Auser e Retesalute insieme per rafforzare il welfare di prossimità nel Meratese
Prossimità, innovazione, partecipazione

Un nuovo modello di welfare locale prende forma nel Meratese. La rete Auser e l’Azienda Speciale Retesalute, in qualità di Ente Capofila del Piano di Zona dell’Ambito Territoriale Sociale di Merate, hanno firmato una convenzione strategica per rafforzare i servizi alla persona, in particolare per le fasce più fragili della popolazione. Un’alleanza virtuosa che promette di cambiare concretamente la vita di anziani, caregiver e cittadini in difficoltà, puntando su innovazione, prossimità e partecipazione.
Unire le forze tra pubblico e Terzo Settore per costruire una rete di interventi capillare, efficiente e, soprattutto, orientata alla persona. Auser metterà a disposizione la propria esperienza ultratrentennale nel volontariato sociale, mentre Retesalute coordinerà e monitorerà le attività in sinergia con i servizi comunali e distrettuali.
Una rete solidale al servizio del territorio
La rete Auser coinvolta nella convenzione – che comprende Auser Leucum, Auser Filo d’Argento del Meratese, Auser Insieme Cernusco Lombardone, Auser Insieme T.U. Progetto Essere e Auser Brianza Casatese – rappresenta un patrimonio di competenze e passione civile. Le attività spaziano dall’accompagnamento sociale alle visite mediche alla consegna di farmaci e spesa a domicilio, fino all’animazione culturale e alla promozione dell’autonomia attraverso corsi digitali e attività fisiche dolci.
E non mancano i servizi di ascolto per i caregiver familiari, un segmento spesso invisibile ma centrale nell’equilibrio delle reti di cura.
Sinergie concrete e investimenti PNRR
Il contesto di partenza è chiaro: una popolazione che invecchia, una domanda sociale in trasformazione e la necessità di rinnovare l’offerta dei servizi. La convenzione si inserisce infatti nel quadro degli investimenti del PNRR Area Anziani, oggi in fase attuativa sul Meratese. L’obiettivo è dare concretezza alle linee guida sull’invecchiamento attivo e sulla domiciliarità integrata con il sistema sanitario.
«Con questa intesa – spiega Claudio Dossi, presidente provinciale di Auser – si creano sinergie positive capaci di migliorare i servizi e il supporto alla comunità. Promuoviamo valori come solidarietà e partecipazione attiva, puntando su soluzioni innovative per affrontare le nuove sfide sociali».
Soddisfazione anche dalle istituzioni. Donatella Barberis, responsabile dell’Ufficio di Piano di Merate, sottolinea la valenza replicabile del progetto: «La convenzione interesserà i 24 Comuni dell’Ambito e rappresenta un modello che potrà essere esportato anche in altri territori, favorendo co-progettazione tra enti pubblici e realtà associative».
In chiave strategica, l’accordo è anche un segnale forte di come la governance del welfare stia cambiando. Lo evidenzia Lucia Pacchiana, responsabile dell’Area Servizi Educativi: «Condividere esperienze, metodologie e strumenti significa non solo migliorare l’offerta, ma costruire un welfare dinamico, inclusivo e realmente a misura di cittadino».
Una scommessa sull’autonomia e sulle relazioni
Dietro le sigle, i fondi e i documenti c’è una visione chiara: rimettere al centro la persona, la sua rete di relazioni, il suo diritto a vivere dignitosamente anche nella fragilità. Una scommessa che passa anche attraverso un volontariato radicato, motivato e formato. Ed è proprio questo l’elemento che fa la differenza.
In un’epoca in cui spesso si parla di solitudine come “nuova emergenza sociale”, il patto tra Auser e Retesalute rappresenta una risposta concreta, organizzata, solidale. Un modello che guarda al futuro partendo dal territorio e da chi, ogni giorno, si prende cura degli altri.