Giovedì sera la veglia di Cielle: da Fatima alla Rivoluzione Russa

Appuntamento alle 21 in Basilica

Giovedì sera la veglia di Cielle: da Fatima alla Rivoluzione Russa
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Giovedì sera in Basilica appuntamento con la veglia di Comunione e Liberazione.

Giovedì sera la veglia di Cielle

Natale 2017, nel centesimo anniversario della Rivoluzione russa e delle apparizioni della Madonna a Fatima. Due eventi solo apparentemente lontanissimi tra di loro. E che faranno da filo conduttore della tradizionale Veglia natalizia che la comunità lecchese di Comunione e liberazione - come avviene ormai da anni - propone a tutta la città di Lecco con un momento di ascolto e di preghiera che si terrà giovedì 21 dicembre nella Basilica di San Nicolò, con inizio alle 21, sotto il titolo «Una Presenza nella terra del nostro cuore».

La Rivoluzione d'ottobre e Fatima

La straordinaria Rivoluzione d’ottobre, che tanto ha pesato sulla storia dell’ultimo secolo, e i tre poveri pastorelli portoghesi che raccontano di aver incontrato Maria, la madre di Gesù: momenti agli antipodi? Due avvenimenti che hanno evidenziato due diversi modi di porsi nella vita, e di rispondere storicamente alle domande più profonde dell’uomo, di ogni uomo. Con il Natale - Dio che si fa uomo come noi e tra di noi - una Presenza giunge nella terra del nostro cuore, inattesa e donata, come dice la frase di don Luigi Giussani a commento del Volantone natalizio 2017 di Comunione e Liberazione.

«La realizzazione di un “uomo nuovo”»

Spiega il libretto che accompagnerà la Veglia: «Quella rivoluzione si proponeva non solo il cambiamento di un assetto sociale considerato ingiusto ma anche la realizzazione di un “uomo nuovo”, totalmente sradicato da ogni appartenenza religiosa. Il messaggio, non ascoltato, di Fatima metteva in guardia dalle conseguenze del rifiuto della signoria di Dio sulla storia umana. Le conseguenze di quel rifiuto le abbiamo potute vedere nella vita di uomini e nazioni mentre il messaggio di Fatima appare sempre più attuale; così abbiamo pensato di meditare il Natale del Signore avvalendoci del pensiero e della testimonianza di alcuni di quelli che, nel contesto della forzata scristianizzazione operata dalla rivoluzione sovietica, non hanno mai perso la fede in Colui che ha detto “Ecco io faccio nuove tutte le cose”».

Letture e canti

Saranno così proposti, oltre che brani della Bibbia e dei Vangeli, passi di Sergej Fudel’, lungamente detenuto nelle carceri sovietiche; di Boris Pasternak, l’autore del «Dottor Zivago»; del teologo cecoslovacco Josef Zverina, che negli Anni Settanta con una sua lettera diede la scossa ai cristiani d’Occidente immedesimati in una società moderna ma senza Dio; e ancora di Vladimir Solov'ëv e Michail Bulgakov. Inoltre, il coro Cantate Domino proporrà canti russi ortodossi (il «Cantico di Simeone» di Arkhangelskij e il «Bogorodice Djevo» di Rachmaninoff) ma anche del repertorio tradizionale del Natale, partendo dal Gregoriano fino agli spiritual più recenti. A offrire la chiave di lettura della Veglia sarà don Alberto Frigerio.

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