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Calolzio, inaugurata sabato la mostra "Ecce Homo"

La mostra rimarrà aperta sino a domenica 24 aprile, dalle 9 alle 17.30, con ingresso libero.

Calolzio, inaugurata sabato la mostra "Ecce Homo"
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E' stata inaugurata sabato 2 aprile 2022 la mostra "Ecce Homo", all’interno del quale, fino al 24 aprile, si troverà in ostensione la copia ufficiale della sacra Sindone.

Inaugurata sabato la mostra "Ecce Homo"

Prospettive diverse per riflettere sulla figura di Gesù Cristo e sulla Pasqua, offerte dalla mostra "Ecce Homo" inaugurata ieri, sabato 2 aprile 2022, nella Sala a volta del Santuario di Santa Maria del Lavello all’interno del quale, fino al 24 aprile, si troverà in ostensione la copia ufficiale della sacra Sindone.

La visita è gratuita

Le tele esposte indagano «il mistero dell’Uomo della Sindone» e sono state realizzate dagli studenti dell’Accademia Santa Giulia di Brescia, coordinati  dal professor Adriano Rossini,  docente dei corsi di disegno ed anatomia artistica. Attorno alla mostra, visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle 9 alle 17, sono stati organizzati momenti di riflessione.

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Presenti all'evento

Presenti al momento inaugurale don Fabrizio Rigamonti, responsabile dell'Ufficio beni culturali della Diocesi di Bergamo, il sindaco di Calolziocorte Marco Ghezzi e il suo vice Aldo Valsecchi. Ghezzi ha voluto ringraziare gli organizzatori dell’evento, ribadendo la volontà dell’Amministrazione comunale, attuata attraverso la Fondazione del Lavello, di rilanciare in chiave di polo culturale la struttura del monastero.

"Un'occasione di intima riflessione"

La mostra stata lodata come preziosa opportunità anche dal parroco dei rioni Foppenico, Sala e Lavello, don Antonio Vitali: "Offre alle persone nel periodo pasquale un’occasione di intima riflessione sul mistero della passione di Cristo. Soffermarci davanti alla Sindone ci aiuterà  a rinnovare  dall'interno la nostra vita". Il progetto è stato voluto e coordinato dal professor Massimo Tavola, con il patrocinio della Cartiera dell’Adda (rappresentata sabato da Cristina Pelomori).

"Un percorso per trovare un senso all’affrontare le sofferenze dei nostri tempi"

"Questo è un grande evento di apprendimento collettivo per il nostro territorio - ha detto il professor Tavola. - Il primo passo è stato abbinare l’arte alla medicina: studi anatomici ed artistico espressivi dell’uomo della Sindone offrono un  aiuto a decodificare  e comprendere la Sindone. In questo contesto il riferimento all’uomo della passione diventa un percorso per trovare un senso all’affrontare le sofferenze dei nostri tempi. Come San Carlo Borromeo  nel 1578  andò a Torino a piedi, come voto di ringraziamento per la fine della peste, così anche per noi in periodo di pandemia sia invocazione di speranza e di aiuto. Importante anche la cornice a questo evento: la sua ubicazione è nel santuario dedicato a Maria Addolorata ai piedi della Croce, che in questo luogo è venerata anche come Maria della Pace, per voto e devozione dei reduci dell’ultima guerra mondiale. Una ragione per invocare il dono della Pace in questo momento così drammatico per la guerra in Ucraina".

La mostra rimarrà aperta fino al 24 aprile

Nei prossimi giorni visiteranno la mostra tutte le classi delle scuole Calolziesi di secondo grado. Nella chiesa di Santa Maria del Lavello e nell'adiacente sala a volta la mostra rimarrà aperta sino a domenica 24 aprile, dalle 9 alle 17.30, con ingresso libero.

Mario Stojanovic

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