all’Officina Badoni

Delitto Matteotti e legami con Lecco: successo per l’incontro dell’Associazione Giuseppe Bovara

Il prossimo appuntamento di Archivi "per" Lecco è fissato per il 9 maggio

Delitto Matteotti e legami con Lecco: successo per l’incontro dell’Associazione Giuseppe Bovara
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Delitto Matteotti e legami con Lecco: successo per l’incontro dell’Associazione Giuseppe Bovara. Il terzo appuntamento del ciclo Archivi "per” Lecco, organizzato nella setata di martedì  22 aprile  2025 dall’Associazione Giuseppe Bovara – “Archivi di Lecco e della Provincia” (rivista, edita dalla Cattaneo Paolo Grafiche di Oggiono/Annone, che a breve festeggerà i cinquant’anni di vita), ha visto ancora una volta la Sala Neogotica dell’Officina Badoni gremita di persone che, nonostante il periodo di ponti e vacanze, non ha voluto perdere questo appuntamento dedicato ai risvolti lecchesi di uno dei delitti politici più efferati della storia italiana del Novecento.

Delitto Matteotti e legami con Lecco: successo per l’incontro dell’Associazione Giuseppe Bovara

I relatori Alberto Benini e Pietro Corti - autori di varie pubblicazioni sulla montagna e coautori del recente volume dedicato ai 150 anni del CAI di Lecco - hanno infatti intrattenuto i presenti sulle strette implicazioni del territorio di Lecco in uno degli episodi salienti della nostra storia nazionale. E i legami sono più che di semplice circostanza: uno degli esecutori del delitto, Amleto Poveruomo, era nativo del borgo lariano dove era titolare di rinomata macelleria; mentre a Ballabio si svolse il plateale arresto di Albino Volpi, altro degli implicati nell’uccisione di Giacomo Matteotti. Entrambi affiliati al gruppo degli "arditi" milanesi, vicini al governo mussoliniano.

A fare da sfondo alle tortuose vicende di questi personaggi, riemerse da documenti di diversi archivi statali, luoghi ancora oggi familiari: il Caffè del Teatro in Piazza Garibaldi, rifugi ai piedi delle Grigne, pareti e “sigari” rocciosi che, muti e inconsapevoli, nel loro nome tramandano altri protagonisti implicati in quella complessa vicenda. Uno tra tutti Erminio Dones, figura poliedrica e originalissima: politicamente “ardito", grafico, pittore, scultore, architetto, grande sportivo esperto in canottaggio, sci e, ovviamente, arrampicata. Fu lui per primo a conquistare il “sigaro" roccioso che ancora porta il suo nome.

L’incontro è stato registrato e verrà pubblicato sul sito youtube dell’Associazione Giuseppe Bovara, dove sarà liberamente visibile a partire da lunedì.

Il prossimo appuntamento di Archivi "per" Lecco è fissato per il 9 maggio, sempre alle 21:  l’argomento sarà il dialetto, “la lingua del lavoro".

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