Cai Calolzio: grande successo per la festa al Baitello

Pane, salame, burolle, buon vino ma anche storia, tradizione, ricordi e nuovi progetti: la grande festa per i 60 anni della ferrata Centenario del Cai Calolzio è stata un vero e proprio successo. Andata in scena nelladomenica 8 ottobre 2023, complice la splendida giornata di sole, la grande festa ha saputo richiamare alla Capanna Ghislandi al Passo del Fò oltre 500 escursionisti per trascorrere insieme una giornata ricordando i bei tempi del passato e allo stesso tempo, conoscere e imbastire i nuovi progetti.

Cai Calolzio: grande successo per la festa al Baitello

L’evento, organizzato per l’appunto dall’associazione guidata dal presidente Giuseppe Rocchi, è stata l’occasione per celebrare il 60° anniversario della Ferrata del Centenario al Resegone, realizzata nel 1963 con un progetto davvero innovativo e unico per l’epoca, ma anche per inaugurare due nuove falesie sulla Bastionata (21 tiri in totale) realizzate da un gruppo di soci e ora a disposizione di tutti gli appassionati di arrampicata.

“Le nuove falesie - ha spiegato Rocchi - si possono incontrare percorrendo il Sentiero della Staffa, poco oltre l’attacco della ferrata. Si tratta di un bel muro, a poca distanza dal baitello al Passo del Fò. Ventuno tiri in totale: 9 tiri sulla falesia “Er Dito” e 12 tiri sulla “Topo Gigio”. La roccia è buona e le abbiamo attrezzate a regola d’arte e per farlo c’è voluto circa un anno di lavoro”.

L’evento è però andato oltre ogni rosea aspettativa di pubblico e, grazie al servizio “navetta” in elicottero è stato possibile realizzare il sogno di avere presenti, nonostante l’età avanzata, anche i soci più anziani del sodalizio. Oggi ultra-ottantenni, all’epoca della realizzazione della ferrata sono stati infatti protagonisti indiscussi di tanti progetti, tra cui quello del baitello e della stessa ferrata.

Al Passo del Fò è giunto infine anche Padre Giovanni Benaglia, da Somasca di Vercurago. Grande amico del Cai Calolzio, ha celebrato la Messa che si è conclusa con l’immancabile canto “Signore delle cime” in memoria dei soci scomparsi e di tutti le vittime della montagna. A seguire, pane e salame e burolle per tutti.

Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente Rocchi, dal suo vice Sergio Butti e tutti i membri del direttivo: “Sicuramente un bel momento per il Cai. La nostra storia si arricchisce di una nuova pagina e non possiamo che ringraziare tutti quanti. I soci in primis ma anche i tanti amici che hanno voluto condividere con noi questa domenica di festa”.

Luca de Cani