Bentornato Lecco! I blucelesti di nuovo in campo da oggi per preparare il 2025

Le Aquile tornano a spiegare le ali. È accaduto oggi, sabato 28 dicembre, sul terreno del Rigamonti – Ceppi. Sotto le direttive del tecnico Gennaro Volpe e del proprio staff tecnico, la Calcio Lecco ha ripreso nella giornata odierna il lavoro sul campo in vista di un girone di ritorno che si preannuncia delicato. Porre in cassaforte i punti che ad oggi si frappongono tra il Lecco e l’aritmetica salvezza è prioritario; il cammino per colmare il gap partirà dalle ore 17:30 di domenica 5 gennaio, quando i blucelesti scenderanno in campo tra le mura amiche per sfidare il Trento allenato dall’ex Luca Tabbiani.

Celjak affaticato, Billong in via di risoluzione

Così, i blucelesti sono tornati a correre, sotto l’attento sguardo del presidente Aniello Aliberti, presente alla seduta pomeridiana e accomodatosi sugli spalti dopo una manciata di minuti. Giri di campo, allunghi ed esercizi con il pallone si sono alternati nel corso dell’allenamento, al quale non ha preso parte il capitano Vedran Celjak, vittima di un leggero fastidio all’adduttore. Dopo qualche mese lontano dai campi, si rivede Luca Marrone, in campo solo per una parte di seduta con il gruppo. Diversa la situazione per Jean Claude Billong, il cui contratto che lo lega alla società di via Don Pozzi è in fase di risoluzione. Aggregati alla squadra di Volpe i seguenti primavera: Beretta, Marrosu, Tondi, La Notte, Polizzi, Ceola e Oliva (gli ultimi due in gruppo già da alcune settimane).

La parola a Galli: «Dobbiamo pensare a dare il massimo»

All’alba della seduta di allenamento, parola a Giorgio Galli per il punto della situazione in casa bluceleste. In tempi di calendario fitto di impegni e gare a raffica, la pausa natalizia per le squadre di calcio può rappresentare un toccasana; Lecco incluso? «La pausa ci voleva – conferma il centrocampista – La speranza è di recuperare qualche elemento in questi giorni e lavorare bene sul campo, per poi farsi trovare pronti alla ripresa del campionato. L’ultimo periodo non è stato sicuramente dei migliori, dunque ci voleva un po’ di pausa». Ammortizzare un duro colpo come quello subìto nel recupero di Chioggia non è certo una passeggiata di salute; è con una recente delusione, ma anche tanta voglia di lasciarsela alle spalle quanto prima, che le Aquile riprendono il volo agli ordini di mister Volpe: «L’amaro in bocca rimane, poteva essere una vittoria importante su un campo difficile, che ci poteva dare morale per lavorare meglio in questi giorni; dobbiamo pensare a dare il massimo per cambiare risultati e prestazioni, cercando di migliorarci». La ripresa del lavoro sul campo va di pari passo con l’apertura del calciomercato invernale: quanto possono risultare “fastidiosi” i chiacchiericci della prima ora? «Si sentono tante voci, dobbiamo isolarci per pensare a noi come un gruppo e non farci coinvolgere da quello che può succedere all’esterno; non è facile perché il mercato condiziona, ma dobbiamo essere bravi a farlo». Giorgio Galli, Vedran Celjak, Franco Lepore, Matteo Battistini: quanto conterà l’opera dei suddetti “senatori” per capovolgere le sorti della squadra nel 2025? «Avere un gruppo già coeso può dare una mano sia a noi stessi che ai più giovani; cercando di ripartire da quello, possiamo porre le basi per affrontare il girone di ritorno nel migliore dei modi». Il copioso susseguirsi di infortuni nel girone d’andata ha condizionato il lavoro sul campo, costringendo Volpe a sperimentare soluzioni alternative; tra le più eclatanti, proprio quella di Galli impiegato al centro della difesa: «Si sa che siamo in difficoltà a livello numerico ma non dobbiamo fasciarci la testa; chi è a disposizione cercherà di farsi trovare pronto anche se c’è da fare un altro ruolo, senza trovare colpevoli per quanto riguarda gli infortuni ma pensando a dare il massimo sul campo». Il Lecco ci crede? «Noi ci abbiamo sempre creduto – specifica Galli – Magari c’è stato un periodo nel girone d’andata in cui abbiamo fatto più fatica e i risultati non sono arrivati, ma di sicuro continuiamo a crederci».

Federico Pozzoni