Clinica San Martino, nuovo Centro memoria a Malgrate

Clinica San Martino nasce dall’esigenza di offrire un servizio sanitario di alta qualità.

Clinica San Martino, nuovo Centro memoria a Malgrate
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Da ieri, lunedì la proposta della struttura lecchese di ingrandisce.

Il nuovo Centro memoria

Clinica San Martino nasce dall'esigenza di offrire un servizio di alta qualità in ambito sanitario, spaziando in diversi settori. Proprio questa settimana verrà inaugurato, presso la struttura di Malgrate, il "centro memoria", una realtà capace di intervenire tempestivamente sulle malattie legate ai disturbi specifici della memoria. Si tratta di una struttura medica poli-specialistica moderna e in continua espansione, che pone il paziente al centro del proprio operato, fornendo così servizi di eccellenza accessibile. Uno staff composto dai migliori medici specialisti rende questa realtà ancora più dinamica e in continua espansione verso migliori aree di competenza, servizi di prevenzione, monitoraggio e terapia, anche grazie all'ausilio di tecnologie all'avanguardia.

Clinica San Martino, dottor Sozzi racconta

“La memoria, intesa come capacità di conservare informazioni per un tempo più o meno lungo e renderle disponibili quando serve, è sottesa a molte funzioni intellettive. Le principali cause dei disturbi di memoria –racconta il dottor  Giuliano Sozzi, (nella foto) neurologo responsabile del nuovo centro- sono le malattie degenerative, in particolare la malattia di Alzheimer e le demenze fronto-temporali».
Lo studio della memoria comprende dunque più valutazioni quali esami ematici, test neuropsicologici, visita neurologica, ECG e Risonanza Magnetica all'encefalo. Gli accertamenti vengono tutti eseguiti in maniera efficace nella struttura di Malgrate, nell'arco di una sola giornata, grazie alla collaborazione degli specialisti: dottoressa Danila Beltrame, psicologa, e del neuroradiologo dottor Gianni Dalla Pietà. In un secondo tempo, una volta disponibili gli esiti, il neurologo restituirà al paziente o alla famiglia la diagnosi e l’eventuale terapia farmacologica o non farmacologica da perseguire.
Continua il dottor Sozzi «Per esempio, terapie non farmacologiche di riabilitazione possono essere proposte se vi è un deficit del linguaggio o un iniziale deficit mnesico. Nell'ambito della malattia di Alzheimer, che finora viene gestito dagli ambulatori dedicati (U.V.A. Unità Valutazione Alzheimer) si procederà non solo sul fronte diagnostico, ma anche terapeutico, considerato che il costo dei farmaci è notevolmente ridotto -circa 10€ al mese di trattamento».
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