Campane a festa per il benvenuto a don Bortolo: "Costruiamo una Chiesa fatta da tante storie"
L'augurio del sindaco al sacerdote: "Mantenere e custodire nel tuo cuore la libertà dei servi"
Campane a festa dalla cima del Matitone nel pomeriggio di oggi, domenica 6 ottobre 2024, festa della Madonna del Rosario, per l'ingresso solenne del nuovo parroco della Basilica di San Nicolò e dell'unità pastorale Madonna del Rosario di Lecco, don Bortolo Uberti.
Campane a festa per il benvenuto a don Bortolo: "Costruiamo una Chiesa fatta da tante storie"
La celebrazione ha avuto inizio con la preghiera di affidamento nel santuario della Beata Vergine della Vittoria, presieduta dal nuovo parroco insieme ai sacerdoti della comunità e al Consiglio pastorale. Dopo la celebrazione è seguita la processione, che si è incamminata attraverso via Roma in piazza 20 settembre, dove don Bortolo è stato accolto dai ragazzi dell'oratorio e dalle autorità civili; presenti i sindaci di Lecco Mauro Gattinoni, di Pescate Dante De Capitani, di Olginate Marco Passoni, la vicesindaco di Valmadrera Raffaella Brioni e i sindaci di Malgrate, Michele Peccati, e di Civate, Angelo Isella. Presenti anche la viceprefetto Paola Cavalcanti e il sottosegretario all'Autonomia di Regione Lombardia Mauro Piazza.
"Caro don Bortolo, a te, un caloroso benvenuto a Lecco, la tua nuova città - il saluto del primo cittadino - Una città le cui strade, i cui palazzi, le cui piazze ti verranno via via più famigliari, così come hai iniziato ad entrare nelle storie delle persone che stai incontrando, nomi e volti con cui intrecciare nuove relazioni che per te, e anche grazie a te, saranno sempre più intense". Il primo cittadino, su invito del sacerdote, ha quindi descritto le caratteristiche della città manzoniana, una città "dinamica", "turistica", "ricca", non solo a livello industriale: "Lecco è ricca di associazioni di volontariato, dallo sport alla cultura, dall’assistenza al welfare, dall’arte alla cura, e l’elenco sarebbe davvero lunghissimo e le migliaia di persone e famiglie coinvolte arriverebbero davvero a coprire la grandissima parte della nostra cittadinanza", sottolinea il sindaco Gattinoni.
Il primo cittadino ha infine terminato: "Concludo, caro don Bortolo, dicendo una cosa che non mi compete strettamente, come sindaco, ma di cui sono personalmente convinto, per storia personale, e per testimonianza a mia volta ricevuta da altri prima di me e da tante persone delle nostre comunità, alcune oggi in questa piazza: per me questa città, la nostra amata città di Lecco, è anche ricca, anzi, ricchissima di fede! Le testimonianze vive nella nostra comunità rendono attuale e fecondo il messaggio di perdono del Beato Serafino, di testimonianza evangelica del Beato Giovanni Mazzucconi, di servizio agli ultimi del Beato don Luigi Monza o della beata Suor Lucia Ripamonti. Ecco, la fede sa trovare tante strade in cui portare frutto, fossero anche silenziose o nascoste ai più. Per questo, don Bortolo, mentre ti appresti oggi a rivestire ufficialmente l’incarico di prevosto di Lecco, ti rivolgo un augurio sincero, quello di mantenere e di custodire, nel tuo cuore, la libertà dei servi! E che agendo con animo libero e generoso tu possa gustare la gioia di questo servizio. Benvenuto, don Bortolo, nella tua nuova città!".
Il sacerdote, accompagnato dalle note del Corpo musicale di Lecco, ha fatto il suo ingresso in basilica, già stracolma di fedeli, dove si è svolta la solenne concelebrazione con la piena assunzione da parte del sacerdote degli impegni ministeriali e pastorali in qualità di nuovo parroco. La celebrazione è stata animata dalla Corale parrocchiale e dal coro Shekinah della Diocesi di Milano. Alla funzione religiosa hanno partecipato tutti i sacerdoti dell'unità pastorale Madonna del Rosario: padre Angelo Cupini, don Cristiano Mauri, don Marco Della Corna, don Massimo Berera, don Giuseppe Brivio, don Ottavio Villa e don Andrea Lotterio. Presenti alla celebrazione anche i Cavalieri del Santo Sepolcro. Nel corso della celebrazione il delegato dell'arcivescovo Mario Delpini ha letto al nuovo prevosto le domande di accettazione del suo nuovo ruolo.
"Abbiamo percorso insieme, simbolicamente, alcune vie della nostra città, e nel tragitto mi ha accompagnato l'immagina evangelica della vigna - le parole di don Bortolo - Nella Sacra Scrittura la vigna rappresenta il popolo di Dio, la sua Chiesa, ed è un'immagine che parla questa sera alla comunità lecchese. La bellezza di una comunità passa dal prender coscienza che in quella vigna c'è tanta gente: qualcuno è lì fin dall'alba, altri sono arrivati dopo e altri ancora addirittura all'ultima ora, poco prima dell'imbrunire, e tra questi mi ci metto anch'io. Quel terreno darà frutto se lavoreranno insieme. E' un'immagine vera della chiesa che vogliamo costruire: una chiesa fatta dalle storie, anche diverse tra loro, e dalle collaborazioni di tanti, da una rete di legami e di condivisione, dall'accoglienza ospitale e dalla corresponsabilità concreta". Alla fine della celebrazione don Bortolo ha ringraziato tutti i presenti, autorità, sacerdoti e fedeli, oltre alla sua famiglia.
Mario Stojanovic
Le foto dell'ingresso di don Bortolo in città e della celebrazione: