le spedizioni dei ragni di lecco

“Ai cercatori di infinito che sfidano l’ignoto”: sala gremita per la “Serata in maglione rosso”. L’ultimo messaggio è per la pace

"Amiamo la montagna, e scalare è il nostro obiettivo principale, ma non siamo fuori dal mondo: vediamo quel che ci circonda, e non ci voltiamo dall'altra parte"

“Ai cercatori di infinito che sfidano l’ignoto”: sala gremita per la “Serata in maglione rosso”. L’ultimo messaggio è per la pace

“Dedicato ai cercatori di infinito che sfidano l’ignoto”: così si legge nei titoli di coda del film presentato in conclusione alla “Serata in maglione rosso” ieri, venerdì 10 ottobre 2025, per raccontare la spedizione dell’anno scorso del ragno Matteo Della Bordella in Groenlandia. Un’espressione che ben si adatta a tutte le storie che si sono susseguite nel corso della serata, che hanno fatto sognare e viaggiare con la fantasia il numeroso pubblico presente alla Camera di Commercio. Spedizioni che molto spesso non si limitano ad una parete conquistata, ma durante le quali si intrecciano anche relazioni e aiuto reciproco con le popolazioni locali: non a caso, l’ultimo messaggio della serata è stato un invito alla pace, parole quanto mai attuali in questi tempi bui.

Il numeroso pubblico

“Ai cercatori di infinito che sfidano l’ignoto”: sala gremita per la “Serata in maglione rosso”. L’ultimo messaggio è per la pace

A moderare la serata – quest’anno organizzata in stretta collaborazione con il Cai Lecco, e inserita all’interno della rassegna “Monti Sorgenti” – il presidente dei Ragni di Lecco, Matteo De Zaiacomo, che ha chiamato sul palco la squadra agonistica dell’Asd Ragni Lecco, ricordando che lunedì 13 ottobre riaprirà finalmente la palestra sportiva di via Carlo Mauri 1, seppur non tutti gli spazi saranno da subito fruibili dagli atleti.

I giovani dell’Asd Ragni Lecco

La parola è quindi passata al sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, e al presidente della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, Antonio Rusconi.

Il presidente Antonio Rusconi e il sindaco Mauro Gattinoni

“I Ragni rappresentano un passaggio di generazioni e di emozioni: tutto questo passa dalla città di Lecco; per noi è un orgoglio e una grandissima scommessa. La montagna significa educazione e disciplina”, le parole del primo cittadino. Conferma Rusconi: “I Ragni, a parte Manzoni, sono l’immagine più importante di Lecco nel mondo”. Presente alla serata anche l’assessore all’Attrattività territoriale Giovanni Cattaneo.

Dopo aver ringraziato le realtà che sostengono i Maglioni rossi e gli sponsor, De Zaiacomo ha dato il via ufficialmente alla serata, presentando i numerosi protagonisti.

Matteo De Zaiacomo

Il primo a salire sul palco è stato David Bacci, che ha raccontato la spedizione da poco conclusa nel Circo delle Unclimbables, le remote guglie granitiche nel Nord canadese. Qui, assieme ai compagni Enrico Bittelli, Dario Eynard e Giacomo Meliffi, David ha aperto un nuovo itinerario e ripetuto la mitica via di Tom Frost, J. McCarthy e S.Bill sulla Lotus Flower Tower, per poi dedicarsi all’avventurosa discesa in kayak del fiume Nahanni. “Abbiamo trascorso 28 giorni in totale autonomia dal mondo – ha raccontato – E’ stato bellissimo trovarci al cospetto della Lotus Flower, una delle pareti mitiche dell’arrampicata. Quando siamo arrivati in cima ci siamo guardati intorno: sapevamo di essere le uniche persone nel raggio di 500 Km. I nostri problemi? Le rapide e gli orsi: ne avremo visti almeno cinquanta tra orsi neri e grizzly, ma questo faceva parte dell’avventura nello Yucon”. “Questo è l’alpinismo che mi ispira – ha sottolineato De Zaiacomo dopo il racconto – significa assaporare davvero l’avventura”.

David Bacci

Dopo il Nord America, si atterra nel cuore dell’Asia, tra le montagne dell’Ak-Su Valley del Kirghizistan, grazie al racconto e alle immagini presentate da Marco Zanchetta, protagonista nella scorsa estate, assieme a Davide Pontiggia e Mattia Sandionigi, di un nuovo viaggio verticale che ha unito nella stessa cordata scalatori dei Ragni e del Gruppo Gamma. Qui hanno aperto una nuova via, battezzata “The game of forty”. “E’ stata un’ottima esperienza”, sottolineano soddisfatti.

