Ampi spazi, ambienti luminosi, un edificio all’insegna della sostenibilità immerso in un grande spazio verde: nella mattinata di oggi, giovedì 18 dicembre 2025, la struttura di via Bovara, finanziata con i fondi Pnrr, ha aperto le sue porte alla stampa per una visita alla presenza delle istituzioni e degli addetti ai lavori, nonché dei rappresentanti della cooperativa Sineresi. Il nido partirà a settembre, offrendo fino a 44 posti. In arrivo anche gli arredi, mentre presto verranno realizzati i parcheggi. Manca solo… il nome, per questo verrà indetto un piccolo concorso per raccogliere idee e battezzare la nuova struttura.
Valmadrera, la visita nel nuovo nido di via Bovara: partirà a settembre, fino a 44 posti disponibili
“L’obiettivo di oggi è far vedere che il nido non è solo un involucro – così ha esordito il sindaco Cesare Colombo – ma una vera e propria realtà, tant’è che a breve inizieranno le procedure per le iscrizioni. La struttura potrà accogliere da 19 a 44 bambini: considerando che la lista di attesa si attesta mediamente intorno ai 20 o 25 bambini, possiamo dire che colmerà le esigenze del territorio”. Presenti, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, anche l’assessore ai Servizi sociali Rita Bosisio, i consiglieri di maggioranza Piera Crippa, Fiorenza Pelucchi e Eugenio Carnazza e i consiglieri di minoranza Alessandro Leidi e Mirella Pungitore.

Ad illustrare i vari spazi della struttura, l’architetto Giuseppe Origo, del pool che ha progettato e seguito i lavori, presente insieme all’architetto Marco Nava, responsabile dell’area Lavori pubblici del Comune e Rup (Responsabile unico del procedimento) per l’intervento finanziato dal Pnrr.

Entrando nell’edificio, il primo spazio è dedicato all’accoglienza; nell’ala a destra si trovano invece i vari servizi: dall’ingresso con l’ufficio, passando per una piccola aula – nata come infermeria, che può però essere utilizzata anche per i colloqui con i genitori – un bagno disabili per gli ospiti, una cucina con dispensa e servizio igienico per il cuoco, uno spogliatoio per gli operatori e una lavanderia. La dimensione della cucina è stata progettata non solo per il nido, ma anche per la scuola dell’infanzia di Parè: servirà pertanto entrambe le strutture.

Proseguendo, vi sono poi due aule speculari, dove i bambini svolgeranno le loro attività e che, all’occorrenza, possono trasformarsi anche in sale per il riposo. Procedendo lungo il corridoio, si aprono poi due ripostigli e un’aula riposo dedicata ai più piccoli. Infine tre aule per le attività, con annessi servizi igienici speculari.
Dal punto di vista impiantistico, l’edificio è provvisto di un impianto radiante a pavimento per il riscaldamento, con ventilazione meccanica per il ricambio dell’aria, e molta della luminosità viene garantita dalla luce naturale, grazie alle ampie vetrate e ai lucernari. La cucina è completamente elettrica, così come la pompa di calore. La copertura della struttura è ricoperta da diversi pannelli solari: senza cucina – sottolinea l’architetto – la struttura sarebbe indipendente dal punto di vista energetico.
Ad illustrare il progetto educativo Roberto Fumagalli, responsabile dei Servizi sociali del Comune di Valmadrera, Giuseppe Borgonovo del Consiglio d’Amministrazione dell’Impresa sociale Girasole, Angela Palleschi, presidente della cooperativa Sineresi che gestirà il servizio nido, Daniela Nava, una delle coordinatrici dell’area personale e risorse umane di Sineresi, Marianna Pollastri, attuale coordinatrice dell’asilo di Parè e futura coordinatrice del nido, e Lorenza Chiara, responsabile area prima infanzia della cooperativa Sineresi. Girasole è infatti l’impresa sociale che gestisce i Servizi alla persona del Comune di Valmadrera e della provincia di Lecco; tra le cooperative che fanno parte di Girasole, vi è appunto Sineresi.
Il numero di educatori/educatrici che lavoreranno nella struttura sarà stabilito una volta noto il numero di bambini, mantenendo comunque lo standard di 1 figura professionale per 8 ospiti. Il nido accoglierà bambini dai 6 mesi fino ai 3 anni e sarà aperto dalle 7.30 alle 18 dal lunedì al venerdì.
Uno degli approcci educativi che verranno utilizzati sarà l’ecopsicologia, proprio grazie al grande spazio esterno che circonda la struttura. Il giardino, infatti, verrà pensato secondo l’approccio ecopsicologico, costruendo arredi integrati con le piante e con gli elementi naturali presenti, e in generale percorsi integrati con lo spazio esterno. Per quanto riguarda poi i temi educativi specifici, verranno calibrati anche grazie ad una costante collaborazione tra la struttura e le famiglie.

Il nuovo nido garantirà un’esperienza di crescita comunitaria e, al contempo, un servizio di conciliazione famiglia – lavoro. Per quanto riguarda le tariffe, ci sarà un piccolo adeguamento del 7%, già annunciato per tempo alle famiglie. Si tratta – specifica il primo cittadino – di un aumento che arriva dopo oltre 20 anni e che tiene conto dell’incremento Istat del 15% e degli aumenti contrattuali.
Per quanto riguarda invece i parcheggi, il sindaco ha spiegato che verrà realizzato in tempi brevi un parcheggio superiore, sul lato di via Bovara, e dei posteggi laterali rispetto alla struttura. Più in là nel tempo verranno invece realizzati anche parcheggi sul retro. Nella zona comunque cambierà la viabilità, con l’istituzione del senso unico in via Bovara e nelle vie laterali.
Colombo si è detto soddisfatto che l’Amministrazione sia riuscita ad arrivare nei tempi previsti per la realizzazione del nido, considerando i vincoli del Pnrr; per questo ha ringraziato la ditta Pavoni, in rappresentanza di tutte le ditte che hanno collaborato ai lavori, gli architetti, gli Uffici e la cooperativa Sineresi. “E’ bello essere qui oggi per dire alle famiglie che esiste questa nuova opportunità sul territorio – ha sottolineato – Si parla tanto di natalità, ma il Comune deve dare gli strumenti affinché le famiglie sappiano che i propri figli possano crescere bene”. Infine, il grazie del sindaco è stato rivolto alla precedente Amministrazione, guidata dall’ex primo cittadino Antonio Rusconi: “Se oggi abbiamo il nido è perché la precedente Amministrazione ha deciso di partecipare al bando Pnrr: se noi a settembre taglieremo il nastro della struttura è perché tanti hanno lavorato prima, in un lavoro di squadra proseguito nel tempo”.
Ora il Comune invierà delle lettere alle famiglie contenenti un Qr Code che indirizzerà alla pagina web con la Carta dei servizi e le modalità di iscrizione. Infine, verrà lanciato un piccolo concorso di idee per battezzare il nuovo nido.
Alcune foto degli spazi interni della struttura:
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L'esterno dell'edificio