"Armi italiane in Israele, il caso di Lecco", la smentita di Invernizzi Presse
In merito all'inchiesta realizzata da Duccio Facchini, direttore di Altreconomia, presentata nella serata di martedì 9 luglio 2024 in Sala Ticozzi
In merito all'inchiesta realizzata da Duccio Facchini, direttore di Altreconomia, presentata nella serata di martedì 9 luglio 2024 in Sala Ticozzi, nel corso dell'evento promosso dal Coordinamento lecchese stop al genocidio, intitolato "Armi italiane e Israele. Il caso di Lecco", l'azienda Invernizzi Presse, con sede a Pescate, ha inviato un comunicato alla nostra redazione nel quale smentisce le informazioni fornite durante la serata.
"Armi italiane in Israele, il caso di Lecco", la smentita di Invernizzi Presse
Di seguito riportiamo integralmente il comunicato inviatoci dallo studio legale dell'avvocato Giorgio Brambilla:
La Invernizzi Presse Srl di Pescate intende contraddire e smentire le false informazioni fornite dal giornalista e direttore della rivista "Altreconomia" Duccio Facchini nell'iniziativa informativa intitolata "Armi italiane e Israele. Il caso di Lecco", tenutasi in Sala Ticozzi di via Ongania a Lecco, le cui affermazioni sono state pubblicate su prima pagina internet da Prima Lecco il 9 luglio 2024 e ciò a beneficio della trasparenza e della correttezza dei dati e delle informazioni distribuite ai cittadini, che riflettono e rielaborano notizie false e fuorvianti giungendo a conclusioni completamente erronee.
Invernizzi Presse Srl ritiene quindi doveroso chiarire quanto segue.Il giornalista e direttore della rivista Altreconomia, Duccio Facchini, ha irresponsabilmente messo in relazione la situazione umanitaria critica di Gaza con il nome della nostra azienda, divulgando notizie e dati errati e travisando la realtà e la verità, con il rischio di provocare gravi conseguenze e gravissimi pregiudizi d' immagine ad un'azienda che dà lavoro a più di 70 persone, oltre l' indotto.
Invernizzi Presse Sri vuole chiarire che, contrariamente a quanto affermato da Duccio Facchini, non produce né armi, né munizioni, né materiale per armamenti. Produce macchine utensili per la lavorazione del metallo dal 1958, principalmente nei settori automobilistico, dell'imballaggio, della cosmetica e del medicale. Quando fornisce, per settore secondario, attrezzature per la deformazione di componenti di pallottole, lo fa rispettando le leggi ed i permessi dello Stato Italiano, in perfetta correttezza sotto il controllo degli enti preposti dallo Stato.
Il sig. Duccio Facchini prima di diffamare Invernizzi Presse Srl mettendola in collegamento diretto ad un' emergenza umanitaria, avrebbe dovuto verificare la veridicità dei dati prima di divulgarli. Avrebbe scoperto che la fornitura allo Stato d' Israele risale al 2022 e che non può essere in alcun modo messa in relazione con forniture posteriori alla data del 7 ottobre 2023.
Falso anche che abbia richiesto ad Invernizzi Presse Srl il rilascio di un'intervista.
Il Facchini allo scopo di creare scandalo ha quindi diffuso, tramite le sue affermazioni, notizie false e che distorcono la realtà, come se Invernizzi Presse Srl avesse profittato dei fatti avvenuti e che avvengono a Gaza e dell' emergenza umanitaria, per trarvi un guadagno ed un profitto.
Invernizzi Presse Srl considera questo fatto estremamente grave e meritevole di gravi azioni legali a tutela della sua immagine, sicurezza e di quella dei suoi lavoratori e tutti potrebbero subirne gravi conseguenze.