Born to be wild by bike: sottoscritto il Patto di Collaborazione e Cura
In campo Comune di Lecco, La Vecchia Quercia, Fiab-LeccoCiclabile, Rete dei Servizi per le disabilità e Servizi Integrati per la Domiciliarità del Comune di Lecco, LineeLecco, Federazione Coordinamento Handicap, Associazione Profumo di Bethania, Federazione Comunitaria del Lecchese e Ufficio Scolastico Provinciale Lecco.
«Salire in sella ad una bicicletta e pedalare per molti è una esperienza normale. Per altri è una vera scoperta, qualcosa che fino a poco tempo fa era impensabile, una possibilità che oltre a regalare un sorriso, dona senso di libertà. E tutto questo è stato reso possibile grazie al grande lavoro si squadra messo in campo per compiere un ulteriore passo in avanti non solo nel campo della mobilità sostenibile, ma anche in quello della vicinanza al mondo della disabilità».
Così il sindaco Mauro Gattinoni, venerdì scorso nel cortile di Palazzo Bovara, ha definito il patto Patto di Collaborazione e Cura sottoscritto da Comune di Lecco, La Vecchia Quercia, Fiab-LeccoCiclabile, Rete dei Servizi per le disabilità e Servizi Integrati per la Domiciliarità del Comune di Lecco, LineeLecco, Federazione Coordinamento Handicap, Associazione Profumo di Bethania, Federazione Comunitaria del Lecchese e Ufficio Scolastico Provinciale Lecco.
Born to be wild by bike: sottoscritto il Patto di Collaborazione e Cura
Tanti gli obiettivi del progetto e tra questi quello di mettere a disposizione di persone con ridotta mobilità, di disabili, di anziani, sei biciclette attrezzate, tradizionali e a pedalata assistita.
Biciclette che sono state testate in prima persona dagli assessori alla Mobilità Renata Zuffi e al Welfare Emanuele Manzoni, che hanno fatto il loro ingresso in municipio proprio a bordo dei mezzi.
«Avviamo una sperimentazione di mobilità inclusiva, capace di coniugare le istanze sociali con il rinnovato desiderio di mobilità sostenibile - hanno sottolineato - La trasversalità del progetto che unisce i temi sociali a quelli della mobilità sostenibile non avrebbe avuto esito senza la determinazione delle associazioni del territorio, che abbiamo convintamente mente sostenuto. Fondamentale è stata infatti la sinergia di intenti e azioni tra amministrazione pubblica, terzo settore, famiglie ed esperti del settore».
I mezzi sono situati al Parcheggio de La Ventina, in via Cesare Beccaria 2 . Due sono stati acquistati attraverso il progetto «Born to be wild – by bike» della Vecchia Quercia e Fiab. Quattro mezzi sono di proprietà di LineeLecco, in comodato d’uso ai sodalizi.
«Questo è un investimento della nostra società ma più in generale della città - ha affermato il numero uno di Linee Lecco Mauro Frigerio - Noi, il primo dicembre abbiamo assunto un impegno con il Politecnico, con La nostra Famiglia e con la Canottieri Lecco per sostenere un progetto sulla disabilità. Oggi ci occupiamo di ruote, domani ci occuperemo di acqua e in futuro di montagna. Tutto quello che potremo fare per migliorare la mobilità della nostra città lo faremo».
Fondamentale, ancora una volta, il contributo di Fondazione Comunitaria del Lecchese: «Abbiamo aderito con entusiasmo - ha sottolineato la presidente Maria Grazia Nasazzi - la più grande povertà da contrastare e vivere la fragilità nella solitudine e questo progetto va davvero nella direzione della condivisione e dell’inclusione».