Alpini di Lecco, una storia lunga un secolo: scoperta la targa del centenario. "Sotto il cappello batte un cuore grande"
Toccante e partecipatissima cerimonia in via Roma, davanti al civico 41, "culla" della sezione lecchese
27 luglio 1922 - 27 luglio 2022: un secolo di storia, di impegno, di onore, di servizio, di lacrime, sangue e sudore, di battaglie e amore per il territorio. Gli Alpini di Lecco hanno celebrato questa sera il centenario con una emozionante cerimonia nel cuore della città. Ad essere svelata e ufficialmente inaugurata è stata infatti la targa che commemora i 100 anni di vita della sezione lecchese. La lapide è stata posizionata sulla facciata dello storico palazzo di via Roma 41, 100 anni fa sede del municipio e "culla" del gruppo delle penne nere di Lecco che celebrano l'importante compleanno nello stesso anno del 150esimo di fondazione del Corpo degli Alpini.
Alpini di Lecco, una storia lunga un secolo: scoperta la targa del centenario
In prima fila un emozionato presidente Marco Magni, "abbracciato" dai rappresentanti di tutti i gruppi Ana provinciali e non solo. Presenti infatti anche i vessilli delle sezioni di Milano, Monza, Salò e Como.
A far bella mostra anche il gonfalone della Città di Lecco, una città da sempre e per sempre orgogliosa dei suoi Alpini. Fascia blu sul petto non è voluta mancare la presidente della Provincia Alessandra Hofmann.
Tantissimi anche i sindaci accorsi a Lecco, Mauro Gattinoni in testa, così come il sottosegretario Regionale Antonio Rossi. A rappresentare la Brigata Taurinense e il Comando del Corpo c'erano poi il colonnello Massimiliano Cigolini e il tenente colonnello Mario Renna.
In piazza a testimoniare la gratitudine alle Penne nere, esempio di grande solidarietà, anche il Direttore generale della Asst Paolo Favini e la presidente della Fondazione Comunitaria Lecchese Maria Grazia Nasazzi.
La ritmata colonna sonora è stata offerta dalla banda sezionale, poi l'emozionante schieramento davvero scenografico con i vessilli che puntavano alti.
L'alzabandiera sulle note dell'Inno di Mameli
Sulle note dell'Inno di Mameli, con gli alpini sull'attenti, la bandiera di Italia è stata issata davanti alla targa che è stata finalmente svelata e benedetta dal prevosto Monsignor Davide Milani.
"Esprimiamo riconoscenza per il bene che gli alpini compiono quotidianamente nei confronti di tutta la cittadinanza - ha sottolineato il prevosto don Milani - Il miracolo che possiamo fare questa sera è trasformare questa nuda pietra della lapide in carne viva. Questo miracolo è possibile grazie a tutto quello che gli Alpini hanno fatto e continueranno a fare, ma soprattutto sarà possibile se d'ora in avanti passando da qui guarderemo questa lapide con orgoglio e ammirazione". Poi con la deposizione della corona di alloro è stato reso omaggio a tutti i caduti e gli alpini "andati avanti".
"Gli alpini hanno dei valori che ci fanno venire la pelle d'oca, che ci commuovono, perchè sono la parte più bella dell'essere umano, esprimono fratellanza - ha evidenziato il sindaco Gattinoni - E questo voi alpini lecchesi ce lo insegnante da 100 anni, da quando da qui è partita la vostra avventura e da quando la vostra associazione è diventata la più grande associazione italiana non solo per numero di iscritti, ma anche per il servizio che offre alla comunità. A Lecco quest'anno abbiamo ospitato gli Alpini in esercitazione durante le 150 cime. Io li ho accolti sul Resegone ed è stata una enorme emozione. Ma soprattutto ad ottobre avremo il raduno del secondo contingentamento per un fine settimana ce ci renderà orgogliosi della nostra storia, della vostra storia. A nome della città di Lecco e di tutti i sindaci del territorio vi stringo in un enorme abbraccio e vi dico grazie".
