Don Luigi Giussani: un successo la mostra evento a Lecco
Tante autorità e poca retorica all’inaugurazione, pienone per il cardinale Angelo Scola.
Don Luigi Giussani in mostra a Lecco: ed è un grande successo.
Don Luigi Giussani in mostra
Un migliaio di lecchesi alla prima giornata della mostra-evento dedicata a don Luigi Giussani.
A vistare la mostra centinaia e centinaia di persone: studenti delle superiori ma anche delle medie, futuri ingegneri e gruppi di insegnanti, medici ed operatori sanitari dell’ospedale Manzoni, famiglie con bambini al seguito, professionisti e tanti amministratori pubblici, e ancora il popolo variegato della comunità lecchese di Comunione e Liberazione. E per finire altre 400 persone ad ascoltare il cardinale Angelo Scola, arcivescovo emerito di Milano, chiamato a dialogare con un “vecchio” ciellino come Giulio Boscagli (già sindaco di Lecco e assessore regionale) e a due giovani donne (l’insegnante Diletta Gallucci e l’architetto Giuditta Melesi). Intensissima e calorosamente partecipata la prima giornata di “Giussani100 – Dalla mia vita alla vostra”, l’evento che Comunione e Liberazione Lecco ha organizzato presso il Polo cittadino del Politecnico di Milano per ricordare don Luigi Giussani a cento anni dalla nascita.
La serata
La figura del sacerdote di Desio che ha mobilitato dentro e fuori la Chiesa migliaia di giovani e meno giovani si è dimostrata ancor viva e seguita nel presente, superando la retorica della celebrazione: lo si è toccato con mano, ieri venerdì 4 novembre, ascoltando anche le autorità intervenute nel pomeriggio all’inaugurazione ufficiale della mostra. C’erano il sottosegretario della Regione Lombardia Antonio Rossi, la presidente della Provincia Alessandra Hofmann e il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, la vice prefetto Laura Maria Motolese e un’inarrestabile Vico Valassi, presidente di UniverLecco, insieme alla rappresentante del Politecnico Alessandra Pedrocchi. Con loro anche l’europarlamentare Pietro Fiocchi, il presidente di Confindustria Lecco Sondrio Plinio Agostoni, la presidente della Fondazione comunitaria del Lecchese Maria Grazia Nasazzi, i responsabili di Ordini professioni e associazioni, consiglieri comunali e amministratori pubblici.
Dopo il benvenuto di Emmanuel Micheli, responsabile di CL Lecco, e presentati da Gianluca Bezzi, presidente del Centro Culturale Alessandro Manzoni, tutti hanno voluto portare il proprio saluto all’evento ricordando soprattutto, in qualche caso anche a livello personale, il peso straordinario che don Giussani ha avuto nell’indicare una straordinaria strada di umanità per tante generazioni. Per tanti cattolici sempre più attratti dalla figura di Cristo e della Chiesa così come per tanti laici sempre alla ricerca di un significato per la propria vita.
La mostra
Che è quanto raccontato in sintesi anche dalla mostra multimediale, arricchita dai filmati di alcuni interventi pubblici di Giussani, allestita negli spazi universitari di via Ghislanzoni-via Previati: la mostra è aperta al pubblico anche nelle giornate del 5 e 6 novembre (ore 10 – 18), ed è già stata visitata da circa 500 persone. Molte delle quali hanno concesso il bis in serata per l’incontro-dialogo con il cardinal Scola, che ha parlato della personale scoperta giovanile di don Luigi Giussani, dell’attuale situazione della Chiesa e della “risorsa” giovani anche e soprattutto in questo particolare momento del cattolicesimo, del ruolo e della necessità di riforma, come sollecitato da Papa Francesco, del movimento di Comunione e Liberazione. E ancora delle allarmanti tendenze di disumanità così come della necessità di costruire un’amicizia civica capace di dar speranza al futuro anche a livello sociale e politico.
La mostra, come detto, chiuderà i battenti domenica 6 novembre, ma un nuovo appuntamento è in programma venerdì 11 novembre sempre nell’Aula magna del Polo di Lecco del Politecnico:sotto il titolo “Vite cambiate” potranno essere ascoltate le testimonianze di don Paolo Prosperi, della Fraternità Sacerdotale San Carlo Borromeo, e di Silvio Cattarina, fondatore della Comunità terapeutica L’Imprevisto di Pesaro.