terZo racconto

Alessandro Barbaglia illumina la terza Stella sul Soffitto

Oggi, mercoledì 3 dicembre 2025, il calendario digitale “Le stelle sul soffitto” ci offre un piccolo miracolo da leggere tutto d’un fiato

Alessandro Barbaglia illumina la terza Stella sul Soffitto

Oggi, mercoledì 3 dicembre 2025, il calendario digitale “Le stelle sul soffitto” ci offre un piccolo miracolo da leggere tutto d’un fiato.  Il dono speciale di oggi è un racconto da custodire, firmato da Alessandro Barbaglia, scrittore e libraio nato nel 1980 a Novara. Tra le sue opere: La Locanda dell’Ultima Solitudine, L’Atlante dell’Invisibile, Nella Balena, La Mossa del Matto, e L’Invenzione di Eva. Con il suo primo libro per ragazzi, Scacco matto tra le stelle, ha vinto il Premio Strega Ragazze e Ragazzi nel 2021. Aprire questo racconto oggi significa accendere una stella: una luce fragile ma coraggiosa, capace di attraversare il buio, di portare sorrisi, sogni e speranza laddove la vita sembra più difficile.

Scrittori, disegnatori, cittadini sono scesi in campo per questo progetto: un coro delicato che narra di Gaza, dei piccoli che sognano giorni pieni di sorrisi, libri aperti e orizzonti da scoprire.

Da questa iniziativa, nata a Lecco, è germogliata “Costellazione”, un filo luminoso che intreccia fatica e bellezza, trasformando le ombre in bagliori di speranza. La primavera del 2026 porterà con sé le pagine illustrate, ma oggi basta aprire il cuore, leggere, sognare e lasciarsi attraversare dalla luce di una stella accesa.

Le donazioni raccolte illumineranno il percorso di “Gaza Chiama, Lecco Risponde”, accendendo nuove scintille nei cuori di chi ha più bisogno: nella tenda-scuola di Nuseirat, dove l’ingegnere Mohammed Nassar offre, con straordinaria determinazione, istruzione e accoglienza a circa 200 bambini, come piccoli semi di speranza piantati nella sabbia.  Per tutte le informazioni CLICCA QUI 

Alessandro Barbaglia illumina la terza Stella sul Soffitto

Caro Babbo Natale, grazie per avermi scritto

di Alessandro Barbaglia

Caro Babbo Natale, eccomi da te.

Rispondo alla tua lettera con immenso stupore. E tu dirai: “Ohohoh! Sono Babbo Natale, sono abituato allo stupore!” – giusto, certo, reazione inappuntabile. Però, vedi, così, per me forse è un po’ troppo. Andiamo con ordine.

Ho ricevuto la tua lettera lunedì; lunedì mattina. Ho pensato: è uno scherzo. “Figurati se Babbo Natale che scrive a me per…”

E invece martedì sul presto, come da te spiegato in lettera, Rodolfo e gli elfi hanno iniziato a consegnarmi i pacchi. Babbo Natale: hanno finito mercoledì! All’alba! Sbigottito, ho offerto la colazione a tutti quanti – e tu sai quanto sia difficile trovare la paglia per le renne in città, così, senza preavviso – e li ho visti decollare al grido di: “Ci vediamo venerdì! Arriviamo con il secondo carico!”

“Venerdì in che senso?” ho urlato.

Ma la slitta era già lontana. CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE IL RACCONTO