Lecco, i bambini diventano “Custodi del torrente Caldone”
Laboratori artistici e ambiente: a Lecco l’esperienza unica della scuola A. Piloni

Sabato 24 e domenica 25 maggio 2025, il quartiere di Bonacina a Lecco ospita il progetto che unisce bambini, natura e arte per promuovere la cura dell’ambiente e la sostenibilità. La mostra gratuita, realizzata con la collaborazione dell’artista Luisa Rota Sperti, si inserisce all’interno del Festival della Sostenibilità 2025 promosso dal Comune di Lecco.
Lecco, i bambini diventano “Custodi del torrente Caldone”
Il progetto nasce da un’esperienza laboratoriale che ha coinvolto i bambini in un percorso creativo, naturale e simbolico. Custodire il torrente Caldone ha rappresentato un modo concreto per educare alla sostenibilità ambientale e al rispetto della natura fin dalla prima infanzia.
Da febbraio ad aprile 2025, le classi della scuola A. Piloni hanno partecipato a laboratori artistici, sotto la guida della nota artista locale Luisa Rota Sperti, e con il contributo di Emanuela Perego, esperta di educazione ambientale e narratrice di testi dedicati alla salvaguardia dell’acqua. Un percorso iniziato con il racconto di storie, leggende e arte, dove la creatività e la sensibilità ecologica dei bambini è stata valorizzata e dove l’attenzione per i particolari è diventata parte integrante del processo educativo.
Gli alunni hanno creato undici “Custodi”, utilizzando solo materiali naturali o riciclati: bambù, tessuti, legni, corde, semi, foglie. Ogni creatura ha un nome e una personalità, ed è accompagnata da un ritratto ad acquerello realizzato dai bambini stessi.
“Abbiamo scelto di usare solo ciò che la natura ci offre o che possiamo recuperare. È stato un modo per far vivere ai bambini un’esperienza autentica di sostenibilità”, spiegano le insegnanti.
Nessun oggetto è stato acquistato: tutto è stato scelto per rispettare la natura e per trasmettere, anche attraverso la scelta dei materiali, un messaggio forte di cura del pianeta.
L’intero percorso si è svolto nel rinnovato spazio Labirinto Bonacina ed è parte di un progetto più ampio dedicato alla cura del pianeta, che nella scuola include un orto didattico, l’adozione simbolica di due tartarughe e due pesciolini, e piccoli gesti quotidiani che parlano di rispetto per l’ambiente.
“Il custodire ha rappresentato il centro simbolico e concreto del lavoro: custodire l’acqua, la natura, le relazioni, gli oggetti, il tempo. Custodire il pianeta.”
La voce dei bambini per un messaggio universale
Il progetto ha permesso ai bambini di sviluppare consapevolezza ecologica, attenzione ai particolari e capacità di prendersi cura di ciò che li circonda. Valori semplici e forti – come il rispetto, l’osservazione e la responsabilità – che si riflettono nelle opere realizzate: creature poetiche e simboliche che parlano anche agli adulti.
Un’iniziativa che dimostra come la scuola, l’arte e la comunità possano unirsi per promuovere la cultura della sostenibilità e del rispetto. E lasciare un segno tangibile – e colorato – nel paesaggio educativo e sociale della città.










