Calolzio

Asinelli "assoldati" dal Comune per ripulire il prato della ex Sali di Bario, scoppia la polemica

Il sindaco: "La discarica, dopo tanto tempo è ormai inerte e, di conseguenza, non rappresenta più un pericolo”.

Asinelli "assoldati" dal Comune per ripulire il prato della ex  Sali di Bario, scoppia la polemica
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Una trentina di “tosaerba a 4 zampe” per ripulire dalle erbacce la collina che ospita la ex discarica Dalton, che per un periodo ha accolto i rifiuti chimici della ex fabbrica “Sali di Bario” di Calolziocorte.

Asinelli "assoldati" dal Comune per ripulire il prato della ex Sali di Bario

Da qualche giorno infatti, la collinetta a monte di viale Alcide De Gasperi, la tangenzialina che collega il Lavello alla frazione calolziese del Pascolo, proprio nei pressi dell’azienda Fontana è tornata a popolarsi grazie a una trentina di asinelli, perlopiù femmine con i loro piccoli, che nei prossimi quindici giorni provvederanno a ripulire l’intera area dalle erbacce, semplicemente cibandosene e risparmiando così tempo, e denaro sulla cura del verde.

Lo scopo infatti della presenza dei “ciuchini” a Calolziocorte è infatti la manutenzione dell’appezzamento di terreno, di competenza della Provincia di Lecco quale ente gestore e attuatore (con il Comune) del disciplinare sul monitoraggio della situazione nel sottosuolo.

Secondo quanto è stato riferito dal municipio il tempo necessario agli animali, che appartengono all’agricoltore Davide Cattaneo di Pontida, per far sì che l’intera area sia completamente “brucata” è stato stimato in circa quindici giorni.

Scoppia la polemica

L’insolito pascolo, però, è stato oggetto di critiche da parte delle forze di minoranza e in particolare del gruppo civico di Cambia Calolzio che, con il suo capogruppo Diego Colosimo, ha avanzato pubblicamente alcune riserve su questo tipo di pascolo sui terreni dell’ex discarica Sali di Bario, tristemente nota, perché ha ospitato nel sottosuolo una notevole quantità di materiali altamente nocivi.

“Non siamo veterinari, agronomi e tecnici di igiene ambientale o alimentare, siamo però preoccupati circa il fatto che far pascolare gli animali su quest’area possa essere magari anche solo in parte nocivo, sia per gli animali che per l’uomo consumatore finale delle carni - ha spiegato Colosimo - Proprietà dell’area e agricoltore avranno magari anche tutti i dovuti permessi, ma a noi un dubbio resta che animali e discarica possano andare d’accordo”.

Il dubbio sulla nocività, secondo Cambia, sarebbe alimentato anche dalla considerazione che le radici profonde degli alberi cresciuti in questi anni potrebbero aver perforato il manto di argilla ricoperto di erba e di altre pianticelle erbacee da foraggio, che forma lo strato di copertura della discarica.

Le rassicurazioni del sindaco: "Gli asinelli non sono in percolo"

A rassicurare Colosimo ma anche chi, come lui, si è sentito preoccupato per gli asinelli è stato direttamente il sindaco, Marco Ghezzi, intervenuto per spiegare come “la discarica, dopo tanto tempo sia ormai inerte e, di conseguenza, non rappresenti più un pericolo”.

“Questi asinelli - ha aggiunto Ghezzi - erano già stati in città un paio di anni fa per pascolare proprio in quella zona e, ancora prima, a discarica ancora aperta, lo avevano fatto anche dei cavalli. In ogni caso, la discarica oggi non è più un pericolo, e il pascolo di questi animali è legalmente autorizzato”.

Tra Comune e Provincia, con il proprietario degli animali, è infatti in essere una convenzione che permette di tenere pulita e curata un’area di dimensioni molto ampie a costo zero che, diversamente, necessiterebbe di non pochi soldi”.

Quel che è certo è che questi asinelli, sono diventati delle vere e proprie star con decide di calolziesi che in questi giorni hanno raggiunto quella che ormai è diventata per tutti “la collina degli asinelli” per scattare con loro dei selfie o semplicemente per coccolarseli un po’.

Luca de Cani

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