Mattia Sandionigi e Marco Zanchetta

Dal Kirghizistan, il pubblico è stato trasportato in Pakistan, con il lancio della prima visione del film prodotto in collaborazione con Camp e dedicato alla spedizione che lo scorso anno ha visto il presidente dei Ragni in azione nella Nangma Valley insieme a Chiara Gusmeroli, con la quale ha aperto la nuova via dall’emblematico nome “Azzardo estremo”. Oltre a questa, i due hanno raccontato anche la loro spedizione in Ladakh, India, da cui sono appena rientrati. “Viaggiare in questi posti è un grande privilegio – ha detto De Zaiacomo – Sono posti di montagna, dove c’è la ‘gente di montagna’: gente semplice. Io mi sento proprio così, probabilmente come tutti voi: sappiamo vivere con semplicità la nostra passione, dando importanza all’empatia e ai gesti umani. Ci sono posti dove sembra di tornare all’Italia di 100 anni fa, ma dove la gente è sempre disposta a dare una mano, e noi di contro abbiamo sempre cercato di fare lo stesso”.

Chiara Gusmeroli

Non è mancato nel corso della serata anche un omaggio a Mariolino Conti, il ragno sparito dalla sua casa di Mossini nel novembre 2023, di cui si sono perse le tracce, con la proiezione di un breve estratto del video che racconta un gesto semplice ma potente da lui compiuto durante una spedizione in Pakistan, dove ha aiutato un bambino con problemi di deambulazione.

Sul palco sono quindi saliti Luca Moroni, Luca Schiera e Giacomo Mauri che hanno raccontato il tentativo che li ha visti impegnati nella scorsa estate per la prima ripetizione in stile alpino della mitica via di Peter Boardman e Joe Tasker sulla parete ovest del Changabang, in India.

Luca Schiera, Giacomo Mauri e Luca Moroni

Dalle pareti più remote e sfidanti, la serata si è concentrata sulle vie di falesia e i boulder più difficili e affascinanti del mondo, seguendo le ultime realizzazioni di Stefano Carnati e Simone Tentori, due tra i più forti arrampicatori sportivi del gruppo Ragni.

Infine, Matteo Della Bordella ha incantato il pubblico con le immagini e la testimonianza della straordinaria prima ripetizione invernale della via di Renato Casarotto sul Pilastro Goretta del Fitz Roy, da lui recentemente portata a compimento con Marco Majori.

Matteo Della Bordella

E’ stato quindi proiettato il film “Odissea Borealis”, dedicato alla spedizione di Della Bordella dello scorso anno in Groenlandia, realizzata “by fair means”, con un lunghissimo avvicinamento in kayak in mare aperto tra onde alte tre metri, balene e magnifici orsi polari. Un’avventura che racchiude il vero spirito delle spedizioni alpinistiche, per cui “il valore non sta tanto nel raggiungimento delle cime, ma nel viaggio che c’è dietro”.

La serata si è conclusa con un accorato appello alla pace: “Persino un bambino, quando gioca a picchiarsi, capisce che quando uno si fa male è il momento di smettere – ha detto il presidente dei Maglioni rossi – ma i giochi di potere e di religione non finiscono, e questo è terribile”. A ribadire il costante impegno dei Ragni per un mondo più giusto è stato anche Alberto Pirovano: “La nostra storia è una piccola storia che si incrocia con la grande storia. I nostri compagni, nelle loro spedizioni, hanno incrociato dittatori come Pinochet… c’è chi è rimasto stregato dalle popolazioni incontrate, tanto da rimanere con loro, e chi ha costruito e portato avanti presidi sanitari in luoghi remoti. Amiamo la montagna, e scalare è il nostro obiettivo principale, ma non siamo fuori dal mondo: vediamo quel che ci circonda, e non ci voltiamo dall’altra parte. Tante volte abbiamo visto morire un parente e un amico non solo in ambito di spedizioni alpinistiche, ma anche per la pallottola di un cecchino; penso ai primi ragni che hanno combattuto da partigiani: sono stati uomini che hanno vissuto la vita fino in fondo, guardandola in faccia. Sono queste le generazioni che hanno costruito il nostro ideale, che è alla base della convivenza: ‘L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali’, Articolo 11 della Costituzione”.

Al microfono Alberto Pirovano