"Il sindaco di Lecco ha espresso perfettamente quello che tutti noi amministratori proviamo- ha ribadito la numero uno di Villa Locatelli - Voi siete l'espressione più bella della nostra Costituzione e del nostro Tricolore. Noi possiamo solo prendere esempio da voi, dai vostri valori, dal vostro Statuto".
"Il 2022 è un anno importante per gli Alpini di Lecco e per tutti gli Alpini - ha aggiunto il colonnello Renna - Abbiamo iniziato a festeggiare il 150esimo del Corpo proprio qui scalando le prime 3 delle 150 cime: Resegone, Grignone, Sodadura. E' stato un bel modo di celebrare questo compleanno portando gli alpini in armi in montagna. Perchè tutti i valori che fino a qui sono stati messi in luce sono proprio i valori della montagna. Rispetto a 150 anni fa è cambiato il mondo, ma non sono cambiate le montagne, non sono cambiati i sentieri, non sono cambiate le ascese, non è cambiata la fatica. Quindi grazie Lecco e tanti auguri Alpini lecchesi".
Il presidente degli Alpini di Lecco Magni: "Sotto il cappello batte un cuore grande"
Con la voce rotta dall'emozione il presidente Marco Magni ha ricordato i suoi predecessori a partire da Ugo Merlini e ha ringraziato i gruppi "che tanto fanno e tanto faranno perchè sotto il cappello batte il cuore grande. E gli alpini si sa, lavorano con il cuore. Sentirsi dire grazie è più che sufficiente per loro".
"Grazie a tutti i presidenti di sezione che sono qui con i vessilli, tutti mi sono stati di insegnamento - ha proseguito Magni - Un ringraziamento va alle nostre istituzione, ai nostri sindaci: confrontandomi con loro faccia a faccia ho condiviso momenti importanti e oggi loro sono qui in piazza a vivere con noi questo appuntamento. Noi vogliamo andare avanti insieme alle istituzione, con le Amministrazioni, con la Fondazione Comunitaria Lecchese, con la Asst. Stasera, dopo 100 anni, qui ci dobbiamo ripromettere una ripartenza tutti insieme, nessuno escluso. Cambiano le modalità operative e gli strumenti ma i valori non cambiamo. Credo che questa sezione senza fare autocelebrazione, abbia dato la prova che se si cammina insieme i risultati si raggiungono".
"Gli alpini rispettano le donne"
Poi una doverosa chiosa anche a seguito delle polemiche ("eresie") scaturite dopo il raduno di Rimini. "Gli Alpini hanno un profondissimo rispetto per le donne".
I prossimi appuntamenti
Dopo la cerimonia di questa sera le celebrazioni per il centenario proseguiranno a settembre e ottobre: 23 settembre è previsto un convegno tavola rotonda sugli "Alpini qui e nel mondo", all’auditorium della Camera di Commercio in via Tonale 30 a Lecco. Due giorni dopo, il 25 settembre, nella sede sezionale distaccata di Sala al Barro, si terrà la festa della Protezione civile con la consegna del Premio Ripamonti alla Memoria.
Il 22-23 ottobre l’evento clou del raduno del 2° Raggruppamento Ana. Si sarebbe dovuto tenere nel 2020, poi il Covid ha fatto slittare tutto di due anni: si stima che in città arriveranno fino a 20mila persone, 8mila dei quali Alpini provenienti da tutta la Lombardia e dall’Emilia. Sabato 22 è prevista la cerimonia d’onore per l’arrivo del labaro nazionale, alla quale seguiranno la sfilata sul lungolago, il momento di commemorazione dei caduti, la messa in basilica e una serata di cori e fanfare in città.
Il giorno dopo, domenica, l’ammassamento sul piazzale della Piccola da cui si muoverà in sfilata fino a Piazza Cermenati dove sarà allestita una tribuna d’onore per la tradizionale cerimonia del "cambio della stecca", ovvero il passaggio di una specie di pala d’altare dalla sezione di Lodi (dove si è tenuto l’ultimo raduno) a quella di Lecco