre 500 atleti grazie alla Società Sportiva del Sala Galbiate 1974; e infine l’annuncio che a febbraio inizieranno i lavori per lo Skate Park al centro sportivo, grazie al gruppo di giovani Vibes, che tuttavia necessitano ancora della generosità dei galbiatesi per raggiungere la cifra necessaria a completare il progetto. Poi, sono stati chiamati a ritirare una pergamena i rappresentanti della Bocciofila Libertà per il 55esimo anno di fondazione, e del Gruppo Podistico Libertà che ha celebrato i 45 anni di attività.


Poi è stato il momento della premiazione vera e propria dei talenti sportivi: la giovanissima pattinatrice Naike Colombo per i suoi importanti risultati nelle competizioni regionali; la campionessa regionale di Karate San Ku Kai Maddalena Limonta (premiata direttamente dal papà, l’assessore Franco Limonta); la pallavolista Giulia Spreafico come riconoscimento per la sua importante carriera nel professionismo e il ritorno alla sua primissima squadra, proprio a Galbiate; il runner e volontario impegnato in tante associazioni Ferdinando Cesana che ha girato il mondo e in 30 anni ha corso 137 maratone, corso in montagna e in strada, con un compito particolare, cioè “fare il passo” e accompagnare i runner a chiudere le gare e arrivare fino in fondo, tenendo un tempo e un passo costante dettati proprio dallo stesso Ferdinando. A concludere le premiazioni, due riconoscimenti nel mondo dell’alpinismo. Uno al chiodatore Delfino Formenti che da oltre 40 anni si occupa della manutenzione dei “tiri”, ossia assicurarsi che le vie per l’arrampicata in montagna siano sicure e ben mantenute, sostituendo i moschettoni per esempio: un lavoro durissimo, che lo costringe a portare con sé attrezzi e peso in più, ma che è indispensabile per far sì che questo sport sia svolto in sicurezza. Un lungo applauso ha accompagnato il suo intervento e la spiegazione della sua attività, sottolineata anche dall’ultimo premiato: Marco Gianola, impegnato in giro per il mondo nell’alpinismo estremo. Anche per lui, la passione è il vero motore che lo spinge a misurarsi con se stesso e con la montagna in imprese incredibili: ha percorso 600 vie lunghe in tutto il mondo; 200 vie di ghiaccio e misto (le sue preferite); aperto una 20ina di vie nelle Alpi e in Alaska; scalato la “Sfinge” in Perù (oltre 5.000 metri di altezza) e il Cerro Torre in Patagonia. Le imprese però non finiscono qui perché, come spiega Gianola: “nonostante si conoscano i rischi di uno sport come questo, ciò che la montagna ti regala è qualcosa di incommensurabile. Può toglierti tutto, anche la vita; ma quando invece dà, non c’è nulla di paragonabile al mondo”.
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Naike Colombo
Maddalena Limonta
Ferdinando Cesana
Delfino Formenti
Marco Gianola