dibattito in commissione

Bione: il Comune apre il bando per affidare la stesura di un nuovo progetto per il centro sportivo

Archiviata la proposta di project financing con una cordata di imprenditori, si prosegue "da soli". Torri: "La priorità resta la piscina, si procederà per lotti"

Bione: il Comune apre il bando per affidare la stesura di un nuovo progetto per il centro sportivo
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Abbandonata (almeno per ora) l'idea del project financing tra pubblico e privato, il Comune prosegue sulla strada più "tradizionale", ossia affidare a dei progettisti uno studio per riqualificare il centro sportivo Bione. Questa non è una novità. Infatti, durante il Consiglio comunale in cui è stato approvato il bilancio preventivo, è stato accolto un emendamento del sindaco Mauro Gattinoni per lo stanziamento di 120mila euro destinati a finanziare lo studio di progettazione sul centro sportivo. Ad aggiornare quali saranno i prossimi passi è stato l'assessore allo Sport Emanuele Torri, durante la commissione consiliare di giovedì sera: "Nelle prossime settimane verrà pubblicato un bando per individuare un progettista. Per questo motivo, insieme agli uffici, ma anche a voi consiglieri, vorrei approfondire gli aspetti che sono stati presi in considerazione, dividendo gli interventi in due parti: essenziali, dunque dai quali non possiamo prescindere, e poi aggiuntivi, che lasciamo alla valutazione dei progettisti per migliorare una futura gestione e renderla economicamente più sostenibile".

L'assessore allo Sport Emanuele Torri

Bione: il Comune apre il bando per affidare la stesura di un nuovo progetto per il centro sportivo

Negli scorsi mesi si è molto dibattuto sul futuro del Bione e quasi un anno di interlocuzioni avevano portato una cordata di imprenditori a presentare un progetto (finanziabile attraverso una formula di partenariato tra pubblico e privato mediante una proposta di locazione finanziaria che prevedeva la realizzazione, il finanziamento, la manutenzione e la gestione per 20 anni dell’impianto sportivo del Bione) che però era apparso troppo oneroso: si parlava di 20 milioni di euro. L’istruttoria aperta dal Comune poi venne chiusa circa un mese dopo (a fine novembre 2023) senza che dai proponenti pervenissero le risposte alle integrazioni progettuali richieste. Da qui, dunque, il cambio di rotta del Comune.

Uno stralcio del rendering del progetto presentato dalla cordata di imprenditori stralciato perché troppo oneroso

Le minoranze incalzano su tempi e copertura finanziaria

Incalzato dalle domande dei consiglieri presenti, in particolare da Filippo Boscagli, Corrado Valsecchi e Peppino Ciresa, su quali saranno le tempistiche "per vedere finalmente il nuovo Bione" (Boscagli – Fratelli d'Italia) e su "quanti soldi il Comune intende investire e come farà a coprire economicamente il progetto" (Valsecchi – Appello per Lecco), l'assessore Torri ha specificato: "Impossibile dare delle tempistiche certe, ma posso dire che è auspicabile che entro la fine di questo mandato, di sicuro, il Comune avrà un progetto per il Bione che rimarrà a disposizione anche delle Amministrazioni future". Su domanda diretta di Clara Fusi (Gruppo Misto), Torri ha ribadito "che si procederà per lotti e non con un intervento complessivo" e che la priorità, in ogni caso, rimane "dotare il centro di una nuova e più funzionale piscina".

BIONE

La priorità è sempre avere una nuova piscina

Un progetto che deve tenere conto delle indicazioni fornite dal Comune. Questi gli elementi essenziali che non possono mancare nell'area esterna: 2 campi da calcio (compreso il campo 1 già realizzato) a 11 in erba sintetica o naturale, con illuminazione in modo da consentire l'uso anche in orari serali; 1 campo in erba sintetica o naturale ma polivalente per rugby e calcio a 11 (come avviene adesso nel campo n.4); magazzini per deposito attrezzatture; sistemazioni campi da tennis (2 campi); realizzazione campi da padel coperti (minimo 2, massimo 4); campi da beach volley (minimo 2, massimo 4) tra la piscina e il palazzetto, un playground (per baket, calcetto, ecc..) non per l'agonistica ma per il tempo libero; spazi esterni per prevedere eventi ricreativi di media dimensione (tornei per esempio) con porticato e per grandi eventi (per esempio concerti fino a 10mila posti). Per quanto riguarda l'area al coperto, gli elementi essenziali sono: una piscina dalle dimensioni minime di 25mt x 16mt; una o due piscine inferiori per avviarsi all'attività del nuoto; una sala fitness; un palazzetto con una capienza maggiore rispetto a quella attuale (più di 500 posti, almeno fino 1.500 posti ) per ospitare anche il calcetto a 5 in previsione dei Master Games; spazi polifunzionali per conferenze, per le associazioni o aule e spazi da affittare; aule studio (tanti ragazzi che si allenano e magari arrivando anche fuori città possono fermarsi prima di cominciare gli allenamenti) e spazi di ristorazione. A questi possono essere aggiunti altri spazi per rendere il centro più appetibile per un futuro gestore: per esempio un campus, aule aggiuntive didattiche, più aree di ristorazione e commerciali, spazi di coworking, solarium esterni e la riqualificazione delle aree a parcheggio.

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