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Rivivi Santa Maria senza palloncini nel cielo: merito della richiesta di Plastic Free Onlus

"Un bambino ha mostrato di capire bene la problematica rendendo noto a tutti di essere al corrente della pericolosità della plastica".

Rivivi Santa Maria senza palloncini nel cielo: merito della richiesta di Plastic Free Onlus
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Niente palloncini nel cielo a "Rivivi Santa Maria", manifestazione andata in scena domenica scorsa, 14 gennaio 2024, a Olginate: soddisfatta l'associazione Plastic Free Onlus.

Rivivi Santa Maria senza palloncini nel cielo: merito della richiesta di Plastic Free Onlus

Effettivamente, nel programma della giornata di festa era previsto il lancio dei palloncini alle 14. Ma, considerata la richiesta della onlus, questo momento è stato eliminato dalla manifestazione: i bambini hanno potuto tenere in mano i palloncini ma senza liberarli nel cielo.

"Plastic Free Onlus, l’organizzazione impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento di plastica, è riuscita ad evitare il lancio dei palloncini previsto per domenica 14 gennaio ad Olginate, in provincia di Lecco - specificano dall'associazione - I referenti hanno spiegato le motivazioni sia tramite email che telefonicamente alla Pro loco di Olginate i cui rappresentanti, inizialmente titubanti ad accettare la proposta, hanno poi acconsentito a non lasciar andare i palloncini in aria, grazie anche all'intervento di una referente Plastic Free che ha partecipato alla festa di domenica in località Santa Maria La Vite ad Olginate".

La sensibilità per le tematiche ambientali, d'altronde, si sviluppa sin da piccini. E, come testimoniano dalla onlus, spesso sono proprio i bimbi ad avere maggiormente a cuore il problema dell'inquinamento provocato dall'uomo. "Un bambino presente alla manifestazione ha anche mostrato di capire bene la problematica rendendo noto a tutti di essere al corrente della pericolosità della plastica, e dei palloncini in particolare, per alcuni animali come le tartarughe. I palloncini purtroppo contribuiscono molto all'inquinamento da plastica. I suoi pezzi, ricadendo al suolo, in tanti piccoli frammenti contribuiscono all'inquinamento da microplastiche e possono anche essere ingeriti dalla fauna che la scambia per cibo. I lacci, inoltre, possono anch'essi essere pericolosi perché gli animali ne possono restare impigliati morendo o soffocati o perché impossibilitati a procacciarsi il cibo".

Plastic Free Onlus: "Evitare futuri lanci di palloncini, sì a proposte alternative"

Plastic Free ha dunque colto l'occasione per fare un appello a tutti "perché vengano evitati futuri lanci di palloncini e vengano pensate proposte alternative così da far felici i bambini di oggi e quelli di domani, spesso più coscienziosi, saggi e responsabili degli adulti. È necessario che sempre più persone prendano consapevolezza dei danni ambientali al Pianeta e ai suoi abitanti faccia una attività apparentemente innocua come il rilascio in volo dei palloncini. Tutto ciò che vola in cielo, poi torna inevitabilmente giù e, anche nel caso di palloncini biodegradabili, trascorre comunque tanto tempo prima che si dissolvano in natura, provocando danni. Del resto, sono in primo luogo le stesse aziende produttrici ad indicare in etichetta di non liberarli in volo".

Secondo i dati citati dall'associazione, i palloncini sono al terzo posto tra i rifiuti più pericolosi per foche, tartarughe e uccelli marini. Si tratta di una minaccia molto più frequente di quanto non si immagini: durante una ricerca portata avanti dall'Università di Wales Swansea, nel Regno Unito, è stato dimostrato che i pezzi di palloncino costituiscono l’80% dei rifiuti trovati all’interno dello stomaco delle tartarughe marine analizzate. L’elio, inoltre, è un gas prezioso, elemento raro da preservare per utilizzi più nobili come le macchine per la risonanza magnetica.

Per questo, ad oggi, più di 80 Comuni in tutta Italia hanno emanato un'ordinanza per vietare il rilascio deliberato dei palloncini in volo: diversi in Lombardia, tra cui il capoluogo Monza. Una richiesta che Plastic Free Onlus ha inserito tra le proposte presentate a Montecitorio lo scorso anno affinché diventi norma nazionale.

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