un'altra bufera coinvolge la fondazione

Ancora polemica al Lavello, questa volta per l'incontro sul tema "Oltre la censura"

Mazzoleni: "Il Monastero non è di monopolio di nessuno"

Ancora polemica al Lavello, questa volta per l'incontro sul tema "Oltre la censura"
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I più attenti lo chiamerebbero senza alcun dubbio un "Dejà vu", ma quel che è certo è che un’altra bufera sta per abbattersi sul Monastero del Lavello e sulla sua Fondazione.

Ancora polemica al Lavello, questa volta per l'incontro sul tema "Oltre la censura"

Ad accendere per l’ennesima volta la "polveriera di via Padri Serviti" è l’evento organizzato per la serata di giovedì, 14 dicembre 2023, dalla Redazione Zenit all’interno della sala conferenze del Monastero sul tema "Oltre la censura – l’informazione ai tempi delle guerre ibride". Moderatore dell'appuntamento sarà il circolo culturale "Il Pungolo".

Scopo dell’incontro, dichiarato apertamente, è quello di aiutare il pubblico a orientarsi tra comunicazione, propaganda e manipolazione delle opinioni - viste le crisi nazionali e internazionali che continuano a susseguirsi incessantemente e le relative narrazioni che orientano l'opinione pubblica al fine di meglio comprendere i mass media e l’informazione in generale.

Come già successo per la presentazione de "Il mondo al contrario" del generale Roberto Vannacci, a far discutere e insorgere le minoranze cittadine è la concessione degli spazi del monastero, in presunto contrasto con quanto disciplinato dall’ormai noto codice etico della Fondazione e dalle relative motivazioni, anche alla luce del rifiuto di concessione della sala allo stesso evento, non più tardi di un mese fa, a Lecco.

Per questo motivo, dal gruppo di minoranza di Bene Comune è giunta una richiesta formale di informazioni in merito all’evento indirizzata al sindaco Marco Ghezzi e al presidente della fondazione Roberto Monteleone affinché venga nuovamente fatta chiarezza.

"Non siamo per "censure strumentali" - ha spiegato la capogruppo d'opposizione Sonia Mazzoleni - come qualcuno vuole fare intendere, ma il Monastero è un luogo di particolare interesse e, soprattutto, non di monopolio di "qualcuno" come l’assessore Caremi. Men che meno di un pensiero o programma politico che cerca di "invadere" un luogo di storia e tradizione sacrale".

Luca De Cani

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