Sanità

Carenza di medici di base: Ats attiva gli Ambulatori territoriali

A fine anno 57.677 cittadini senza dottore

Carenza di medici di base: Ats attiva gli  Ambulatori territoriali
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Ambulatori medici territoriali (Amt) che si configurano come un servizio di Continuità assistenziale (ex guardia medica) diurna evoluto, con assegnazione di specifica equipe di medici. E' quanto è stato istituito da Ats Brianza per  far fronte  alla ormai cronica carenza di medici di base nelle province di Lecco e Monza e Brianza.

Carenza di medici di base: Ats attiva gli Ambulatori territoriali

Secondo le stime compiute dall'Agenzia di tutela della salute rese note oggi,   mercoledì 23 novembre 2022, A   fine anno saranno 57.677 i cittadini senza medico di base nel territorio dell'Ats Brianza,

 

L'Ambulatorio medico temporaneo garantisce in sostanza agli assistiti una continuità di servizio nel periodo che intercorre tra la cessazione del medico di medicina generale e l'assegnazione del successivo.

Una situazione che non migliorerà a breve

Purtroppo la carenza dei medici, come hanno sottolineato il direttore generale di Ats Brianza Carmelo Scarcella e il direttore sanitario Maurizio Panciroli non avrà vita breve. Tant'è che la presenza di medici con incarico temporaneo è ormai diffusa sul territorio e, nonostante l'inserimento degli specializzandi, ci sono ancora ambiti carenti.

Oltre agli Ambulatori medici territoriali per migliorare una situazione che resterà carente ancora a lungo  si punterà ad incrementare le forme associate fra medici di medicina generale, che sempre più spesso tendono a lavorare assieme per poter contare più agevolmente  su infermieri e figure amministrative.

"Lavorare insieme - ha sottolineato il direttore generale di Ats - significa gestire un servizio migliore. Se il medico oggi lavora da solo è oberato di incombenze, come ad esempio il monitoraggio del paziente cronico, che può invece  essere a carico dell'infermiere. Con il personale amministrativo e l'infermiere il medico avrà modo di dedicarsi di più al paziente".

Un lavoro che potrà essere svolto all'interno delle Case di comunità, che dal prossimo mese di gennaio (in parte è già stato fatto) spalancheranno le porte ai medici di medicina generale e a quelli di continuità assistenziale, oltre che ad altre figure professionali.

Resta indubbio che la carenza dei medici c'è e ci sarà ancora a lungo e per i cittadini non è e non sarà facile abituarsi al fatto di non avere un medico di riferimento perché negli Amt, gli Ambulatori medici temporanei, c'è e ci sarà un turnover di sanitari.

 

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