Auser Lecco, al via la sperimentazione del servizio di teleassistenza. Beneficiari 20 anziani residenti in provincia
Partirà il 1° luglio e si concluderà a dicembre. Una modalità per garantire sicurezza agli anziani e supportare i caregiver, attraverso dispositivi mobili che controllano specifici parametri e inviano alert agli operatori

Partirà il 1° luglio 2025 in via sperimentale il servizio di teleassistenza di Auser Lecco a supporto degli anziani e dei caregiver familiari. Il progetto è sostenuto da Fondazione Comunitaria del Lecchese, Chiesa Valdese e Acinque ed è rivolto, in via sperimentale, a 20 beneficiari anziani residenti nel territorio della provincia di Lecco, in particolare negli ambiti di Lecco e di Bellano. La fase di sperimentazione si concluderà a dicembre 2025.

Auser Lecco, al via la sperimentazione del servizio di teleassistenza. Beneficiari 20 anziani residenti in provincia
Il progetto, come ha spiegato il presidente di Auser Lecco, Claudio Dossi, "è un ulteriore sviluppo innovativo del servizio di telefonia sociale di lotta alla solitudine, che, attraverso la teleassistenza, vuole occuparsi anche della sicurezza degli anziani e del supporto ai caregiver familiari".
E' rivolto alle persone over 65 che vivono in situazioni di isolamento e fragilità, con l'obiettivo di favorire l'autonomia e la domiciliarità attraverso l'innovazione tecnologica, quindi attraverso strumenti di monitoraggio, prevenzione e assistenza. Il servizio nasce in particolare per rispondere ai nuovi bisogni legati alla quotidianità socio-assistenziale di persone in condizione di fragilità, in particolare degli anziani con un'assistenza familiare non continua nell'arco della giornata. Gli obiettivi sono principalmente due: favorire la domiciliarità e l'autonomia delle persone con fragilità parzialmente non autosufficienti e fornire supporto e sostegno ai caregiver nella gestione della quotidianità.

L'orologio digitale Ir-Si
Nel concreto, il servizio di teleassistenza prevede l'installazione di un dispositivo fisso che funge sia da caricatore che da trasmittente dei segnali alla piattaforma digitale e un dispositivo mobile, cioè un orologio indossato dall'anziano. L'orologio digitale Ir-Si è collegato ad una piattaforma per la gestione degli alert e dei parametri, piattaforma che rispetta le leggi per la privacy; contiene una Sim, un Gps e una cassa audio per l'invio di allarmi e geolocalizzazione.
Come spiegato da Grazia Mareghello, coordinatrice del servizio di telefonia sociale, sono diverse le funzioni assolte dal dispositivo: attraverso la pressione del pulsante sul bracciale, la persona può inviare un allarme ad un operatore; in caso di caduta, il bracciale rileva la caduta dell'anziano e in automatico invia un Sms e una chiamata all'operatore; il bracciale, attraverso un messaggio acustico, ricorda all'anziano di prendere le medicine in orari pre-impostati dall'operatore in base alle necessità della persona; il bracciale invia un allarme se l'anziano si allontana dal perimetro stabilito; infine, il dispositivo funge anche da podometro, contando il numero di passi compiuti al giorno. Ogni bracciale può essere impostato diversamente in base alle necessità di ciascuno. Sia l'operatore di Auser che il caregiver possono accedere alla piattaforma per monitorare la situazione. L'operatore Auser, appena riceverà l'alert, chiamerà la persona in questione e, se necessario, allerterà i soccorsi. Comunicherà quindi quanto accaduto ai caregiver.

La fascia oraria in cui gli operatori Auser saranno attivi è quella compresa tra le 7.30 e le 18 dal lunedì al venerdì; prima e dopo i caregiver riceveranno comunque eventuali notifiche dal dispositivo, mentre nella fascia oraria sopra indicata gli alert verranno gestiti dagli operatori di Auser. La fascia oraria è stata scelta, come sottolineato da Dossi, per aiutare i caregiver e le famiglie, ma allo stesso tempo lasciare loro alcune fasce temporali di responsabilità.
Naturalmente, la fase di sperimentazione è stata preceduta dalla formazione, per volontari e dipendenti, sull'utilizzo degli strumenti e della piattaforma e con Lecco Soccorso per la gestione degli alert complessi. Ats Brianza ha inoltre aiutato Auser nella stesura del protocollo e dei documenti di privacy con supporti legali. Soddisfatta del progetto la dottoressa Stefania Bolis, responsabile del Dipartimento Innovazione e Comunicazione di Ats Brianza, che ha sottolineato: "A Lecco stiamo segnando una strada nuova che anche Regione si appresta a seguire, complimenti ad Auser per l'iniziativa".

Il progetto ha carattere sperimentale, ma sono già in corso i primi interventi di collaborazione e costruzione di una rete con gli ambiti territoriali e i servizi sociali, che potranno segnalare eventuali utenti per i quali risulti opportuna l'attivazione del servizio di teleassistenza. Come ha infatti sottolineato Maurizio Maggioni, vice presidente del Consiglio di Rappresentanza dei sindaci, questi servizi sono fondamentali per i comuni, soprattutto quelli più piccoli dell'alto lago e della Valsassina, dove non ci sono le risorse necessarie per promuoverli. Maggioni ha quindi invitato ad estendere il servizio anche alle persone con disabilità.
Come ha spiegato Dossi, Regione verificherà il materiale che verrà raccolto in questi mesi di sperimentazione per valutare l'opportunità della continuità del servizio. In tal caso, l'obiettivo è quello di realizzare un'alleanza con gli enti pubblici per raggiungere al meglio tutti gli obiettivi.

Tutte queste misure hanno lo scopo di promuovere una più alta qualità della vita per le fasce di popolazione anziana, ma anche dei caregiver, considerando l'aumento dell'invecchiamento in provincia di Lecco; basti pensare che nel giro di 14 anni gli over 65 passeranno dal 24% al 35% e che, in Italia, il 60% dei caregiver è disoccupato e 1 su 2 è a sua volta anziano.
Telefonia sociale, il bilancio del 2024
Nel 2024 Auser Lecco ha contato circa 20mila telefonate in uscita, 1000 persone prese in carico e 11mila telefonate ricevute dall'esterno. Il tempo medio di ogni telefonata è compreso tra i 10 e i 12 minuti. Auser conta otto punti di telefonia sociale sparsi in tutta la provincia.